VICENZA ORMAI E’ UNA COLONIA MILITARE AMERICANA, INAUGURATO NUOVO AEROPORTO

TRATTASI DEL DEL DIN, VOLUTO DAL GOVERNO BERLUSCONI COL CONSENSO DEL SINDACO HULLWECK
Alcuni territori italiani sono di completo demanio americano, per effetto di un mai sopito debito con gli Usa risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Ho parlato spesso di Sicilia e Sardegna, ma anche nel profondo Nord l’esproprio non scherza. A Vicenza le basi militari americane quasi non si contano più sulle dita di una mano, con l’inaugurazione di un nuovo aeroporto avvenuta martedì 2 luglio.

L’AEROPORTO DEL DIN – L’aeroporto militare Del Din è il risultato di un accordo segreto tra il precedente governo Berlusconi e il sindaco di Vicenza Hullweck, che si rese disponibile ad accogliere nel territorio vicentino una nuova base americana.  Fin dall’inizio si è  costituito un movimento  che con i suoi contenuti cercava di far coniugare  la necessità della salvaguardia del proprio territorio e dei beni comuni, con il NO alla presenza USA e alle violenze dell’imperialismo. Il progetto di una base militare a Vicenza è  utile agli USA per riunire le Brigate aviotrasportate e dislocarle in posizione strategica. Ciò  per permettere agli USA un rapido intervento  militare nel vicino Medioriente, nuovo territorio da conquistare e strettamente legato  agli interessi e alle strategie colonialiste del sistema economico internazionale ( fonti energetiche gas-metano, petrolio).
LE ALTRE BASI – Ma Vicenza sembra destinata ad essere il regno della militarizzazione e delle servitù militari. La base statunitense di Camp Ederle è ancora piazzata in mezzo alla città, mentre poco in più c’è la caserma del nuovo corpo della Gendarmeria Europea (chissà se si spiano vicenda?).
Intanto ieri pomeriggio 300 operai dell’Altrocomune con caschetto, pettorina e cesoia, si sono presentati di fronte a Site Pluto – l’installazione militare statunitense sotto i Colli Berici – smontandone completamente la recinzione. Base Pluto è un retaggio della Guerra Fredda, con bunker atomici inaccessibili alle autorità italiane di cui gli statunitensi continuano a detenere il controllo. L’anno scorso avevano annunciato un progetto di ammodernamento del sito, ma, dopo le mobilitazioni, hanno deciso di congelarlo.
I vicentini rispondono con fiaccolate e manifestazioni. Ma invano. L’America ha sempre ragione.

(Fonte: Contropiano)
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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