FILIPPINE, UN CIMITERO PER VIVERE

Ieri mattina si è aperto il vertice Fao sulla sicurezza alimentare; solite promesse e recriminazioni, ma soprattutto, soliti nulla di fatto concreti. Il tutto malgrado il monito di papa Benedetto XVI che alla platea di capi di Stato e di governo ha sottolineato la vergogna di un mondo che di fronte alla fame non nasconde «opulenza e sprechi».
Proprio in virtù di questa ennesima presa in giro di chi governa il Mondo, voglio riportare questo post riguardante le Filippine, Paese di tanto in tanto colpito da qualche catastrofe naturale come tifoni, inondazioni e terremoti, e che versa in una povertà cronica; qui è stata trovata una soluzione (a dir poco macabra) per sopravvivere: un cimitero.

Questo paradosso non è un gioco di parole, ma dura e pura realtà: a Navotas, città a Nord di Manila, la povertà estrema costringe numerose famiglie filippine a trovare rifugio nel Cimitero municipale; le persone dormono in giacigli improvvisati sopra le tombe o addirittura dentro ai loculi, con tanto di cadaveri segati a pezzi e trasferiti in loculi più piccoli. All’interno del cimitero è stato addirittura improvvisato un campo da basket tra le tombe, dove i bambini possono giocare.
La povertà fa fare cose impensabili e tristemente assurde.
Di seguito riporto il link dove potete vedere anche qualche foto scioccante scorrendo le pagine:
(Fonte: La Stampa)
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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