Contro Mattarella, clochard, immigrati: chi è il nuovo Ministro della Famiglia

Il Governo Conte giunge al suo primo rimpasto. Un rimpastino, visto che si tratta di un solo Ministero. E, per fortuna, non per ragioni giudiziarie come stava sempre accadendo da diversi anni a questa parte.

Si tratta del Ministero per la Famiglia e le Disabilità, la cui poltrona era occupata da Lorenzo Fontana – che traslocherà agli Affari europei (ministero occupato a sua volta dal discusso Paolo Savona, ora a capo della Consob) – sostituito da un’altra leghista: Alessandra Locatelli.

Si passa dunque da un 39enne dalle idee bigotte e quasi medioevali (ne ho parlato qui) ad una salviniana Doc, sociologa dalla carriera fulminea. Deputata, già vicesindaca di Como, ruolo dove si è contraddistinta per scelte che hanno fatto discutere. In effetti, fa specie che abbia avuto questo [sta_anchor id=”locatelli”]incarico[/sta_anchor].

Alessandra Locatelli chi è nuovo Ministro Famiglia

Alessandra Locatelli ministro chi è

Come riporta Blasting News, Alessandra Locatelli è nata 1976 e si è laureata in Sociologia presso l’Università Bicocca di Milano. Dopo la laurea, ha lavorato come educatrice in una comunità per disabili psichici a Como.

E’ entrata nella Lega molto giovane, a soli 17 anni, diventata presto una parte importante dei Giovani del partito. Con attività di volantinaggio e presidi contro i migranti. Nel mentre, è diventata consigliere della circoscrizione Como centro (1998-2006).

Dal 2016, però, la sua carriera politica ha vissuto una notevole accelerata. In concomitanza con l’ascesa di Matteo Salvini, di cui la Locatelli resta una fervente sostenitrice. E’ diventata prima segretaria cittadina della Lega a Como, e un anno più tardi, vice sindaco e assessore alle Politiche sociali della città. Con le politiche del 2018 è diventata deputata.

Ministro Locatelli perché sceriffa

alessandra locatelli foto

Da Vice Sindaco di Mario Landriscina si è guadagnata l’etichetta di sceriffa. L’anno in cui è stata eletta, infatti, Alessandra Locatelli ha vietato, con un’ordinanza, l’accattonaggio e interdetto il centro città ai clochard e a tutti gli elemosinanti. Inoltre, ha anche proibito la distribuzione dei pasti ai senza tetto nella zona dei Portici di San Francesco.

Ancora, si è opposta alla concessione di spazi comunali (ovvero del parco Negretti di Como) a Comunità (nello specifico quella islamica) che “non rispettano i diritti fondamentali della nostra cultura e della nostra cultura”.

Da deputata ha seguito in tutto e per tutto la linea salviniana, con continui post su Facebook contro immigrazione, Ong e, in ultimo, Carola Rackete. Seguendo dunque fermamente la linea salviniana.

Se è vero che è una salviniana, è anche vero che Alessandra Locatelli vive ancora dentro di sé la Lega della prima ora. Quella profondamente settentrionalista e anti-nazionale e anti-romana. Tipica dell’era Bossi.

Infatti, lo scorso anno, quando il segretario lombardo del partito Paolo Grimoldi lanciò la proposta di rimuovere dai loro uffici la foto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (in quanto non rappresentava più un garante imparziale dei cittadini) la condivise subito con fin troppo entusiasmo.

SkyTg24 ci fa anche sapere che è stata anche amministratore unico di una onlus che si occupa di assistenza domiciliare ed ospedaliera per persone fragili, anziane e disabili. E in passato ha svolto diverse esperienze di volontariato in Italia e all’estero.

Insomma, Salvini piazza una Pasdaran nel Governo. E cosa importa se voleva pure togliere la foto di Mattarella dagli uffici comunali. Nessuno può dire di no al Ministro degli interni, sempre più avallato dagli italiani.

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