HOOLIGANS OLANDESI GIA’ LIBERI: ANCORA UNA VOLTA CALPESTI E DERISI DAL MONDO

SEI TIFOSI ARRESTATI PER AVER DANNEGGIATO GIOVEDI’ LA BARCACCIA DI BERNINI SONO STATI RILASCIATI IERI
Del resto ce l’abbiamo scritto nell’inno nazionale “Siamo da secoli calpesti e derisi”. Parole marchiate a fuoco sul nostro popolo, un destino che ci portiamo da sempre. Non riusciamo proprio a farci rispettare: abbiamo un terrorista che ha ucciso 4 persone gambizzandone una, ed è in vacanza in Brasile da ormai otto anni: Cesare Battisti; abbiamo due fucilieri della Marina da tre anni in India in attesa di un processo; abbiamo un ex calciatore che deve fior fior di quattrini al nostro fisco, Maradona, e ci sfotte pure (ho sintetizzato tutti i casi qui). E adesso l’ultima presa in giro: cinquecento tifosi (chiamiamoli così) del Feyenoord giovedì scorso hanno messo a soqquadro il centro storico di Roma, agendo indisturbati senza presenza alcuna delle forze dell’ordine, davanti agli occhi atterriti di residenti, commercianti e turisti. Alcuni di loro, sei individuati, hanno pure danneggiato l’opera del Bernini, la Barcaccia, una fontana realizzata nel 1629. Loro che a Rotterdam non hanno nulla (a parte solo il traffico commerciale portuale e un avveniristico ponte), non sapevano cosa stessero combinando, mischiando ignoranza culturale a scarsa lucidità per abuso di alcol. Ma ieri, dopo appena tre notti passate in carcere, sono stati pure rilasciati. Non proprio come è accaduto ai tifosi della Lazio, arrestati a Varsavia in 149 a fine 2013, per poi essere gradualmente rilasciati nel giro di due mesi. Ben due mesi per presunti scontri con la polizia mai realmente confermati da immagini e video.

LE INDAGINI E I PROVVEDIMENTI AL VAGLIO – Gli investigatori italiani intanto stanno passando al setaccio le foto e i video degli scontri, sia quelli di Campo dè Fiori che quelli di piazza di Spagna, per identificare gli altri violenti. Nelle immagini a disposizione dei magistrati, che stanno valutando l’ipotesi di procedere per il reato di «devastazione», vengono documentati i momenti che hanno portato allo scontro nel cuore di Roma, compreso l’assalto alla Barcaccia.
E un’indagine parallela è stata avviata in Olanda. Nel frattempo il governo accelera sul decreto “Città sicure”, annunciato ieri dal ministro dell’Interno Angelino Alfano. I tecnici del Viminale dovrebbero iniziare a lavorare sul provvedimento che dovrebbe contrastare il tifo violento, limitare le autorizzazioni a manifestare nei centri storici, stabilire regole rigide sulla movida notturna, ostacolare con più efficacia il commercio illegale e aumentare i controlli anti-prostituzione. L’obiettivo, spiegavano ieri dagli uffici del Ministero, è quello di riuscire a portare il testo in Consiglio dei ministri già entro la fine di marzo.
Per proteggere i monumenti del centro di Roma intanto la giunta di Ignazio Marino si prepara a installare oltre mille telecamere davanti alle opere d’arte più visitate dai turisti. Mille occhi elettronici collegati 24 ore su 24 con la centrale operativa per la Sicurezza del patrimonio culturale. «La tecnologia ci aiuterà a tutelare i nostri monumenti – spiega l’assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli – Se c’è un’emergenza, la soprintendenza e i vigili urbani sono pronti a intervenire. Se non basta, si chiede l’aiuto di polizia e carabinieri».
RACCOLTA FONDI – Nei Paesi Bassi intanto è partita la campagna «Scusa Roma Actie». A lanciarla è stata una cittadina olandese, Elisabeth Jane Bertrand, sconvolta dai danni provocati a Roma dagli hooligan del Feyenoord. In poco più di due giorni sono stati raccolti circa 6mila euro. L’obiettivo, forse un po’ troppo ambizioso date le prime adesioni, è di raggiungere quota 100mila euro, per contribuire a restaurare la Barcaccia. «Vogliamo esprimere alla popolazione di Roma la vergogna provata dagli olandesi per questi comportamenti – dice la Bertrand -e allo stesso tempo offrire una donazione al Comune di Roma, in modo da poter tornare nella città eterna a testa alta». Elisabeth chiede che la donazione equivalga «almeno ad un mazzo di tulipani, in modo da regalare alla città di Roma l’equivalente di migliaia di campi di tulipani», i fiori simbolo dei Paesi Bassi.

LA STORIA DELLA FONTANA DELLA BARCACCIA – La fontana della Barcaccia è situata in piazza di Spagna, ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti. Nel 1627 papa Urbano VIII incaricò Pietro Bernini, che già lavorava all’ampliamento dell’acquedotto dell’Acqua Vergine, di realizzare una fontana nella piazza sottostante la chiesa della Trinità dei Monti che allora, in mancanza della scalinata, sorgeva sul bordo di una scarpata. L’opera fu completata nel 1629, e il Bernini fu aiutato anche dal figlio Gian Lorenzo, che probabilmente la completò alla morte del padre.
Era la prima volta che una fontana veniva concepita interamente come un’opera scultorea, allontanandosi dai canoni della classica vasca dalle forme geometriche.
Secondo una versione popolare molto accreditata, la sua particolare forma potrebbe essere stata ispirata dalla presenza sulla piazza di una barca in secca, portata fin lì dalla piena del Tevere del 1598 (nel cui ricordo il papa potrebbe aver commissionato l’opera), ma si è anche avanzata l’ipotesi che quel luogo fosse anticamente utilizzato come piccola naumachia. In entrambi i casi il nome “barcaccia” richiama una vecchia imbarcazione prossima all’affondamento. Più verosimilmente, era chiamata “barcaccia” quel tipo di imbarcazione che, nell’antica Roma, veniva usata per il trasporto fluviale di botti di vino, e che, molto simile all’opera berniniana, aveva appunto le fiancate particolarmente basse per facilitare l’imbarco e lo sbarco delle botti stesse.
GIA’ DANNEGGIATA IN PASSATO – Il 15 maggio 2007 quattro extracomunitari ubriachi danneggiarono la fontana monumentale con un grosso cacciavite infliggendole una profonda scalfittura, con il conseguente distacco di una parte rilevante dello stemma papale. I Carabinieri accorsi sul luogo furono aggrediti dai quattro vandali, ma riuscirono comunque a trarli in arresto e scongiurare ulteriori danni.
Diversi sono stati nel tempo gli interventi di conservazione e restauro; i più recenti risalgono al 1986, al 1993 e al periodo 1994-1999, e si sono resi soprattutto necessari a causa della collocazione della fontana in una delle piazze con maggior afflusso turistico della città. Un altro restauro conservativo ha avuto luogo nel 2013-2014, grazie ad una donazione privata di 209.960 euro.
Adesso ne urge un altro, probabilmente non l’ultimo.

(Fonte: Il Messaggero)
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

0 Risposte a “HOOLIGANS OLANDESI GIA’ LIBERI: ANCORA UNA VOLTA CALPESTI E DERISI DAL MONDO”

  1. Costoro sapevano già prima di arrivare che la avrebbero passata liscia! Per questo hanno agito con tanta spavalderia e indisturbati.

  2. Tutto corretto, tranne una piccola omissione. …mi riferivo ai Maro'… non ho seguito bene la vicenda, ma pare, e dico pare, che abbiano cmq ucciso delle persone…

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