Gli 80 anni di Berlusconi: il vergognoso servizio del TG2

Come saprete ormai tutti, volenti o nolenti, lo scorso giovedì 29 settembre è ricorso l’ottantesimo compleanno di Silvio Berlusconi. Difficile non accorgersene, visto che la televisione è stata inondata di notizie in merito, con Mediaset che ha lanciato a ripetizione brevi video-messaggi dedica di tutti i suoi dipendenti. Anche il web non è stato da meno, visto che ne hanno parlato tutti i giornali e sui Social sono stati condivisi migliaia di link e video. Ora seri tributi, ora sfottò o critiche. In fondo, è più che normale. Berlusconi è un personaggio che ha influenzato la storia economica, politica, calcistica e giudiziaria del nostro Paese a partire dalla seconda metà anni ’70. Con un picco tra il ’94 e il 2011, anni di spicco del Berlusconi politico. Anche il TG2 non è voluto essere ovviamente da meno. Che la seconda rete della Rai fosse socialista prima e filo-governativa poi, è un fatto noto. E la dedica strappalacrime e alquanto revisionista che ha dedicato all’ex Premier ed ex Cavaliere, fuga ogni eventuale residuo dubbio in merito. D’altronde, Berlusconi è frutto del socialismo craxiano, è stato al Governo per nove anni ed oggi ha un allievo al potere: Matteo Renzi. Ecco il servizio della seconda rete della Rai.

Compleanno di Berlusconi e dedica del TG2

Questo il testo del servizio del Tg2, pubblicato da Il Fatto quotidiano:

berlusconi 80 anniOttant’anni, per lui che ha creduto da sempre alla teoria sulla longevità del suo amico don Verzé […] Di fiato, Berlusconi ne ha ancora tanto per spegnere le sue candeline. Futuro, è la parola che usa, mostra orgoglioso la famiglia, i figli, i nipoti: “Passerò più tempo con loro”, ma gli credono poco. [Scorrono le immagini del settimanale “Chi” con le foto di famiglia].

“Berlusconi c’è, tutti lo aspettano” ripete l’amico di sempre Confalonieri, ma non è solo l’affetto, è la consapevolezza di chi lo conosce bene e, infatti, ieri sera, vertice ad Arcore con Salvini e Giorgia Meloni. Il futuro, quello immediato dell’appuntamento elettorale con il referendum, quello in cui si intravede un terzo predellino dopo quello di Casalecchio di Reno del 1993 che preannunciava la sua discesa in campo [immagine del suo primo discorso da aspirante premier] e dopo quello nel 2007 a piazza San Babila, a Milano, per la nascita del Pdl.

Ma questo è il passato, quello che ricordano oggi anche i suoi fieri avversari sulle prime pagine di tutti i giornali, con tanto di cronologia di quelle che erano sembrate visioni: Milano 2, le Tv commerciali, il Milan, la sua discesa in campo in politica, la nascita e il ritorno a Forza Italia passando per il Pdl, fino ad arrivare al patto del Nazareno con Renzi. Una corsa di vent’anni, follia forse, come ha sempre detto citando più volte Erasmo da Rotterdam. Chissà che non avesse in mente proprio quel passaggio; “la pazzia costruisce città, imperi, istituzioni ecclesiastiche, religioni, assemblee consultive e legislative”. Ottant’anni controcorrente, dalla comunicazione al modo di intessere i rapporti internazionali […]

Ma Berlusconi ora guarda al futuro, a Strasburgo, dove aspetta la sentenza dopo la condanna a Mediaset e la sua decadenza in Senato, a un partito da rinvigorire e da rilanciare. Pareva un’avventura e niente più cantava con Apicella (in sottofondo Berlusconi cantante). E invece, a ottant’anni, pare l’inizio di una nuova corsa.

No, non è un servizio di un Tg delle reti Mediaset, bensì, di una rete della Rai. Dopo questo contributo, il “notiziario” prosegue con un altro servizio.

Rileggere quegli anni attraverso le parole dei primi due portavoce del Berlusconi politico […]  ci svela tratti, angolature ancora non conosciute di una storia italiana, unica e irripetibile. Storia italiana ricorda il titolo dell’agiografia di Berlusconi, distribuita a tutte le famiglie italiane, per un totale di 6.000 tonnellate di carta, in occasione delle elezioni del 2011. I portavoce sono Jas Gawronski e Antonio Tajani, quest’ultimo per le “angolature ancora non conosciute” rivela: “Concludevamo le nostre giornate andandoci a mangiare una fetta di crostata nella cucina di Arcore”.

Il revisionismo su Berlusconi

http://2.bp.blogspot.com/-J4inqoAwlYY/VQIKU51KjDI/AAAAAAAAE3E/swncuT0gVJs/s1600/berlusconi-ruby-571307_tn.jpgSe si accetta che il “genetliaco” sia una notizia, quanto spazio deve occupare? Complessivamente il Tg2 delle 13 vi dedica 1/6 del notiziario, spazio indubbiamente rilevante. L’altro elemento di notizia che contiene il servizio, è la riunione del centro destra ad Arcore. E tutto il resto che cos’è? Dove andrebbe collocato un servizio del genere? Dal taglio che assume, il contributo si presenta come un inserto di costume, solitamente realizzato su persone dello spettacolo. Si tratta di notizie leggere (“soft news”) che i telegiornali più scadenti infilano per non parlare della realtà, ma che hanno notevole incidenza sul pubblico.

Nessuna intervista a un suo avversario, nessuna analisi critica. Si confida nell’oblìo del pubblico che, al di là dei guai giudiziari di Berlusconi, ha quasi dimenticato le leggi ad personam blocca processi, le leggi sul conflitto di interessi firmate dai suoi compagni di partito (legge Frattini), la depenalizzazione del falso in bilancio, il condono sui danni all’erario, la legge Gasparri, il decreto salva Rete 4, lo scudo fiscale, eccetera eccetera. L’unica domanda da porsi è: come hanno cambiato il nostro Paese queste leggi?

Una sconfitta personale

Un compleanno che non ha lasciato indifferente neanche me, per due motivi. Sia perché 80 anni li avrebbe dovuti compiere anche mio padre il prossimo 6 novembre, e invece è spirato lo scorso 14 settembre sconfitto da quella solita brutta malattia. In un modo così veloce che a casa ancora non abbiamo realmente realizzato. Sia perché, per anni, ho speso tanto tempo della mia scrittura e del mio interesse nel contrastare la figura del Berlusconi politico, e, da interista, anche del Berlusconi Presidente del Milan. Così come per un ventennio ha fatto mio padre, comunista e post-comunista. E invece Berlusconi ci ha sconfitto entrambi. Oggi io sono meno agguerrito, più disilluso e sconfortato; mentre mio padre è stato perfino superato in vita da chi era sicuramente meno in salute di lui. Eh già, caro Babbo, Berlusconi ci ha sconfitto.

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2 Risposte a “Gli 80 anni di Berlusconi: il vergognoso servizio del TG2”

  1. in rai ci sono marchettari talmente adusi a strisciare davanti al potente (pure se ex!) che, pena atroci sofferenze da astinenza, mai avrebbero potuto lasciarsi scappare l’ultima occasione per leccare il c..o a questo patetico, povero vecchio.

  2. Poi ci scandalizziamo se certi cittadini si scagliano contro la polizia che arresta certi boss mafiosi….se una buona parte ha saputo osannare ancora questo pluripregiudicato non c’è nulla di scandaloso…

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