Il Comune reso anti-sismico già 3 secoli fa: dove si trova

Italia ancora una volta profondamente ferita da un terremoto. Di una certa consistenza, certo, ma che in altri Paesi ugualmente sismici, farebbe molti meno danni e vittime. Ma il nostro Paese, si sa, ha la stragrande maggioranza degli edifici (privati e, cosa ancor più grave, pubblici) non a norma. Pertanto, un sisma di sei gradi risulta fatale. Su ciò è già stato detto tanto, troppo. Al punto che, ad ogni catastrofe naturale – terremoti, inondazioni, frane – i discorsi puzzano di retorica, visto che, asciugate le lacrime e chiesta la solita questua via sms, niente cambia. Ma c’è un Comune italiano che già tre secoli fa è stato ricostruito, proprio dopo un pesante terremoto, in modo anti-sismico. Scopriamone di più.

Cerreto Sannita, resa anti-sismica già nel 1688

cerreto sannitaIl comune in questione è Cerreto Sannita, Comune in provincia di Benevento che conta 4.000 abitanti e ben 13 frazioni. E’ noto per la produzione della ceramica e da tre secoli resiste agli scossoni della terra grazie alle costruzioni antisismiche. Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, le sue case sarebbero a prova di terremoto grazie agli interventi messi a punto dopo il terremoto del 5 giugno 1688 superiore al decimo grado della scala Mercalli, che provocò la morte di 4.000 abitanti, la metà della popolazione esistente. A firmare il progetto di rinascita fu il regio ingegnere Giovanni Battista Manni su incarico del conte Marzio Carafa, la cui famiglia era feudataria del posto.

Cerreto Sannita venne ricollocata più a valle e proprio a seguito di quell’evento vi si insediarono i maestri della ceramica. Per la nuova città furono usati alcuni accorgimenti che l’hanno resa più solida. Grossi blocchi di roccia, sistemi di muratura più ampia, fondamenta stabili, cantine con mura interrate, strade larghe. E poi la particolare predisposizione delle camere: al secondo piano la cucina, al primo la camera da letto per un’evacuazione più veloce.

Per Pasquale Santagata, attuale vice sindaco e per 10 anni primo cittadino del paese, nonché conoscitore della storia locale, «la presenza di una cultura antisismica, di cui ha parlato con cognizione il geologo Mario Tozzi, è un dato di fatto oggettivo. Grossi massi alla base delle pareti, non più di due piani, palazzi con cortile e alle spalle il giardino, strade larghe per consentire la fuga: per le conoscenze dell’epoca è quanto di più evoluto ci potesse essere. E si realizzò una vera e propria svolta. Il paese medievale, costruito con malta e pietre alla rinfusa, si era infatti accartocciato su se stesso». Per Santagata il «merito» di Carafa fu quello di far rinascere nel giro di meno di dieci anni il paese. «Era un benefattore? Niente affatto. C’erano 30 mila ovini, un forziere per il territorio e la ricchezza che ne derivava non andava persa. E poi Carafa ebbe intuito: chiamò tutti gli artisti napoletani esentandoli per cinque anni dal pagamento delle tasse. Nacque una città della ceramica e si realizzò il miracolo antisismico».

Cerreto Sannita rimasta in piedi anche dopo terremoto ’80, ma gli studiosi sono divisi

comuni italiani antisismiciDi sicuro l’intuizione ha funzionato perché – come ha ricordato qualcuno in questi giorni – nessun danno ha provocato a Cerreto Sannita il terribile terremoto dell’Irpinia che fece registrare quasi tremila morti. Non tutti gli studiosi sono d’accordo; tra architetti e geologi c’è chi sottolinea che il paese sannita si trovava a diverse decine di chilometri dall’epicentro del sisma dell’80. Insomma, non tutti ritengono che la solidità di Cerreto Sannita sia effettivamente merito della modalità di ricostruzione del paese, ma c’è chi riconosce comunque che già 300 anni fa in quel centro del beneventano si era agito, come dice l’architetto e autore di diversi studi, Nicola Ciaburri, seguendo una «cultura di protezione civile», con larghissimo anticipo sulla consapevolezza che è maturata solo in anni recenti e di fronte alle grandi tragedie che si sono verificate.

Insomma, da Cerreto Sannita un bel esempio tutto campano.

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Una risposta a “Il Comune reso anti-sismico già 3 secoli fa: dove si trova”

  1. Anche se l’articolo è legittimo, mi sembra una storia da bar Mario. Nel 1688, non si conosceva nulla di scienza delle costruzioni. Anche in Giappone ci sono costruzioni vecchie di 2.000 anni intatte in zone fortemente sismiche, perchè non sentono il terremoto, ma chi le ha costruite non lo sapeva.

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