Il 4 maggio ci sarà nuovo esodo da Nord a Sud? Come stanno le cose

Ei fu siccome immobile…”. Non sarà il 5 maggio di Alessandro Manzoni, ma il giorno prima. Tuttavia, immobile lo è. Eccome. Parlo dell’Italia bloccata dal lockdown per fermare la Pandemia – vera o presunta – scatenata dal Coronavirus Covid-19.

Il 4 maggio parte la famigerata Fase 2. La quale però deluderà le aspettative di molti, dato che cambierà poco. Potremmo ricongiungerci con i familiari e partner, ma sempre in pochi, con le mascherine e muniti di autocertificazione.

Dovranno invece attendere ancora diversi esercizi commerciali per poter riaprire. Alcuni a metà maggio, altri il 2 giugno, altri ancora non lo sanno. Tuttavia, diversi ristoratori e baristi hanno già fatto sapere che non riapriranno, visto che dovranno adeguare il proprio locale alle norme di sicurezza anti-Coronavirus.

Il che significherà da un lato spendere dei soldi, dall’altro perdere molti clienti. Dato che dovranno rinunciare a molti coperti, alla presenza dei clienti e così via. Il tutto, dovendo comunque pagare ugualmente le tasse (anche successivamente), chiedere soldi che dovranno restituire, e così via.

Un disastro anche i trasporti pubblici, con tanti posti in meno per vettura. Il che andrà a rendere ancora più inefficiente un sistema di trasporto che già versava in una situazione alquanto deprecabile.

Detto ciò, il 4 maggio le regioni del sud temono un nuovo esodo di italiani del Nord. Che potrebbero portare con loro nuovi potenziali focolai. Com’è la situazione? Cerchiamo di capire se il rischio [sta_anchor id=”esodo”]c’è[/sta_anchor].

Il 4 maggio rischio esodo da Nord a Sud: la situazione

esodo 4 maggio coronavirus

Come riporta Vesuviolive, almeno per quanto riguarda la tratta Milano-Napoli, i treni e gli aerei a disposizione sono pochi.

Trenitalia ad esempio, il 4 maggio ha messo a disposizione solo tre Frecciarossa che viaggeranno da Milano a Napoli. Di cui uno ha già esaurito tutti i posti. Inoltre, ogni treno potrà contenere la metà dei passeggeri totali previsti. E ciò mitiga ulteriormente il problema.

Ancora, per viaggi di corsa semplice (tutti ad esclusione delle Frecce) da due o più regioni Trenitalia non rilascia titoli di viaggio per distanze superiori a 700 chilometri.

Per quanto concerne Italo treno,sul proprio sito riporta che

in esecuzione delle disposizioni impartite dal Governo per l’emergenza sanitaria COVID-19, ha fortemente rimodulato la propria offerta cancellando numerosi servizi commerciali fino al 17 maggio 2020“.

So significa che fino a quella data non saranno previsti treni da Milano a Napoli.

Riguardo gli aeroporti, ovviamente anche essi verranno presi d’assalto. Su Alitalia è già tutto esaurito fino al 9 maggio 2020 incluso, e su Easyjet il primo volo disponibile per la tratta Milano – Napoli e viceversa è previsto il 18 maggio. Prima di quella data i biglietti sono tutti esauriti.

Anche per gli aerei però la situazione è simile. Meno posti disponibili per convoglio.

Provvedimenti di De Luca sull’esodo dal 4 maggio

treni coronavirus foto

Ovviamente, il Governatore della Campania Vincenzo De Luca promette battaglia contro i rientranti dal Nord verso la regione che presiede.

Questo quanto ha dichiarato, come riporta sempre Vesuviolive:

Ho avuto oggi un colloquio con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese – ha dichiarato – in relazione al previsto esodo verso la Campania del 4 maggio e giorni successivi. Ho espresso fortissima preoccupazione rispetto al fatto che arrivi di massa e controllati possono determinare espansione del contagio e vanificare i sacrifici fatti per due mesi dai nostri concittadini. Ho chiesto al Ministro che il Governo nazionale ribadisca che gli arrivi da altre regioni dovranno essere motivati da ragioni di lavoro o sanitarie e comunque autocertificati.

Per quello che riguarda la Campania rimarrà fermo l’obbligo oggi vigente per chiunque venga da fuori regione, di segnalare all’Asl di competenza il proprio arrivo, così da poter procedere a controlli nel 15 giorni successivi. Invito fin d’ora i sindaci a segnalare alle Asl e alla Regione gli arrivi nell’ambito dei propri territori. E’ questa una funzione essenziale per consentire di tenere la situazione epidemiologici sotto controllo.

Confermo che saranno mantenuti i controlli preventivi nelle stazioni ferroviarie e ho sollecitato il Ministro a esercitare analoghi controlli ai caselli autostradali e nelle stazioni di partenza“.

Vedremo come andrà dal 4 maggio in poi. La libertà ormai ci è stata negata, per ragioni di pubblica sicurezza. Almeno così ci viene detto da chi di dovere dal 9 marzo. Se giusto o sbagliato, per concludere da dove abbiamo iniziato, “…ai posteri l’ardua sentenza

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