ALTRO CHE PERSECUZIONE GIUDIZIARIA, BERLUSCONI INDAGATO DAL ‘79

IL CAVALIERE AFFERMA DI ESSERE PERSEGUITATO DALLA GIUSTIZIA PER LA SUA DISCESA IN CAMPO, MA MOLTI PROCESSI SONO INIZIATI PRIMA DEL ‘94
Chiedersi se Berlusconi sia sceso in campo per salvarsi da bancarotta e processi o se viceversa, subisca processi per la sua discesa in campo, è un po’ come chiedersi se sia nato prima l’uovo o la gallina. O meglio, questo avviene se si da’ conto della diatriba ormai in corso da vent’anni tra sinistra (che afferma la prima ipotesi) e la destra (che invece afferma la seconda). Ma se si guarda la storia, ci si rende conto che i primi provvedimenti giudiziari risalgono al 1979 e altri sono emersi negli anni ’80. Poi se la Magistratura abbia rincarato o meno la dose dopo il ’94 è un altro discorso.

NESSUNA CONDANNA – Nessuno dei procedimenti penali a carico di Silvio Berlusconi si è concluso con una sentenza definitiva di condanna per via di assoluzioni, declaratorie di prescrizione, amnistie e depenalizzazioni dei reati contestati. Alcuni dei procedimenti di Silvio Berlusconi sono stati archiviati in fase di indagine; a seguito di altri è stato instaurato un processo nel quale Berlusconi è stato prosciolto. In alcuni processi, sono state pronunciate, in primo grado o in appello, sentenze di condanna e successivamente di assoluzione in via definitiva.
In alcuni dei processi, Berlusconi si è giovato di leggi approvate dalla maggioranza parlamentare da lui stesso guidata per ottenere assoluzioni o riduzioni della pena: tali provvedimenti, che hanno suscitato intense polemiche politiche, sono stati definiti leggi ad personam. Queste norme, in taluni casi, hanno imposto una valutazione di non rilevanza penale di alcune delle fattispecie contestate poiché il fatto non era più previsto dalla legge come reato; in altri casi, invece, la relativa riduzione delle pene previste per le nuove fattispecie di reato ha fatto sì che i termini di prescrizione maturassero prima che fosse pronunciata la sentenza definitiva.
I PRIMI PROCESSI ANTECEDENTI LA DISCESA IN CAMPO – Il 12 novembre 1979 Silvio Berlusconi riceve la visita di tre ufficiali della Guardia di Finanza nella sede dell'”Edilnord Cantieri Residenziali” s.a.s, società intestata ad Umberto Previti, ma di cui Berlusconi era proprietario unico. Nonostante ciò, agli agenti risponde di essere «un semplice consulente esterno» addetto alla progettazione di Milano 2; i militari, pur avendo riscontrato più di un’anomalia nei rapporti tra lo stesso Berlusconi e misteriosi soci svizzeri, chiudono così l’ispezione.
I finanzieri si chiamano Massimo Maria Berruti, Salvatore Gallo (iscritto alla loggia massonica P2 insieme a Berlusconi) e Alberto Corrado. Tutti e tre faranno carriera: Berruti, il capo-pattuglia, lascia le Fiamme Gialle pochi mesi dopo per andare a lavorare alla Fininvest come avvocato d’affari. Arrestato nel 1985 per lo scandalo “Icomec” (e poi assolto), torna in carcere nel 1994 insieme a Corrado per i depistaggi nell’inchiesta sulle mazzette alla Guardia di Finanza. In seguito viene eletto deputato di Forza Italia e del PdL, e poi condannato in via definitiva a 8 mesi di reclusione per favoreggiamento.
Nel 1983 i telefoni di Berlusconi furono messi sotto controllo dalla Guardia di Finanza, nell’ambito di un’inchiesta su un traffico di stupefacenti. L’indagine fu archiviata dal comandante di zona lombarda della Guardia di Finanza con sede a Milano nel 1991.
Nel corso di un processo penale per diffamazione, avviato da una querela di Berlusconi per via di un articolo comparso sulla rivista Epoca nel 1987, il querelante riferì all’Autorità giudiziaria, sotto giuramento, di non aver corrisposto alcunché a Licio Gelli all’atto di iscriversi alla Loggia P2, nel 1981. Berlusconi aveva detto infatti: «Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo scandalo […] Non ho mai pagato una quota di iscrizione, né mai mi è stata richiesta».
I giornalisti imputati, tutti assolti, a loro volta presentarono un esposto presso la Pretura di Verona contro Berlusconi, affinché nei confronti di quest’ultimo fosse avviato un procedimento penale per falsa testimonianza. Il 22 luglio del 1989 il pretore Gabriele Nigro firmò una sentenza istruttoria di non doversi procedere perché il fatto non costituisce reato. Tale decisione venne impugnata presso la Sezione istruttoria della Corte d’Appello di Venezia la quale nel 1990 dichiarò che Berlusconi aveva commesso il reato testimoniando il falso ma, essendo stata varata un’amnistia nei primi mesi di quello stesso anno, dichiaro il reato estinto a causa del suddetto provvedimento parlamentare.
E ANCORA… – Silvio Berlusconi è stato accusato di concorso in corruzione, reato che sarebbe stato perpetrato mediante il versamento su conti correnti aperti in una banca di New York, di alcune tangenti ad ufficiali della Guardia di Finanza impegnati in verifiche fiscali presso quattro aziende dell’imprenditore milanese. Gli episodi contestati sarebbero risaliti, secondo quanto prospettato dall’accusa, al 1989 (tangente per Videotime), al 1991 (Arnoldo Mondadori Editore), al 1992 (Mediolanum) e al 1994 (TELE+).
E’ stato accusato insieme al fratello Paolo di falso in bilancio e appropriazione indebita relativi ai bilanci Fininvest dal 1988 al 1992. Nei bilanci della società della famiglia Berlusconi l’acquisto di diritti tv sarebbe stato esposto a valori superiori al reale per creare «fondi neri». Il 25 ottobre 2004 Berlusconi è stato prosciolto per intervenuta prescrizione del reato.
PRESCRIZIONE E AMNISTIA – I seguenti reati sono stati cancellati per sopraggiunta prescrizione e amnistia:
-Lodo Mondadori. Corruzione semplice.
-All Iberian 1. Finanziamento illecito ai partiti.
-Consolidato Fininvest. Falso in bilancio.
-Bilanci Fininvest 1988-1992. Falso in bilancio e appropriazione indebita.
-Processo Lentini. Falso in bilancio.
-Corruzione dell’avvocato David Mills. Presunta corruzione dell’avvocato David Mills per indurlo a compiere una falsa testimonianza nei processi All Iberian e Arces.
-Falsa testimonianza
-Acquisto dei terreni di Macherio. Falso in bilancio (primo capo di imputazione).
ARCHIVIAZIONE – Quelli invece per cui è stato archiviato:
-Spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest.
-Traffico di droga.
-Tangenti fiscali Pay-tv.
-Stragi del 1992-1993. Concorso in strage.
-Concorso esterno in associazione mafiosa. Imputato assieme a Marcello Dell’Utri per riciclaggio di denaro sporco.
-Caso Saccà. Corruzione e istigazione alla corruzione.
Abuso d’ufficio. Abuso nell’utilizzo dei voli di stato.
-Diffamazione aggravata dall’uso del mezzo televisivo.
-Inchiesta di Trani. Abuso d’ufficio per le pressioni esercitate sul Presidente dell’AGCOM.
ASSOLUZIONE – Non mancano, comunque, le assoluzioni.
-Processo SME. Corruzione giudiziaria, assolto per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste.
-Tangenti alla Guardia di Finanza. Assolto con formula dubitativa (comma 2 art. 530) anche grazie alla falsa testimonianza dell’avvocato David Mills.
-Telecinco (Spagna). Violazione della legge antitrust, frode fiscale e reati vari (quali riciclaggio di denaro).
-Medusa cinematografica. Falso in bilancio, assolto in quanto per la sua ricchezza potrebbe non essere stato al corrente dei fatti contestati.
-Acquisto dei terreni di Macherio. Imputazione per appropriazione indebita, frode fiscale, falso in bilancio (secondo capo di imputazione).
-Mediatrade. Appropriazione indebita e frode fiscale, assolto per non aver commesso il fatto.
-Inchiesta Mediatrade di Roma. Evasione fiscale e reati tributari. L’inchiesta di Roma è uno stralcio dell’inchiesta Mediatrade effettuata dai giudici milanesi.
PROCESSI IN CORSO – Oltre ai tanti altri processi celebrati tra gli anni ’90 e 2000, successivi al ’94, i seguenti sono ancora in corso:
-Corruzione del senatore De Gregorio
-Corruzione e finanziamento illecito ai partiti.
-Compravendita di diritti televisivi
-Frode fiscale, falso in bilancio, appropriazione indebita (condanna in secondo grado a 4 anni).
-Prostituzione minorile. Presunti rapporti sessuali che avrebbe intrattenuto fra il febbraio e il maggio 2010 con tale Kharima el Marhoug, minorenne all’epoca dei fatti.
-Concussione aggravata nei confronti di funzionari della Questura di Milano per ottenere il rilascio di Kharima el Marhoug, trattenuta negli uffici di polizia nel maggio 2010 perché accusata di furto, e il suo affidamento alla consigliere regionale lombarda del Pdl Nicole Minetti.
-Unipol. Rivelazione di segreto d’ufficio in riferimento alle intercettazioni sul caso Unipol (condanna in primo grado a 1 anno).
-Diffamazione aggravata. Nei confronti di Antonio Di Pietro, accusato di avere ottenuto la laurea grazie ai servizi segreti.
Insomma, è lapalissiano il fatto che Silvio Berlusconi in molti processi non abbia avuto una condanna definitiva grazie a prescrizioni, amnistie, archiviazioni e salvacondotti ad hoc cucitigli addosso dai suoi avvocati-parlamentari Niccolò Ghedini e Piero Longo. Non a caso nei gradi precedenti di giudizio aveva subito condanne. Tanti che a destra rinnegano ciò sono quanti gli devono un’immeritata eccellente carriera politica e professionale, e da vent’anni sanno bene che una caduta del suo impero porterebbe anche la loro fine. Dai dipendenti Mediaset a quelli dei suoi rotocalchi, dai tanti politici destinati a scomparire agli imprenditori. Quanto al popolino che lo vota e lo sostiene ancora nonostante tutto, bè lì a giocare un ruolo decisivo è l’ignoranza.
(Fonte: Wikipedia)
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

0 Risposte a “ALTRO CHE PERSECUZIONE GIUDIZIARIA, BERLUSCONI INDAGATO DAL ‘79”

  1. ormai ha perso il senso dell'onestà e del pudore,crede di essere un padreterno,ma penso che sia alla fine delle sue malefatte,ma non pensavo che tanti ignorantoni ancora lo tengono in piedi,prendetelo a calci nel sedere questo si merita questo pregiudicato che ha rovinato l'italia e tutti i lavoratori,ma siccome c'è tanta gente che ancora vivve alle sue spalle,purtroppo ancora qualche mese ce lo dobbiamo tenere–e dopo …….il diluvio………..

  2. Si mette i rialzi nelle scarpe per sembrare più alto,si incolla capelli di plastica come Big Gim, si stira le rughe per sembrare più giovane ,vuol dire che non si accetta come è.Se non lo fa lui perchè dovremmo accettarlo noi dopo tutte le panzane che ci ha raccontato?Vada a fare il nonno ,magari i nipoti gli crederanno!!!!!

  3. L'INCUBO DEL REGIMENonostante le tasse che pagano le sue aziende contribuiscano riccamente al mantenimento dello Stato e ad ingozzare persino i suoi stessi persecutori, vieneDiffamato da certi giornali e programmi televisivi perché vuole impedire le diffamazioni cambiando il modo di informare…Contestato e deriso dalla stampa estera, la quale viene istigata da certa stampa nazionale…Inquisito da certi magistrati che non vogliono rinunciare ad una comoda vita di scandalosi privilegi, impedendo che si inserisca nella legislatura la responsabilità delle loro inquisizioni…Attaccato da certi sindacati perché vuole eliminare quelli che proteggono gli enti inutili, le cooperative rosse e quei sindacalisti che, non avendo mai lavorato, pretendono di difendere i diritti dei lavoratori…Perseguitato da un regime che non vuole rinunciare alla sua vecchia ideologia, la quale ha e sta provocando tanti danni in certi paesi…Il cavaliere continua la sua tenace battaglia, a volte con umorismo ma decisa, per impedire che il regime, di nuovo pelo ma di vecchio vizio come il lupo, riesca ad imporre al popolo italiano le sue perverse aspirazioni. – da COCOMIND.com – La voce del dissenso

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