SAN GIOVANNI ROTONDO E PIETRELCINA SI CONTENDONO PADRE PIO, E IL TURISMO

IL SUO PAESE NATALE, PIETRELCINA, VORREBBE RIPRENDERSI IL CUORE OGGI CUSTODITO A SAN GIOVANNI ROTONDO, DOVE MORI’. QUEST’ULTIMO HA ATTIVATO L’ESPOSIZIONE PERMANENTE DEL SUO CORPO. MOTIVO: IL TURISMO RELIGIOSO PARE ESSERE IN CALO
“Farò più rumore da morto che da vivo”. Aveva proprio ragione Padre Pio, al secolo Francesco Forgione. La sua figura suscita ancora l’attenzione (e lo scetticismo) di Scienza e Medicina, ma soprattutto, la venerazione di milioni di fedeli ogni anno, i quali si recano sia nel suo paesino natale in provincia di Benevento, Pietrelcina, sia quello dove visse a lungo e morì, in provincia di Foggia: San Giovanni Rotondo. Questo pellegrinaggio ha innescato un autentico turismo religioso, che però, stando ai tour operator specializzati in questo settore, pare essere in calo specie per la nuova concorrenza che giunge dalla poco costosa Medjugorje (dove si è scatenato un nuovo business), dove da trentadue anni si manifestano presunte apparizioni della Madonna. E allora ecco che i due paesini corrono ai ripari.

OSTENSIONE PERMANENTE A SAN GIOVANNI ROTONDO – Per richiamare i pellegrini di tutto il mondo sul Gargano il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il cardinale salesiano Angelo Amato, con una solenne celebrazione eucaristica nella mega chiesa di San Giovanni Rotondo ricca di simboli massonici, darà il via all’ostensione permanente del corpo di padre Pio. I resti mortali del santo rimarranno nell’intercapedine del plinto centrale della chiesa inferiore intitolata al frate cappuccino e saranno custoditi in un’urna di vetro. “Tale decisione – spiega l’ufficio stampa del santuario – è maturata in seguito alle numerose telefonate, e-mail, lettere e alle continue richieste dei pellegrini che giungono a San Giovanni Rotondo, nelle quali si esprime il desiderio di poter pregare nuovamente dinanzi alle reliquie del venerato cappuccino. I frati e l’arcivescovo – si legge ancora nel comunicato – hanno ritenuto opportuno attuare tale iniziativa proprio in questo Anno della fede, certi di poter rinnovare i benefici spirituali suscitati dalla precedente ostensione (24 aprile 2008 – 24 settembre 2009) e, in particolare, per risvegliare nei cuori dei tanti pellegrini la fede, virtù di cui padre Pio è stato e continua a essere un testimone esemplare con i suoi scritti, con la sua spiritualità e, soprattutto, con la coerenza della sua vita”.
PIETRELCINA RIVUOLE IL CUORE– Le polemiche anche questa volta non mancheranno. C’è già una violenta diatriba tra il comune di San Giovanni Rotondo e quello di Pietrelcina per chi dovrà ospitare il cuore del santo, asportato dal suo corpo durante la ricognizione del 2008. I frati cappuccini avevano annunciato, sabato scorso, alla presenza del presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, che il cuore di padre Pio sarebbe tornato nel suo paese natale. Ma il sindaco di San Giovanni Rotondo si è subito attivato per evitare che ciò avvenga. Ed è sempre il problema economico a infiammare gli animi: evitare che i pellegrini e le loro offerte si dividano tra i due paesi.
Povero Padre Pio, persona in vita riservata e mite nonostante qualcuno volesse trasformarlo in un fenomeno da baraccone. Da morto purtroppo non può difendersi, soprattutto dal business più squallido: quello che si basa sulla credulità della gente e le loro speranze.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

0 Risposte a “SAN GIOVANNI ROTONDO E PIETRELCINA SI CONTENDONO PADRE PIO, E IL TURISMO”

  1. grande figura, San Pio… tra le poche che si siano in un certo senso ribellate al potere della Chiesa… oggi purtroppo la sua memoria con questa "disputa" è oltraggiata e irrispettata… mah solo in Italia, certi atteggiamenti assurdi…Dark Knight

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