2009, ANNO RECORD DI GIORNALISTI UCCISI

Secondo il Rapporto annuale dell’I.P.I. (International Press Institute) il 2009 è stato l’anno più luttuoso dell’ultimo decennio per la stampa mondiale, con 110 giornalisti uccisi nell’esercizio della loro professione, contro i 66 del 2008 e i 56 del 2000.
Se poi si considera tutto il decennio, tra il 2000 e il 2009 sono caduti ben 735 giornalisti, definito di fatto “decennio di morte”. In particolare 238 giornalisti sono stati uccisi in Asia, 202 in Medio Oriente e Nordafrica, 162 nelle Americhe, 68 in Europa, 53 nel resto dell’Africa e 12 ai Caraibi.
Il record di morti spetta all’Iraq, dove 170 giornalisti hanno perso la vita nelle violenze settarie, seguito da Filippine (93) e Colombia (58). Il numero di giornalisti uccisi ha fatto segnare un aumento del 40% nella seconda parte del decennio, a dimostrazione che il fenomeno è in costante crescita.
La conclusione a cui si potrebbe arrivare è che nel Mondo, checché se ne dica, stanno aumentando le dittature, e esistono altresì molte “finte” democrazie. In Italia non siamo arrivati ancora a questo, sebbene diversi sono i giornalisti caduti per la verità, soprattutto per mano delle criminalità organizzate; e, nondimeno, spesso la professione di giornalista venga vituperata e attaccata.
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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