Sei depresso? Forse è anche colpa dei cartoni anni 80: ecco i più tristi

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 1 Febbraio 2019

Secondo una stima scientifica, la depressione sarà tra pochi anni la patologia più sofferta al Mondo. Alla base, certamente, una esistenza sempre più incerta in una società nella quale si sono persi i punti di riferimento principali: lavoro, religione, famiglia, ideali politici. Colonne portanti in cui gli individui si identificavano, e venivano utilizzate come filtro per elaborare la realtà e come appoggi per affrontare le difficoltà quotidiane. Nel loro piccolo, però, anche i cartoni animati anni 80 hanno fatto la loro parte. Tanti di essi si basavano su trame a dir poco traumatiche, con personaggi senza genitori, fantozziani, vittime di bulli e prepotenti. Ecco di seguito i cartoni anni 80 più tragici. Forse se sei trentenne o quarantenne e soffri di depressione, hai trovato una possibile risposta al tuo [sta_anchor id=”cartoni”]problema[/sta_anchor].

Cartoni anni 80: le femmine sfigate

A fornirci una esauriente lista sui cartoni anni ’80 più tragici è il sito Notizie. Partiamo, per cavalleria ma anche per numero di cartoni anni ’80 che le vedeva protagoniste, con protagoniste femminili. Va puntualizzato che, sebbene siano stati creati più o meno tutti negli anni ’70 in Giappone, in Italia sono diventati popolari soprattutto in quel decennio.

candy candyCandy Candy: uno dei cartoni anni 80 più rinomato tratto dal romanzo della scrittrice Kyoko Mizuki. Candy Candy, all’anagrafe Candice, era stata abbandonata insieme alla sua amica del cuore Annie, lasciate in un cesto al freddo sull’uscio dell’orfanotrofio Casa di Pony. Retto da Miss Pony e dalla dolcissima Suor Maria. La protagonista, che diventerà una zelante infermiera, dovrà combattere contro le angherie della vita. Non viene più trasmesso non per una mera questione di palinsesti. Bensì perché dagli anni ’90 è oggetto di un contenzioso legale in Giappone, che ne ha bloccata la messa in onda in tutto il Mondo e la vendita del relativo merchandising.

Lovely Sara: protagonista è la piccola, dolce, buona, ingenua ma sfigata, Sara. Proviene da una ricchissima famiglia e viene iscritta in un collegio. Sara, rimarrà orfana e povera e dovrà lavorare come sguattera nella scuola dove prima era trattata come una regina. Una nobile decaduta. L’incubo di ogni bambina che sognava di vivere da Principessa con tanto di Principe azzurro.

sui monti con annettiSui monti con Annette: tra i cartoni anni 80, protagonista è una tenera bambina di 7 anni, Annette Barniel, che vive a Rossinère in Svizzera con il babbo Pierre e la mamma Francine. Ma la mamma muore proprio mentre stava dando alla luce il fratellino Dany. Dany che a soli  cinque anni cade dentro ad un dirupo e sarà condannato a camminare tutta la vita con le stampelle. E Lucien, l’ amico fraterno della povera Annette, si sentirà perennemente  responsabile per quanto avvenuto e dovrà lottare col rimorso per sempre. Un dramma dietro l’altro insomma. Oggi si direbbe: mai ‘na gioia.

heidi cartoni anni 80Heidi: anche qui guarda caso abbiamo come protagonista un’orfana. Heidi di cui si prende cura fino ai suoi 5 anni, la cara zia Deitsh. Fino a che, un giorno Deitsh trova lavoro a Francoforte e non può più occuparsi della piccola Heidi. Così porta la bambina  all’unico suo parente ancora in vita, il  vecchio nonno, un uomo burbero e misantropo che vive isolato sulla cima di una montagna. Chi non sarebbe tentato di suicidarsi a una simile altezza? Ovviamente, la tenera bambina dalle guanciotte rosse no.

Kiss Me Licia: Tutti conoscono il padre di Licia, Marrabbio. Ma della madre nessuna traccia. Anche qui amori spezzati e lacrime per la storia travagliata di Licia, contesa dal biondo con la voglia rossa alla Gorbaciov sui capelli, Mirko, e il riccioluto dai capelli viola Satomy.

georgieGeorgie: una bambina trovata tra le braccia della madre morente dall’agricoltore Butman che si prenderà cura di lei. Diventa ragazza e inizia la ricerca delle sue origini. Nella nuova famiglia  Georgie non sarà benvoluta  da Mary, la moglie del contadino, creerà conflitti e farà innamorare i suoi due fratellastri portandoli a detestarsi tra loro. Una tragedia che in questo caso si mischia a un semi-incesto. Ai capito ‘sti giapponesi?!

Memole dolce Memole: Anche qui la tristezza regna sovrana. La  piccola Memole, un elfo, un essere mignon che proviene dal pianete Filofilo diventa amica di un umana, la dolce Mariel: una bambina molto malata e costretta a causa del proprio stato di salute a restare sempre chiusa in casa. Con tante abitanti sulla Terra, le tocca proprio una sfigata. Lodevole.

PollyannaPollyanna: Protagonista una bimba di soli otto anni che vive con il padre, un pastore della locale chiesa. Ovviamente la madre è morta. Chissà perché sempre la madre poi, a conferma che la donna deve essere la vittima sacrificale. Se non altro, tra padre e figlia si costruisce un ottimo rapporto. Il pastore in particolare insegna a Pollyanna il gioco della felicità: è un gioco che aiuta nel riuscire a vedere la vita sempre in positivo, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che la stessa ci presenta. Almeno questo direte voi. Macché. Purtroppo anche il padre muore presto, e, la bambina viene affidata alla cognata Polly. Indovinate? Una vera arpia!

Alla lista di Notizie, aggiungo un altro cartone anni 80 tragico con protagonista una piccola donna.

Coccinella: la storia si svolge nel quartiere Ueno di Tokyo dove vivono i sette fratelli Ischu orfani di genitori che, poverissimi ma orgogliosi, spesso rifiutano l’aiuto economico del ricchissimo nonno preferendo fare qualche lavoretto a tempo parziale per guadagnarsi ciò che gli serve. Per la serie: se ho un po’ di fortuna la caccio via. La più piccola della famiglia, Yoko, è conosciuta da tutti come “Coccinella” perché i punti neri presenti sulla livrea delle coccinelle sono sette, per l’appunto il numero dei fratelli. Coccinella ha cinque anni, è pasticciona e testarda, fa ancora la pipì a letto, ma sa anche essere molto dolce ed ama gli animali: possiede due cani, uno dei quali si chiama Karabe, e poi anche un maiale, un gatto ed un papero con cui s’accompagna ovunque vada. Non va a scuola e ciò le lascia molto tempo libero per avventure sfigate, ma tutto sommato sempre a lieto fine.

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Cartoni anni 80: i maschi sfigati

Veniamo ora ai cartoni anni 80 tragici con protagonisti ragazzini o bambini sfigati. A dire il vero sono molti meno.

Belle e Sébastien: un’amicizia sconfinata tra un bambino e un San Bernardo. Il piccolo protagonista, Sebastien, non ha la madre e inizialmente vive in un villaggio nei Pirenei con suo nonno e sua zia. Poi parte da solo all’avventura.

Hello SpankHello Spank: protagonista anche qui un bambino e un cane. Aiko Morimura (per noi Aika nella versione italian) perde il padre in mare durante una bufera con il suo yacht. Poco dopo la tragedia Aika perde anche la  sua cagnetta Papy in un incidente stradale. Forse porta jella. In compenso, conosce Spank, il piccolo cucciolo tenerone di cane bianco,  con le orecchie nere il cui padrone sparì in mare proprio come suo padre. Come direbbero i Tiromancino: due destini sfigati che si uniscono…

l'uomo tigreL’Uomo Tigre: il mitico cartone animato, il cui protagonista Naoto Date, è un giovane orfano. Ambientato dopo la seconda guerra mondiale. Naoto durante una visita allo zoo organizzata dall’orfanotrofio, riesce a scappare. Scappa per poter inseguire il suo sogno: diventare forte “come una tigre” ed avere la forza un giorno, da grande, di combattere  tutte le ingiustizie causate dalla sua condizione sociale. Lui difenderà i poveri e i deboli per riscattare il dolore e lo strazio della sua infanzia.

Come fatto per le femmine, anche per i maschi aggiungo io un cartone alla lista dei cartoni anni 80

Ken il guerriero: anni 2000. La guerra nucleare ha sconvolto il Mondo e i pochi sopravvissuti si fanno la guerra per andare avanti. In questo quadro post-apocalittico si ambientano le vicende di Kenshiro, adottato da una famiglia appartenente alla mitica scuola di Okuto. Si alimentava nei bambini dell’epoca non poca ansia per un futuro catastrofico alle porte non troppo irreale…

le nuove avventure di pinocchioLe nuove avventure di Pinocchio: la storia è quella classica del romanzo di Collodi, che narra del burattino di legno reso vivo da una fatina benevola per la gioia del suo “costruttore”. L’eroe principale è un ingenuo e molto fiducioso giocattolo/pupazzo di legno animato dalla magia della Fata: egli ha molte carenze e lacune da dover superare e vincere, prima che gli possa venir permesso di diventar un uomo vero. Se la serie tv con Manfredi, la Lollobrigida e Franco e Ciccio vi ha messo malinconia, allora non conoscete questa versione fantozziana di Pinocchio.

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3 Risposte a “Sei depresso? Forse è anche colpa dei cartoni anni 80: ecco i più tristi”

  1. E infatti.
    A parte che io trovo molto più deprimenti,e freddi,i cartoni di oggi.
    E non è colpa della computer grafica….

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