A Renzi non sono bastati alleati di centro-destra e prebende
All’ex Sindaco di Firenze non sono bastate le alleanza con personaggi di centro-destra al fine di controbilanciare le mancanze alla sua sinistra (Sel e minoranza dem). I vari Alfano, Cicchitto, Verdini, Formigoni, Lupi, tanto per citare qualche nome. I quali in Parlamento possono portare qualche voto per approvare le leggi, ma smuovono pochi consensi nelle urne. E non sono neppure bastati i contratti rinnovati a metalmeccanici e statali qualche giorno prima del 4. A votare Sì è stato nettamente il Trentino (peraltro regione autonoma, che la riforma avrebbe favorito non poco), la sua Toscana e l’Emilia Romagna, ancora isola felice del Pd. Anche se molto meno rispetto al passato. E ora che succede? Vedremo. Probabilmente, Mattarella farà insediare un governo di “alto profilo”. O presunto tale. Intanto, quali sono le cose fatte da Renzi in mille giorni? E, le cose non fatte?
Cose fatte da Renzi in mille giorni
Quali sono le cose fatte da Renzi in questi mille giorni di governo? A livello sociale sono arrivate delle leggi attese da anni. Il reato stradale, la riforma del Terzo settore, la legge a tutela delle persone autistiche, il “dopo di noi” a tutela dei disabili soli i cui genitori non ci sono più, il Canone viene pagato da tutti ed è stato pure ridotto. Non mi viene in mente altro. Quanto alle cose fatte da Renzi, ma senza i risultati pubblicizzati dal Premier, troviamo il Job Act; che ha portato al superamento dell’articolo 18 ma non ha ridotto la disoccupazione. La buona scuola ha portato soprattutto un caos e la deportazione degli insegnanti dal Sud al Nord.
Gli investimenti per l’edilizia scolastica sono stati molti meno rispetto a quelli promessi. In Europa non abbiamo avuto di certo più voce in capitolo rispetto a quando c’erano i vassalli della Merkel Monti e Letta. La soluzione immigrati non è stata risolta, appannaggio del business che c’è su di loro. I debiti della PA non sono stati azzerati come aveva promesso. La Rai non è stata de-politicizzata. Anzi. Non ha abolito la legge Cirielli, definita “ammazza processi”; tanto cara a quel centro-destra che gli ha fatto da stampella. Il Reddito minimo garantito l’hanno visto solo un milione di poveri estremi (su quattro più i tanti milioni sulla soglia della poverta), ma siamo lontani da quel provvedimento sistematico apprezzabile nei Paesi scandinavi.
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Guardare avanti con coraggio
Guardando le cose fatte da Renzi, il Sindaco di Firenze ha provato a dimostrare di fare in pochi anni quello che la politica italiana non ha fatto in trenta. Ma non per colpa del bicameralismo che lui voleva sopprimere. Che è solo parte del problema. Bensì, perché è troppo legata a interessi particolaristici. Ad uscirne male, però, è anche il Pd. Senza leadership ne unità. Chi prenderà in mano un partito che rischia di finire sotto il 20%? In generale, comunque, si avverte la necessità di eleggere persone nuove e non allineate. Senza votare influenzati dal fatto che lo Spread possa salire e l’Euro scendere. Riprendiamoci la democrazia.