Alberto Sordi nasceva 100 anni fa: i 3 film che hanno previsto il futuro

Il 15 giugno 1920 nasceva a Roma il grande Alberto Sordi, ribattezzato “l’Albertone nazionale”. Per il modo straordinario col quale è riuscito a trasporre sul grande schermo, pregi e difetti degli italiani. Riuscendo egregiamente ad interpretare ruoli comici, drammatici, mostrando grande versatilità.

Oltre che straordinario attore, è stato anche regista, comico, sceneggiatore, compositore, cantante e doppiatore italiano. Esordì come comparsa a Cinecittà prima e come doppiatore del mitico Oliver Hardy poi.

Per poi intraprendere una brillante e sconfinata carriera lunga 60 anni (1937-1998), non disdegnando lavori televisivi.

Viene annoverato insieme a Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni, tra i più grandi interpreti della commedia all’italiana. Mentre con Aldo Fabrizi e Anna Magnani, condivide la massima rappresentazione della romanità al Cinema.

Alcuni film di Alberto Sordi sono anche riusciti ad anticipare alcuni eventi accaduti poi alcuni anni dopo. Ecco quali.

Film di Alberto Sordi che hanno anticipato il futuro

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Ecco tre film con e di Alberto Sordi che a mio avviso hanno anticipato quanto poi sarebbe accaduto in futuro.

Il medico della mutua trama

Il medico della mutua è un film del 1968 diretto da Luigi Zampa ed interpretato da Alberto Sordi. Il quale ha anche partecipato alla sceneggiatura. Si tratta comunque di una trasposizione dell’omonimo romanzo di Giuseppe D’Agata.

Alberto Sordi in questa pellicola interpreta il dottor Guido Tersilli, giovane neolaureato in medicina che aspira ad aprire uno studio medico a Roma. E per farlo decide di sfruttare la mutua. Ciò in quanto il mutuato, godendo di visite e medicine completamente gratuite, pretende che il medico gliene prescriva di ogni tipo. Anche le più inutili.

Inizia così l’affannosa ricerca di mutuati; con alcuni stratagemmi la madre e la fidanzata Teresa riescono ad avviare l’attività di Guido. Per farsi un po’ di esperienza, Tersilli lavora gratuitamente in un ospedale nel quale, grazie al suo arrivismo, riesce a entrare nelle grazie del primario e delle suore infermiere che lo aiutano indirizzandogli alcuni pazienti. Ma ciò gli procura anche l’astio dei colleghi.

Il film ha anticipato cosa sarebbe diventata qualche anno dopo la Sanità italiana. Nella quale la salute del paziente passa in secondo piano, anteponendogli gli interessi economici e la carriera.

Nel 1981 ci fu anche una parodia: Pierino medico della SAUB.

Io e Caterina

Io e Caterina è un film del 1980 diretto da Alberto Sordi, su una sceneggiatura scritta insieme a Rodolfo Sonego.

Qui, l’Albertone nazionale interpreta Enrico Melotti, un uomo d’affari di mezza età. Alquanto misogino, che vede le donne solo dal punto di vista della soddisfazione carnale e come schiave in casa.

Durante un viaggio d’affari in America, il suo amico Arturo gli mostra come ha risolto gli stessi problemi. A casa di Arturo, Enrico rimane stupefatto vedendo Caterina, un robot tuttofare dalle fattezze femminili che sbriga le faccende domestiche meglio di una persona in quanto non dorme e non ha bisogno di nutrirsi.

L’unica cosa che lascia perplesso Enrico è l’insistenza del robot nel cercare Arturo per telefono a intervalli regolari, come se mostrasse l’apprensione tipica di una compagna umana.

Decide così di acquistare anche lui un robot Caterina. In effetti, anche con lui non sarà da meno. Se non peggio.

In questo film, Alberto Sordi ha anticipato, seppur con largo anticipo tanto che ancora oggi non è una realtà diffusa, l’uso dei robot domestici in casa. Soprattutto degli androidi, capaci di badare alle persone che ne hanno bisogno.

Alcuni prototipi ci sono e considerando l’invecchiamento della popolazione occidentale e del basso numero per coppia, tra qualche anno diventerà forse la norma.

Tutti dentro

Tutti dentro è un film italiano del 1984, diretto ed interpretato da Alberto Sordi. La sceneggiatura è stata scritta dallo stesso Sordi, ancora insieme a Rodolfo Sonego.

Annibale Salvemini è un magistrato molto zelante, incorruttibile. Collabora con un anziano magistrato che sta indagando su fatti di corruzione relativi a personaggi dello spettacolo, della finanza e della politica.

L’anziano giudice, ormai prossimo alla pensione ed egli stesso insicuro dei risultati delle sue inchieste, non se la sente di spiccare un considerevole numero di mandati di cattura nei confronti di certe personalità. Come invece Salvemini vorrebbe spingere a fare. Così gli affida l’intero compito, raccomandandogli di non essere troppo zelante. Ma Salvemini non lo ascolta e prosegue diritto per la sua strada.

Tuttavia, pagherà sulla propria pelle la sua dedizione, trovandosi a sua volta coinvolto nell’inchiesta.

Il film anticipa quanto sarebbe successo circa 10 anni dopo con Mani pulite. Inoltre, in una scena del film, si vede il protagonista ballare in un night. Somigliando, per gli occhiali e la folta capigliatura, molto al Ministro De Michelis quando si lasciava andare alle notti dell’allora Milano da bere.

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Una risposta a “Alberto Sordi nasceva 100 anni fa: i 3 film che hanno previsto il futuro”

  1. Ma sinceramente, a parte i robot domestici,le altre schifezze italiane descritte dai film esistevano già da tempo prima dell’uscita dei medesimi

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