Mille giorni di te e di Renzi

Matteo Renzi ha personalizzato il Referendum costituzionale. E ora personalizza la sconfitta, rassegnando le dimissioni. In Italia non c’è stato alcun effetto sorpresa, alla Brexit o alla Trump. Il No dato nettamente favorito ai sondaggi ha di fatto vinto. Ma ciò che accomuna le tre votazioni è la volontà di un popolo stanco, affamato, che si ribella ai poteri forti e ai loro soprusi. La gente si è informata, eccome. Non ha votato No solo per un fatto di antipatia nei confronti del Premier. A poco più di mille giorni dal suo insediamento a Palazzo Chigi, arrivato per un mero regolamento dei conti interno al Pd e senza che qualcuno lo votasse, il renzismo è giunto al capolinea. Una vita stroncata fin troppo presto, almeno relativamente al ventennio del maestro Berlusconi. Peraltro tornato in auge per l’ennesima volta proprio a sostegno del No.

A Renzi non sono bastati alleati di centro-destra e prebende

http://2.bp.blogspot.com/-w6YuFu5FoZI/VQia2v1rlMI/AAAAAAAAE8A/loVb9dz4Uak/s1600/o-RENZI-LUPI-facebook.jpgAll’ex Sindaco di Firenze non sono bastate le alleanza con personaggi di centro-destra al fine di controbilanciare le mancanze alla sua sinistra (Sel e minoranza dem). I vari Alfano, Cicchitto, Verdini, Formigoni, Lupi, tanto per citare qualche nome. I quali in Parlamento possono portare qualche voto per approvare le leggi, ma smuovono pochi consensi nelle urne. E non sono neppure bastati i contratti rinnovati a metalmeccanici e statali qualche giorno prima del 4. A votare Sì è stato nettamente il Trentino (peraltro regione autonoma, che la riforma avrebbe favorito non poco), la sua Toscana e l’Emilia Romagna, ancora isola felice del Pd. Anche se molto meno rispetto al passato. E ora che succede? Vedremo. Probabilmente, Mattarella farà insediare un governo di “alto profilo”. O presunto tale. Intanto, quali sono le cose fatte da Renzi in mille giorni? E, le cose non fatte?

Cose fatte da Renzi in mille giorni

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Quali sono le cose fatte da Renzi in questi mille giorni di governo? A livello sociale sono arrivate delle leggi attese da anni. Il reato stradale, la riforma del Terzo settore, la legge a tutela delle persone autistiche, il “dopo di noi” a tutela dei disabili soli i cui genitori non ci sono più, il Canone viene pagato da tutti ed è stato pure ridotto. Non mi viene in mente altro. Quanto alle cose fatte da Renzi, ma senza i risultati pubblicizzati dal Premier, troviamo il Job Act; che ha portato al superamento dell’articolo 18 ma non ha ridotto la disoccupazione. La buona scuola ha portato soprattutto un caos e la deportazione degli insegnanti dal Sud al Nord.

Gli investimenti per l’edilizia scolastica sono stati molti meno rispetto a quelli promessi. In Europa non abbiamo avuto di certo più voce in capitolo rispetto a quando c’erano i vassalli della Merkel Monti e Letta. La soluzione immigrati non è stata risolta, appannaggio del business che c’è su di loro. I debiti della PA non sono stati azzerati come aveva promesso. La Rai non è stata de-politicizzata. Anzi. Non ha abolito la legge Cirielli, definita “ammazza processi”; tanto cara a quel centro-destra che gli ha fatto da stampella. Il Reddito minimo garantito l’hanno visto solo un milione di poveri estremi (su quattro più i tanti milioni sulla soglia della poverta), ma siamo lontani da quel provvedimento sistematico apprezzabile nei Paesi scandinavi.

Renzi si dimette, cosa succede ora? I cinque scenari probabili

Guardare avanti con coraggio

http://3.bp.blogspot.com/-rzI-c0KU-4A/Vp6yemsqTnI/AAAAAAAAG84/ucP2GQ7DIRQ/s1600/Renzi-Il-quarto-Stato-Copia-620x330.jpgGuardando le cose fatte da Renzi, il Sindaco di Firenze ha provato a dimostrare di fare in pochi anni quello che la politica italiana non ha fatto in trenta. Ma non per colpa del bicameralismo che lui voleva sopprimere. Che è solo parte del problema. Bensì, perché è troppo legata a interessi particolaristici. Ad uscirne male, però, è anche il Pd. Senza leadership ne unità. Chi prenderà in mano un partito che rischia di finire sotto il 20%? In generale, comunque, si avverte la necessità di eleggere persone nuove e non allineate. Senza votare influenzati dal fatto che lo Spread possa salire e l’Euro scendere. Riprendiamoci la democrazia.

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