DECRETO FARE, FINALMENTE DAL GOVERNO LETTA ARRIVA QUALCOSA DI CONCRETO

ARRIVA IL SI’ DELLA CAMERA, ORA SI ATTENDE IL SENATO. TRA LE ALTRE COSE: SBLOCCATI CANTIERI, RIDOTTE TASSE E BUROCRAZIA, ESTENSIONE WI-FI GRATUITO
Dopo insulti razzisti, prime dimissioni, scandali internazionali, offese e quant’altro, il Governo Letta finalmente fa qualcosa di concreto. Dopo il voto di fiducia (427 sì e 167 no) e l’ostruzionismo a oltranza del Movimento 5 stelle, è arrivato il sì dell’aula di Montecitorio al Decreto Fare, che dovrebbe sollecitare un po’ l’economia e ridurre parte delle tasse e della burocrazia. Il decreto passa ora all’esame del Senato e deve essere convertito in legge entro il 21 agosto. Il provvedimento, che consta di una trentina di articoli, è diventato quasi un omnibus con misure su imprese, infrastrutture, fisco, semplificazioni e giustizia civile. Fra i 117 articoli del provvedimento spiccano meno vincoli per l’edilizia e lo stop al fermo amministrativo dei beni di imprese e professionisti. Con la crisi e le difficoltà economiche correlate arriva la possibilità di rateizzare le imposte fino a 120 rate mensili. Vietato il pignoramento dell’abitazione principale. La norma che ha suscitato più polemiche è quella che esonera dal tetto agli stipendi dei manager le spa pubbliche non quotate che svolgono servizi di interesse generale – quindi Poste, Fs, Anas – affidando al ministero dell’Economia la scelta dei parametri. La disposizione, è stato assicurato dal ministro Franceschini, sarà corretta al Senato.

Vediamo allora il Decreto in punti.

1. WI-FI LIBERO E GRATUITO COME IN EUROPA
E’ prevista la liberalizzazione dell’accesso ad internet, come avviene in molti paesi europei. L’offerta ad internet per il pubblico sarà libera e non richiederà più l’identificazione personale dell’utilizzatore. Le norme che regolano il wi-fi negli spazi aperti al pubblico, saranno totalmente liberi da vincoli “quando l’offerta di accesso non costituisce l’attività commerciale prevalente del gestore del servizio”. Ovvero bar, ristoranti, negozi e attività commerciali in genere potranno offrire la connessione gratuita ai propri clienti.
Resta tuttavia consigliabile per gli esercenti tenere traccia di chi utilizza il hot spot Wi-Fi, anche se non più obbligatorio.
2. LO SBLOCCA-CANTIERI
Si scommette ancora sull’effetto volano delle grandi opere. Il decreto prevede interventi sulle infrastrutture per un totale di oltre 3 miliardi di euro e con una ricaduta prevista a livello occupazionale di circa 30mila nuovi posti di lavoro (20mila diretti, 10mila indiretti).
In particolare, una norma “sblocca-cantieri” garantisce la continuità di quelli già in corso e l’avvio di nuovi. Tra gli altri, le nuove autostrade della Pedemontana veneta e la Tangenziale esterna est di Milano, l’Asse viario quadrilatero Umbria-Marche, la Linea 4 della metropolitana di Milano, la linea 1 di Napoli e la Linea C di Roma. Sono previsti investimenti per 300 milioni di euro destinati al miglioramento della rete ferroviaria e per la sicurezza stradale con la riqualificazione di ponti, viadotti e gallerie.
3. SEMPLIFICAZIONI IN EDILIZIA
La crescita italiana passa sempre dal mattone. Sono previste semplificazioni e incentivi alle ristrutturazioni degli edifici nelle città anche tramite uno stop alle lungaggini burocratiche: chi deve segnalare l’Inizio Attività può richiedere allo Sportello Unico di provvedere all’acquisizione di tutti gli atti di assenso necessari all’intervento edilizio. Viene anche introdotto il silenzio-assenso per il permesso di costruire salvo i casi in cui l’immobile oggetto dell’intervento sia sottoposto a vincoli paesaggistici, culturali o ambientali.
4. NIENTE TASSA SUL LUSSO PER LE IMBARCAZIONI PIÙ PICCOLE
Per rilanciare la nautica, settore in cui il nostro paese è tra i più quotati la mondo, viene ridotta la tassa sul lusso prevista dal governo Monti. Sono escluse dalla tassa le imbarcazioni fino a 14 metri e pagano molto meno quelle fino a 17 mt. (da 1.740 a 870 euro) e fino a 20 mt (da 2.600 a 1.300 euro).
5. SCONTO SULLE BOLLETTE
Sono previsti interventi che dovrebbero comportare una riduzione complessiva di 550 milioni di euro sui costi delle forniture elettriche sia per i clienti domestici che per le imprese.
In particolare, sono state modificate le modalità di determinazione delle tariffe concesse agli impianti in regime Cip6: si adeguerà il metodo di calcolo del costo del combustibile evitato, che determina l’ammontare dell’incentivo, basandolo sui mercati spot del gas e non più sul costo del greggio. Un ritocco che non verrà esteso anche agli inceneritori che si trovino oggi nei primi 8 anni dell’esercizio (decisione che ha dato origine a numerose polemiche). Sette inceneritori in totale – tra cui quelli costruiti per fare fronte all’emergenza rifiuti e per questo ammessi al CIP6 continueranno a ricevere un incentivo più generoso perché calcolato col vecchio metodo.
6. SCUOLE PIÙ SICURE
Investimento straordinario di edilizia scolastica, finanziato dall’Inail fino a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014-2016 (300 milioni complessivi). Il piano punta alla messa in sicurezza degli edifici e al risparmio energetico.
7. SBLOCCO DEL TURNOVER PER LE UNIVERSITÀ
Si ampliano le facoltà di assumere delle università e degli enti di ricerca per l?anno 2014, elevando dal 20% al 50% il limite di spesa del turnover. Le università potranno quindi assumere nei limiti del 50% della spesa rispetto alle cessazioni dell’anno precedente.
Sono stanziati inoltre 5 milioni per il biennio 2013-2014 e 7 milioni per il 2015 per borse di studio a favore di studenti con risultati eccellenti che che si iscrivono ad atenei fuori dalla regione di residenza.
8. NON È PIÙ PIGNORABILE LA PRIMA CASA
Novità a tutela delle abitazioni. Se l’unico immobile di proprietà del debitore è adibito ad abitazione principale non può essere pignorato, salvo nel caso di immobili di lusso. Per tutti gli altri immobili l’esproprio è possibile solo se il debito da riscuotere supera i 120mila euro (ora è 20mila).
Tra le altre limitazioni al potere di Equitalia c’è anche la possibilità per i contribuenti in difficoltà economica di dilazionare il proprio debito fino a 120 rate contro le attuali 72. E il beneficio della rateizzazione non si perde fino a 8 rate saltate (ora sono 2).
9. MULTA ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI CHE RITARDANO
Viene introdotto un indennizzo a carico degli uffici pubblici in ritardo nella conclusione dei procedimenti amministrativi. Se chi subentra al funzionario ritardatario non conclude la procedura, scatta un risarcimento pari a 50 euro al giorno fino a un massimo di 2.000 euro. Se non liquidata, la somma può essere chiesta al giudice amministrativo con una procedura semplificata.
10. MEDIAZIONE OBBLIGATORIA PRIMA DI RIVOLGERSI AL GIUDICE
Per cercare di il sistema della giustizia civile al collasso sono introdotte alcune novità significative. Tra le altre, viene ripristinata la mediazione obbligatoria per numerose tipologie di cause (con l’esclusione (delle controversie per danni da circolazione stradale) e viene costituita una “task-force di 400 giudici non togati per lo smaltimento del contenzioso pendente presso le Corti di Appello.
11. STIPENDI MANAGER PUBBLICI
Nel testo del decreto è stata esclusa l’estensione del tetto agli emolumenti agli amministratori delle società non quotate che svolgono servizi di interesse generale anche di rilevanza economica come Poste, Ferrovie dello Stato, Anas.
Alcuni deputati del PD hanno dichiarato: “Occorre garantire subito agli italiani che il Senato correggerà la norma contenuta nel Decreto Fare sul tetto agli stipendi dei manager pubblici, che va subito ristabilito dopo essere saltato per errore nel passaggio dalla commissione all’aula della Camera”.
12. DONAZIONE ORGANI
Per rendere più efficiente l’operatività del sistema nazionale dei trapianti, si è introdotto l’obbligo per i Comuni di comunicare tempestivamente con mezzo telematico al Sistema Informatico Trapianti gli atti di consenso all’espianto manifestato ai donatori. Per tale via sarà possibile accelerare significativamente le procedure finalizzate all’espianto e al trapianto degli organi.
13. CERTIFICATI MEDICI
Sono eliminate tutte le certificazioni mediche oggi necessarie per accedere a impieghi pubblici e privati. Non vi saranno più per i cittadini adempimenti onerosi resi inutili dalle recenti novità legislative in materia di sorveglianza sanitaria sui luoghi del lavoro.

(Fonte: Virgilio)
5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

0 Risposte a “DECRETO FARE, FINALMENTE DAL GOVERNO LETTA ARRIVA QUALCOSA DI CONCRETO”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.