Napoli, Sabina Guzzanti si conferma fustigatrice attaccata ai soldi: si fa pagare 500 euro per sola presenza tra pubblico

IL FILM, LA TRATTATIVA, E’ STATO PROIETTATO NELLA CENTRALE PIAZZA MUNICIPIO E ALLA REGISTA SONO STATI DATI 500 EURO DI GETTONE PRESENZA
Quando ho saputo dell’iniziativa, l’ho subito applaudita, perché il Cinema resta ancora un potente mezzo di informazione. Poi però, quando ho saputo la cifra che è stata spesa, quanto è stato dato alla regista per la sola presenza tra il pubblico e a cosa quei soldi potevano servire, ho cambiato subito idea. Parlo della proiezione nella centrale Piazza Municipio di Napoli del docufilm La trattativa, di Sabina Guzzanti. Che ricostruisce un’ennesima oscura pagina della nostra Repubblica. Una bella iniziativa in favore della legalità e contro la corruzione, come tante altre organizzate in questi anni dalla Giunta guidata dall’ex Pm Luigi de Magistris. Peccato però che sia costata 22mila euro…

SPICCANO I 500 EURO ALLA GUZZANTI– La cifra precisa è pari a 21.960 euro, utilizzati per noleggiare il film, fornire proiettore digitale e schermo da 40 metri; impianto audio da 20 mila watt; due tecnici e pedana per il dibattito. E sì, perché al termine della proiezione della Trattativa hanno discusso in piazza Municipio Marco Travaglio, lo scrittore borghese onnipresente Maurizio De Giovanni e Salvatore Borsellino in diretta Skype da Palermo, oltre al sindaco Luigi de Magistris ovviamente. Il tutto è diligentemente riportato nella determina n. 9 del 19 giugno di quest’anno.
Nel documento è anche trascritta la voce “pagamento gettone di presenza richiesto dall’autrice del film”. Insomma, la signora Guzzanti, la feroce fustigatrice del malcostume italiota — al di là della promozione incassata con la proiezione del film — ha preteso un gettone: 500 euro. Gettone che non può considerarsi “spesa di viaggio”, perché nella determina è rubricata soto altra voce: “acquisto biglietti a/r di viaggio degli ospiti e pernottamento a Napoli”.
«La signora Guzzanti è fuori per l’intera giornata (ieri, ndr)», fa sapere la sua press agent. Chi parla, invece, è l’assessore alla Cultura Nino Daniele. «La somma utilizzata — specifica — fa parte di risorse destinate a progetti sulla legalità. Sono quindi vincolate. Non avremmo potuto spenderli per null’altro. Occorre poi tener presente che il 90% della somma copre i costi di allestimento dell’iniziativa». Questa è stata affidata alla “Ravi Class Eventi” di Solange Volpicella senza gara ma — come è scritto nella determina — «per i tempi stretti e per la peculiarità dei servizi è stata individuata la procedura di affidamento diretto».
LA KERMESSE NEL PARCO DEL POGGIOINTANTO RISCHIA DI SALTARE – La somma sborsata dal Comune ha suscitato comprensibili polemiche, soprattutto su Facebook. «Quei soldi — posta Salvatore Salzano del Pd napoletano — potevano essere utilizzati per avviare il cinema all’aperto al Parco del Poggio». Un’area, quella ai Colli Aminei, al centro di una querelle: la consueta rassegna cinematografica estiva “Accordi e disaccordi” potrebbe saltare. E’ l’unica manifestazione cittadina che terrebbe impegnati i napoletani che non vanno in ferie. Su questo l’assessore Daniele prova a dire una parola distensiva.
«Voglio sottolineare che — spiega — come Amministrazione comunale siamo a completa disposizione per aiutare in tutti i modi possibili gli organizzatori a realizzare l’importante e seguita rassegna. In particolare siamo pronti, anche quest’anno, a concedere in maniera del tutto gratuita l’utilizzo del Parco del Poggio ed a fornire, come ogni anno, le sedie ed il servizio di guardiania per tutte le serate della rassegna. Donare gratuitamente il Parco — continua — significa sgravare gli organizzatori di circa 300 mila euro di Tosap. Inoltre, il Comune si farà carico di tutti gli altri servizi. Siamo certi che l’organizzazione ci fornirà in tempi rapidissimi le rassicurazioni sull’effettivo svolgimento della rassegna».
Non è la prima volta che la Guzzanti finisce agli onori delle cronache per questioni di soldi. Come quando qualche anno fa fu frodata di un milione di euro dal truffatore definito ‘Madoff dei Parioli’. Farà pure docufilm interessanti, ma come direbbe Pino Daniele ”Ngopp ‘e sord nun guard ‘nfaccia ‘a nisciuno”.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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