Con 12 anni di ritardo Tony Blair ammette di aver rovinato il Mondo assieme a Bush

INTERVISTATO DALLA CNN, L’EX PREMIER BRITANNICO AMMETTE DI AVER COMMESSO UN ERRORE NEL SEGUIRE BUSH IN QUELLA AVVENTURA. MA LA STAMPA BRITANNICA E’ SCETTICA
George Bush può essere considerato il peggior Presidente che gli Stati Uniti abbiano mai avuto. Repubblicano doc, ha lasciato il segno soprattutto nella politica estera, portando il suo Paese ed altri Stati (tra cui l’Italia) in due guerre assurde e logoranti. Che hanno superato perfino quella in Vietnam, già pesantemente disastrosa: in Afghanistan e in Iraq. Bush jr. prese la palla al balzo dopo l’attentato alle Twin Towers per muovere guerra ai due Paesi, rei, a suo dire, di proteggere i terroristi. Ma nessuna prova è stata mai trovata in tal senso. Lo stesso ”11 settembre” è considerato un complotto finalizzato proprio a giustificare le due operazioni militari, aventi come fine, più che l’esportazione della democrazia, il possedimento del petrolio mediorientale. Eppure, sappiamo come sia andata e quanto le due guerre siano state più complicate del previsto. E come i due Paesi siano ancora nel caos politico e civile più totale.

TONY BLAIR FAUTORE DELLA SINISTRA 2.0 – Tra i Paesi che lo seguirono in quelle follie ci fu ovviamente la Gran Bretagna, divenuta alleata fedele degli americani a partire dalla Seconda Guerra mondiale. Anzi, tra i due paesi i rapporti si ribaltarono, con i britannici che divennero loro subalterni. Premier era Tony Blair, laburista e fautore all’epoca assieme a Clinton di una sinistra 2.0. Moderna e postuma al crollo del regime sovietico. Ma sempre più lontana dalle sue origini. Una sinistra che strizzava l’occhio al Capitalismo, si adeguava ad esso anziché combatterlo, certificando il suo ruolo di ideologia dominante. Blair e Clinton hanno fatto molti proseliti, anche in Italia. Si pensi a gente come Veltroni e Rutelli.
SCUSE TARDIVE – Ma ora Blair chiede scusa per l’intervento in Iraq. Ammettendo che fu un’operazione sbagliata, decisa sulla base di “informazioni d’intelligence sbagliate” e ha “contribuito all’emergere dello Stato islamico. Scuse tardive, da parte di chi oggi guadagna un bel po’ di soldi nelle vesti di intellettuale in convegni e meeting. Un po’ come ha iniziato a fare l’ex Ministro greco Varoufakis.
Tuttavia, in Gran Bretagna la stampa non è come in Italia. Le scuse, oltre che essere criticate perché tardive, destano più di un sospetto. L’intervista alla CNN è stata trasmessa prima della pubblicazione del rapporto della commissione britannica d’inchiesta guidata da sir John Chilcot sul ruolo del Regno Unito nella guerra in Iraq, che, secondo molti osservatori, potrebbe mettere pesantemente in causa Blair.
Il Daily Mail parla di offesa ai tanti soldati britannici morti. Il Daily Mirror parla invece di parole ambigue. Per il Times e il Daily Telegraph si tratta di scuse preventive in vista delle pesanti accuse che incasserà, mentre l’Indipendent ci va più giuro parlando di ”Un passo verso i jihadisti dello Stato islamico”.

Ormai il dado è tratto. Tony Blair avrebbe fatto più bella figura tacendo. La storia ha già pesantemente bocciato il suo operato, sebbene a pagare siano state come al solito persone innocenti.
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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