Luxottica, da Ray-Ban a Essilor: la cavalcata di un’azienda orgoglio italiano

Da diversi anni l’Italia è diventata un supermercato soprattutto per francesi, russi e cinesi. Tante le aziende finite sotto la loro proprietà, in particolare nel campo alimentare e della moda (qui un elenco esaustivo). Ma, per fortuna, c’è anche qualche realtà aziendale che va controcorrente e si fa portavoce di quel Made in Italy che per decenni ci ha resi unici al mondo. Parlo di Luxottica, multinazionale leader nel settore ottico, che un paio di giorni fa ha rilevato la multinazionale francese Essilor International S.A. La quale dal 1972 produce e commercializza lenti oftalmiche e apparecchiature ottiche. Ma è solo l’ultimo passo importante di Luxottica. Ripercorriamone la storia, con un po’ di nostalgia per i bei tempi andati per il nostro Paese.

Luxottica: nascita e presenza nel Mondo

luxottica storiaCome riporta Wikipedia, l’azienda viene fondata ad Àgordo, in provincia di Belluno, nel 1961 da Leonardo Del Vecchio, che ne è ancora oggi Ceo. Nei primi anni produceva occhiali e minuterie per conto terzi, per la Metalflex di Venas di Cadore, poi si mise a fabbricare per proprio conto. Luxottica ha una struttura produttiva di tipo verticale, ovvero, ricopre al suo interno tutte le attività che accompagnano un occhiale: dalla produzione alla vendita. Gli stabilimenti produttivi italiani sono ad Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino, Lauriano, Pederobba e Rovereto. Ma è presente anche in 130 paesi di tutti i continenti. Nel 2012 è risultata essere la prima azienda italiana nel campo della moda per fatturato. In Borsa è quotata con la sigla LUX.

Da Ray-Ban a Essilor, la cavalcata internazionale di Luxottica

ray-banNel 1999 il gruppo Luxottica acquista la statunitense Ray-Ban, di proprietà della multinazionale Bausch & Lomb. Storico marchio che ha lasciato il segno nella moda americana, anche grazie al suo utilizzo da parte di divi di Hollywood. Nel 2007 acquista invece per 2.1 miliardi di dollari Oakley.

Altre marche con cui Luxottica Group si presenta sul mercato sono Vogue-Eyewear, Persol e Oliver Peoples. Produce con altri marchi su licenza, tra i quali Giorgio Armani, Chanel, Prada, Bvlgari, Dolce&Gabbana. L’azienda ha acquisito le catene di negozi di ottica statunitensi LensCrafters (nel 1995), Sunglass Hut International (nel 2001), oltre a OPSM (nel 2003) in Australia, per un totale di oltre 7.000 negozi in tutto il mondo (dicembre 2013).

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Nel 2011 Luxottica acquisisce il 100% del Grupo Tecnol per 110 milioni di euro. Nel 2013 acquisisce Alain Mikli International, società francese. Il 16 gennaio 2017, come detto, viene annunciata la sua fusione con il gruppo francese Essilor, leader mondiale nella produzione di lenti oftalmiche.

Luxottica e i colossi dell’informatica

google luxotticaLuxottica guarda ovviamente con interesse anche il mondo del web. Ad inizio 2014 acquisisce il controllo di Glasses.com, piattaforma americana per la vendita di occhiali online. Il 24 marzo 2014 annuncia un accordo con Google per un nuovo modello di occhiali.

Il 3 dicembre 2014 prende il via la collaborazione del gruppo con Intel, allo scopo di sviluppare le tecnologie indossabili in campo ottico.

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0 Risposte a “Luxottica, da Ray-Ban a Essilor: la cavalcata di un’azienda orgoglio italiano”

  1. Si, il prof. Montagnier è certamente un grande! io provo vergogna quando i mediconzoli tv come Sileri lo criticano… comunque, sempre appena sparisce dallo schermo…
    Grazie.
    Enrico

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