IN FRANCIA ROM DEPORTATI COME GLI EBREI

SGOMBERATE 150 PERSONE CARICATE SU UN TRAM, DIVIDENDO GLI ADULTI DAI BAMBINI. SU QUELLA STESSA LINEA FURONO DEPORTATI GLI EBREI DURANTE LA SHOAH

Centocinquanta rom di nazionalità bulgara e rumena sono stati trasferiti con un tram. Come accadde per l’Olocausto, i bambini sono stati separati dai genitori. Certe scene speravamo di non doverle vedere o leggere più. Ma la storia si ripete sempre purtroppo. Se un anno fa la Francia aveva fatto parlare di sé per aver sfrattato in modo maldestro le persone dalle banlieu (post: http://lucascialo.splinder.com/post/23104942/ecco-come-il-governo-sarkozy-ha-risolto-il-problema-delle-banlieue), e per come aveva espulso i rom con tanto di biglietto aereo solo andata destinazione Bucarest (Post: http://lucascialo.splinder.com/post/23196055/la-francia-espelle-i-rom), adesso è destinata nuovamente a far parlare di sé per quanto concerne i rom. Ma in modo probabilmente più indignato. E il Ministro degli interni, Claude Guéan, viene già ritenuto ossessionato dai rumeni.


ROM DEPORTATI IN TRAM – La Ratp – azienda di trasporto pubblico francese – mercoledì scorso ha messo a disposizione della polizia il tram della linea T1 facente la tratta Seine – Saint-Denis, per trasferire da Brobigny (situata a Nord della Francia, con meno di 45mila abitanti) 150 rom di nazionalità rumena e bulgara che occupavano abusivamente dei terreni. I rom sono stati trasferiti alla stazione RER di Noisy le Sec, scortati dalla Polizia.

LE ASSONANZE COL NAZISMO – Oltre al mezzo utilizzato per trasferirli, altri sono i fattori che ai più hanno accostato tale metodo a quello utilizzato dai nazisti per deportare ebrei e zingari durante l’Olocausto. Secondo le dichiarazioni di un membro di Médecins du Monde, i bambini sono stati separati dai loro genitori senza peraltro considerare minimamente che molti di loro non parlano neanche francese. Inoltre, il delegato del South Central della RATP, Philippe Touzet, ha ricordato che la stazione di Bobigny (che oggi ospita pure un monumento), è stata già scenario della deportazione nei campi di sterminio di 22.000 ebrei dal campo di Drancy durante la seconda guerra Mondiale.

COME SI GIUSTIFICANO LE AUTORITA’ FRANCESI– L’amministratore delegato della Rapt declina da ogni responsabilità, mentre il responsabile della società per l’area sud della Francia ha annunciato l’intenzione di modificare le modalità di trasferimento quando e se bisognerà farlo nelle località meridionali del Paese. Di par suo, il Governo pare scendere dalle nuvole, col Ministro degli interni Claude Guéan che afferma addirittura di non essere a conoscenza di quanto è accaduto, e che l’importante è che tutto si sia svolto nei limiti della legalità. Ma ciò non basta per placare le critiche di quanti stanno paragonando tale metodo a quello che i Nazisti utilizzavano per trasferire nei campi di concentramento zingari e ebrei. D’altronde, la Francia ha vissuto sulla propria pelle quei terribili anni, tanto quanto quasi tutta Europa.

IL LIBRO “SARKO UCCIDIMI” – Quest’ultimo episodio va solo ad aggiungersi ad altre feroci critiche che Sarko sta subendo da tempo. Non è passato inosservato ad esempio il libro scritto dai giornalisti di Monde Fabrice Lhomme e Gerard Davet, Sarko m’a tuer, che raccoglie le storie di 27 “vittime” del Presidente francese. Ovvero quanti, venuti a conoscenza di un qualche scandalo riguardante Sarkozy, avrebbero subito serie minacce fisiche. Tempi duri dunque per il Presidente francese, che dopo lo scandalo Bettencourt e altri raccolti nel libro, ora è anche protagonista di poco felici rievocazioni naziste.

(Fonte: Lepost)
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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