Rai, parte la rivoluzione della Maggioni: cosa cambia per Fiction, Format e Redazioni

DI CONCERTO CON il nuovo direttore generale, Antonio Campo Dall’Orto, la NUOVA presidente DELLA RAI PROSEGUE SULLA DIREZIONE DEI TAGLI INTRAPRESA DAL PRECEDENTE PRESIDENTE GUBITOSI
La politica continua a maneggiare la Rai come fa da oltre sessant’anni a questa parte. D’altronde è impensabile che il Parlamento rinunci alla gestione di tre canali televisivi. E così Raiuno resta sempre il canale democristiano e filo-governativo, Raidue è quello destroide-populista, Raitre invece sinistroide e Radical chic. Di recente è stato nominato il nuovo Cda, momento alto di spartizione della torta da parte dei partiti; nonché il nuovo direttore generale, l’imprenditore veneto Antonio Campo Dall’Orto, e la presidente, Monica Maggioni, storica giornalista della rete pubblica. I due sono intenzionati a perseguire la strada intrapresa dal precedente Dg, Luigi Gubitosi, il quale aveva progettato una cura dimagrante per la Rai in due fasi: una prima di dimagrimento delle spese, una seconda logistica, con l’accorpamento delle redazioni giornalistiche in un’unica newsroom. Ma loro sembrano volerci andare ancora più duro, prevedendo una stretta sui bilanci e sulle redazioni.

COME CAMBIANO LE REDAZIONI – L’idea della coppia Maggioni-Dall’Orto è bruciare le tappe e passare direttamente alla fase due: una redazione unica da 1500 giornalisti, capace di competere con ogni tipo di all news mondiale. Quindi un unico direttore, con una squadra di vicedirettori, che avrà nelle mani un potere enorme. Poi una redazione riservata alle inchieste e la cancellazione degli anacronistici pastoni politici.
Quanto ai nomi dei direttori, i primi segnali arriveranno il 2 settembre, quando ci sarà la prima riunione del nuovo Cda dopo le ferie estive. Ma un assaggio potrebbe arrivare il 23 agosto, quando Monica Maggioni sarà ospite del Meeting di Cl a Rimini. Uno degli sport più in voga in viale Mazzini è il toto-nomi sui prossimi direttori dei tg: Mario Orfeo del Tg1 sarebbe uno dei più certi di mantenere la poltrona, forte dei buoni ascolti portati a casa. Quasi certi i cambi per il Tg2, dove Marcello Masi potrebbe lasciare a favore di Andrea Covotta, e per il Tg3: Bianca Berlinguer è data in partenza, al suo posto potrebbe arrivare Luca Mazza o Maurizio Mannoni. Nessuna novità invece per la sostituta della Maggioni a Rainews, ci sarebbe Lucia Goracci, ma non tutti sono convinti.
MENO FICTION E FORMAT STRANIERI– La direzione presa dalla nuova dirigenza punta a una riduzione più che immediata del 20% delle spese superflue. La spending review si concentrerà, sulle reti, piene zeppe di stipendi galattici e benefit. Saranno ridotte le produzioni delle fiction e caleranno anche gli acquisti di format dall’estero.

(Fonte: Libero)
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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