Mediterraneo, dopo Turchia anche Algeria ci sottrae spazi di mare: ecco il danno subito

Stanno uccidendo il mare e noi li lasciamo fare”, cantavano i Litfiba in Peste. Brano inserito nell’album Tre, terzo della loro discografia, quando Piero Pelù non si era ancora dato allo showbitz. Partecipando prima a The Voice e poi a Sanremo. Tradendo tutto quanto detto e fatto in precedenza. Ma il richiamo dei soldi, si sa, è sempre forte.

Perché cito quella frase? Semplicemente perché, oltre ad uccidere il mare con l’inquinamento, gli altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo ci stanno sottraendo spazi di mare. Con il Governo in carica che li lascia fare.

Del resto, non potevamo sperare in meglio. Dato che ci ritroviamo nuovamente il Pd, che genuflette l’Italia al cospetto degli altri Stati da 7 anni. E Luigi Di Maio come Ministro degli esteri.

Aveva iniziato la Francia, sottraendo spazi alla Sardegna con l’accordo di Caen. Poi ci ha pensato la Turchia, ormai superpotenza egemone sul Mediterraneo e il Medioriente.

Ed ora, anche l’Algeria ci sottrae spazi di mare, oltre a riempirci di immigrati. Ecco l’ultima beffa ai danni [sta_anchor id=”algeria”]dell’Italia[/sta_anchor].

Come Algeria danneggia Sardegna

algeria sardegna

Libero riprende una denuncia fatta dall’ex presidente della Regione Sardegna, Mauro Pili. Il quale ha reso pubblica una cartina dove è segnata la “porzione” di mare abbandonata dall’Italia e rivendicata dopo un blitz del governo nordafricano. Ecco la di seguito:

«Ad attaccare i confini internazionali a mare questa volta è l’ Algeria che, con decreto del presidente della Repubblica del 21 marzo del 2018, ha messo nero su bianco i nuovi confini della propria zona economica esclusiva marittima. Operazione emersa solo qualche settimana fa, ma tenuta segreta di fatto in Italia»

afferma Pili.

Sotto accusa è l’ atteggiamento rinunciatario di Roma, che:

«come al solito, dorme e soltanto qualche settimana fa ha presentato una protesta formale alle Nazioni Unite. Nonostante il tentativo dell’ Italia di porre rimedio a questa gravissima falla nel sistema della tutela dei confini a mare e delle acque internazionali, dall’ Onu non è arrivata sino a oggi nessuna risposta. Sorprende come tutte le forze politiche e gli stessi governi, sia quello italiano che quello sardo, non siano stati in grado di respingere questo ennesimo blitz ai danni della Sardegna e dei sardi. Svendono la Sardegna e anche il suo mare».

Ci vedono deboli sul piano internazionale e se ne approfittano, insomma, tanto che,

«le mire espansionistiche messe in atto con il decreto del Presidente della Repubblica algerina non riguardano ovviamente solo la pesca e l’ acquacoltura o la generica valorizzazione e protezione del mare ma si spinge direttamente sul tema delle risorse energetiche. Gli algerini hanno deciso, infatti, di estendere da 40 a 180 miglia la propria zona economica esclusiva con un confine valido anche per il fondale. A largo di Sant’ Antioco, Carloforte, Portovesme, Oristano, Bosa e Alghero non solo avranno l’ esclusiva per la pesca ma anche quella per la ricerca e lo sfruttamento di risorse energetiche».

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Una risposta a “Mediterraneo, dopo Turchia anche Algeria ci sottrae spazi di mare: ecco il danno subito”

  1. IL BUON GOVERNO VI RICORDATE COSA DICEVANO ECCO IL RISULTATO NOI NON CI INTERESSA
    MENO MALE CHE SONO SPARITI I CINQUE STELLE SE NO PERDEVAMO ANCHE L’ITALIA.LO SCANDALO DEL REDDITO DI CITTADINANZA IL FATTO GUARDA CASO IL PAESE DI POMIGLIANO D’ARCO IL PAESE DEL REDDITO DI CITTADINANZA ????? RIFLETTETE. SONO TUTTI UGUALI VEDI ANCHE LA SARDINE DA CHI SONO MANIPALATI…

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