Chi è Diego Fusaro, il filosofo gramsciano dagli occhi azzurri che vede marcio capitalista ovunque

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 14 Aprile 2019

Ciclicamente, la Tv lancia qualche nuova mente pensante facendola passare come “bocca della verità” mediante una massiccia messa in onda. Perché, come diceva Joseph Goebbels: “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte. E diventerà una verità”. Ultimamente ho parlato di Massimo Gramellini, editorialista sul Corriere della sera e presentatore di un programma su Raitre. A questo giro, invece, voglio parlare di Diego Fusaro; onnipresente quotidianamente in Tv su canali tra loro concorrenziali, autore di libri, presente in molti video su Youtube e blogger su Il Fatto quotidiano.

Ovunque lo si legga o lo si ascolti, a seconda del media scelto, Diego Fusaro, di estrazione intellettiva gramsciana, ci sciorina tesi complottiste su ogni cosa. Va bene esprimere un punto di vista sull’Unione europea e sul Capitalismo, che peraltro vanno a braccetto, ma spesso, nel tentativo di individuare le cause all’origine dell’alienante società contemporanea nella quale viviamo (dove consumismo e perdita dei valori sono dagli anni ‘80 una certezza, con l’Hi tech che ha esasperato il tutto), scade nel ridicolo. Vediamo qualche esempio e chi è Diego [sta_anchor id=”fusaro”]Fusaro[/sta_anchor].

Diego Fusaro vede del marcio anche nell’Erasmus e in Mtv

diego fusaro fotoDi recente, ad esempio, ha bollato l’Erasmus come primo tentativo di infondere nei giovani lo spirito del nomadismo, della mobilità globale che favorisce la schiavitù e la disgregazione sociale. L’Erasmus?! Un’ottima esperienza che invece spinge i giovani – e soprattutto quelli italiani tendenzialmente più mammoni – ad avere una prima lunga esperienza lontano dalla famiglia e di contatto con una cultura altra. O, ancora, sul blog che cura su Il Fatto quotidiano, ha scritto un pippone contro Mtv. Il canale che per decenni ha accompagnato le giornate delle nuove generazioni. Certo, parliamo di una rete basata su musica commerciale, sul lancio di mode eccentriche, sulla fruizione di contenuti per di più frivoli.

Ma Mtv era anche altro. Mandava in onda anche brevi Tg abbastanza esaustivi, nonché programmi nei quali si parlava di tematiche tabù in altri contesti (come scuola e reti concorrenziali). Penso ad esempio a Loveline, dove si parlava di sesso senza scadere nella volgarità e nell’esplicito; con delicatezza e psicologia ma talvolta anche una punta di ironia.

Ecco un estratto del Fusaro pensiero su Mtv:

Gestita ad hoc dagli strateghi del globalismo e dagli spin doctors del progressismo, Mtv si è posta come il vettore internazionale di un imperialismo culturale teso all’americanizzazione dell’immaginario dei teenagers. Li ha indirizzati verso il mito del plus-godimento e del plus-valore come unici obiettivi, dirottandoli da ogni passione politica e da ogni anelito culturale. Ha, così, garantito al capitale la sterilizzazione culturale e politica delle nuove generazioni, ossia di quell’agglomerato sociale sfrangiato, giovanilistico, immaturo a tempo indeterminato, edonistico e gaudente che ha preso a vivere come emancipative l’incapacità progettuale, l’immaturità indefinita e l’instabilità esistenziale imposte dall’accumulazione flessibile.

In realtà, Mtv è solo una goccia nel mare della Tv superficiale partita negli anni ‘80 con l’avvento delle reti commerciali. Dl resto, però, la televisione è un mezzo d’intrattenimento. E sarebbe utopistico pensare che avrebbe trasmesso soltanto programmi culturali per tutta la sua esistenza. Certo, il degrado odierno è sconcertante. Ma lo stesso Fusaro in Tv ci va spesso e volentieri. Oltretutto, la passività e il disimpegno dei giovani, sono fenomeni partiti già nella seconda metà degli anni ‘70. Come testimonia ad esempio Ecce bombo di Nanni Moretti. A quando Diego Fusaro troverà un sottobosco capitalista che ne so, nella Nutella?!

Chi è Diego Fusaro

diego fusaro chi eMa chi è Diego Fusaro? Come riporta Wikipedia, Diego Fusaro è nato a Torino nel 1983, si è diplomato al liceo classico “Vittorio Alfieri” di Torino, per poi laurearsi in Filosofia della storia nel 2005 e, successivamente, in filosofia e storia delle idee nel 2007 con una tesi su Karl Marx presso l’Università degli Studi di Torino. Dopo aver conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano in Filosofia della storia, diviene ricercatore a tempo determinato presso la stessa Università. Oltre ad andare quasi quotidianamente in Tv e scrivere sul web, ha anche scritto diversi libri. Il suo pensiero si rifà a Costanzo Preve, Reinhart Koselleck, Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Johann Gottlieb Fichte, Karl Marx, Antonio Gramsci e Giovanni Gentile.

Su alcuni punti mi trovo d’accordo con lui. Ma spesso scade in analisi forzate, ingabbiato com’è nel personaggio che alcuni giornali e media gli hanno costruito. Un po’ quanto accaduto a Roberto Saviano.

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