SGARBI E BOCCA, INTELLETTUALI CHE OFFENDONO NAPOLI

IL PRIMO, RIFERENDOSI ALLA CULTURA, PARLA DI CITTA’ MORTA. IL SECONDO CI VA PIU’ DURO E NON E’ LA PRIMA VOLTA…

E’ vero, Napoli ha mille problemi, mille colpe, compiuto molti errori. Ma nessuno, per quanto illustre e illuminato, può permettersi di offenderla. Men che meno offendere il suo popolo. E ciò vale anche per due come Vittorio Sgarbi e Giorgio Bocca.


LE ESPRESSIONI DI SGARBI – “Da oggi per me la nuova Napoli, il vero capoluogo dell’arte sarà Pontecagnano Faiano”. Così, provocatoriamente, il critico Vittorio Sgarbi ha salutato l’inaugurazione del complesso manifatturiero Centola, a Pontecagnano Faiano, scelto come location dell’iniziativa speciale del Padiglione Italia alla 54 /esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia per i 150 anni dell’unità d’Italia.
“Volevo portare la Biennale di Venezia a Napoli ma non me lo hanno permesso (…) Questa iniziativa poteva tranquillamente essere ospitata al ‘Madre’ che è pieno di m… o al Pan, che è vuoto. Al ‘Madre‘ decide Cicelyn: tu sì tu no e poi fanno pure il pianto greco che non hanno soldi. Cercate i soldi, fateveli dare dai miliardari che comprano le opere di Damien Hirst. Perché deve essere lo Stato a pagare? Il Guggenheim mica lo paga lo Stato. Ma se il Madre viene finanziato dalla Regione – ha proseguito Sgarbi – allora questa abbia almeno buon senso di mostrare anche gli artisti della sua Regione come servizio ai cittadini e alla verità. Lo Stato – ha detto ancora Sgarbi – mi aveva concesso di allestire il padiglione a Castel Sant’Elmo, ma dalle istituzioni locali non è arrivata nessuna notizia. Sono arrabbiato con questa città morta e piena di immondizia”. “Napoli oggi non esiste più e le istituzioni non capiscono la necessità di esserci. Si pensa a cose diverse, come andare a vedere le partite di calcio, e come fa anche lo stesso sindaco. Io, comunque, non sono pentito della scelta che ho fatto nel venire qui a Pontecagnano Faiano”.

LE OFFESE DI BOCCA – Di cognome fa Bocca, ma spesso, farebbe bene a chiuderla. Il buon (?) Giorgio ha 91 anni, molti dei quali, soprattutto gli ultimi, passati a sputare sentenze un po’ contro tutti. Purtroppo però non si limita solo a sentenziare, bensì calca la mano, offende. Ultima occasione è La neve e il fuoco, un’intervista-documentario di un’ora realizzata da Maria Pace Ottieri e Luca Masella per Feltrinelli Real cinema. Ma forse, con Feltrinelli, c’ha poco da spartire.
Già in una puntata di Che tempo che fa, Bocca ebbe a dire che è una sfortuna nascere a Napoli, lasciando incredulo Fazio. “Durante i miei viaggi – dice Bocca nella videointervista – c’era sempre questo contrasto tra paesaggi meravigliosi e gente orrenda, un’umanità repellente”. Parlando di Palermo: “Una volta mi trovavo nei pressi del palazzo di giustizia. C’era una puzza di marcio, con gente mostruosa che usciva dalle catapecchie”. Poi passa a Napoli: “Vai in quella città ed è un cimiciaio, ancora adesso. Ci sono zone inguaribili (…) Grato? Come dire: sono grato perché vado a caccia grossa di belve. Insomma, non sei grato alle belve, fai la caccia grossa, non è che fraternizzi con le belve”. Lui è di Cuneo e ci guarda dall’alto con disprezzo.

Se Sgarbi, seppur nell’errare con il suo consueto linguaggio colorito, ha comunque ragione per i reiterati sprechi delle istituzioni locali in materia di cultura, Bocca è invece ingiustificabile, per quanto Napoli e Palermo pecchino di evidenti difetti urbanistici e civici.
Ai napoletani dunque ogni diritto di replica. Avendo pure il diritto di andarci giù duro come hanno fatto loro.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

0 Risposte a “SGARBI E BOCCA, INTELLETTUALI CHE OFFENDONO NAPOLI”

  1. …e adesso un ammasso di ipocriti e (ancor peggio) tantissimi meridionali di Palermo e Napoli a commemorare la morte di BOCCA! La stronzaggine e' una qualita' che ti porti dietro in vita ed anche dopo. Il suo aldila' si trovera' a Nord oppure a Sud?

  2.  secondo me Bocca va ignorato altamente. egli è un vecchio rincoglionito prossimo all'alzheimer: e poi, quanto deve campare ancora? rispondere a Sgarbi mi sembra pure una inutile perdita di tempo. mia madre avrebbe detto di entrambi "quanta importanza!".Laura

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