ANCHE I SUPEREROI VANNO IN PENSIONE. TOCCA A GUIDO BERTOLASO

Anche i supereroi vanno in pensione. Ma per fortuna non tocca ancora a Batman, Superman, Spiderman, Wolverine o altri eroi dei fumetti, bensì di chi i superpoteri li ha acquisiti grazie ad una politica incapace e inefficace.
Parlo di Guido Bertolaso, dal 2001 direttore del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal 21 maggio 2008 Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Emergenza rifiuti in Campania. Ha raggiunto i limiti d’età da qualche mese e non è più tempo di ulteriori proroghe.


Un personaggio la cui presenza è diventata una costante ovunque ci siano disastri idrogeologici nazionali e internazionali. E ci piace immaginarlo come Batman, in una villa isolata chiamato da un segnale luminoso nel cielo. Ovviamente anziché quello dell’eroe mascherato, il suo è quello della Protezione civile. Quanto al colore del costume, lascio la scelta alla vostra fantasia.
Presenza costante dicevo, giacché l’Italia è piena di emergenze da Nord a Sud, da Est a Ovest; quindi necessitante di interventi straordinari, di proclamazioni di stati di emergenza che durano anni e anni, finendo per diventare lo stesso termine “emergenza” fuori luogo e diciamolo pure, ridicolo.
Bertolaso è stato incaricato Commissario straordinario per molte emergenze. La più nota e ormai secolare, è ovviamente quella dei rifiuti in Campania. Un incarico conferitogli prima nell’ottobre 2006 per volontà del Governo Prodi, lasciato poi nel luglio 2007 dopo numerose polemiche e uno scontro a distanza con l’allora Ministero dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, in particolare per la volontà di aprire una discarica a Valle Masseria nel comune di Serre, a ridosso di un’oasi del WWF. Poi gli fu restituito dall’attuale Governo Berlusconi come detto nel maggio 2008, che lo nominò “Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Emergenza rifiuti in Campania”.
La lista delle emergenze per le quali è Commissario straordinario è molto lunga: terremoto dell’Aquila, vulcani nelle Eolie, aree marittime di Lampedusa, bonifica del relitto della Haven, rischio bionucleare, Mondiali di ciclismo, emergenza incendi boschivi, G8 del 2009, area archeologica romana. È stato anche Commissario straordinario per la prevenzione dai rischi SARS tra il 2003 e il 2004, e per l’emergenza di Cavallerizzo di Cerzeto (frana del 7 marzo 2005). La Protezione civile è incaricata anche per la costruzione del palco del Papa.

Come detto, Super Bertolaso è andato in azione anche all’estero. Si recò in Indonesia per lo Tsunami del 2004, ed è qui che cominciò ad essere famoso e apparire in Tv. Si è recato ad Haiti in occasione del drammatico terremoto che ha colpito il già disastrato Paese, dove ha criticato il modo in cui gli Usa stavano coordinando gli aiuti, e in fondo, a ragione (Hillary Clinton definì quella dichiarazione “da bar dello sport”).
Anche il nostro Supereroe, come ogni personaggio che entra in contatto con la politica, è finito sotto inchiesta. Per quanto concerne l’emergenza rifiuti in Campania, risulta tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta “Rompiballe” per traffico illecito di rifiuti e truffa ai danni dello Stato. 
Ma l’inchiesta nota ai più è quella del “sexgate” che avrebbe portato lo spostamento del G8 dalla Maddalena all’Aquila. Ha  ricevuto un avviso di garanzia e secondo l’accusa Bertolaso, insieme a diversi imprenditori e altri membri della Protezione Civile, sarebbe stato coinvolto in un meccanismo di subornazione comprendente altri personaggi di rilievo degli ambienti dell’amministrazione pubblica (tra cui l’ex Presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci), della politica e dell’imprenditoria, ruotante intorno a scambi di favori di svariata natura, anche sessuale, in cambio di appalti. Lo stesso Bertolaso, secondo il GIP di Firenze avrebbe usufruito non solo di massaggi, ma di vere e proprie prestazioni sessuali.
I pm stanno inoltre cercando di chiarire la provenienza di numerose rate di un affitto mensile di 1.500 euro per un appartamento in Via Giulia 2, pagate, secondo il proprietario della casa – l’attore Raffaele Curi – da Angelo Zampolini, factorum di Diego Anemone (imprenditore romano proprietario insieme al fratello del Salaria Sport Village di Roma, che avrebbe ricevuto alcuni importanti appalti pubblici dalla Protezione Civile).
Non solo scandali giudiziari, ma anche polemiche. D’altronde i Supereroi non sono sempre benvisti dall’opinione pubblica e dalle istituzioni. Le più accese riguardano ovviamente la solita emergenza rifiuti in Campania, che a Bertolaso sta come la Kryptonite a Superman – soprattutto per la superficiale gestione della situazione e l’inefficace risposta al problema (ben raccontati nel documentario Biutiful cauntri) – ma anche per quanto riguarda il terremoto all’Aquila. 
In particolare, nacque una polemica con Enzo Boschi (presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), reo per il nostro, di aver stabilito che non era prevedibile alcuna situazione di terremoto più violenta di quelle che si erano registrate; dunque per aver sottovalutato il rischio. Boschi si è difeso e ha definito assurde queste accuse. Le polemiche sono andate avanti per un po’, con Bertolaso che ha minacciato pure di ricorrere al tribunale. Poi tutto si è sopito, ma molte persone vivono ancora nelle tende o negli alberghi (malvisti dai gestori). Per non parlare del fatto che le macerie sono ancora lì e i residenti non possono riprendere le proprie cose.
E pensare che Bertolaso qualche mese fa aveva anche affermato che l’emergenza fosse finita.

Con questo post, non si vuole mettere in discussione la professionalità e la serietà del dottor Bertolaso. Bensì la mancanza di risposte efficaci della politica ai problemi del nostro Paese.
Possibile che tutto nel nostro Paese sia un’emergenza?! Perfino la gestione ordinaria dei vulcani delle Eolie o delle aree marittime di Lampedusa; l’organizzazione del G8 del 2009; la prevenzione degli incendi boschivi; la gestione dell’area archeologica romana, affidamento che ha trovato tra l’altro le opposizioni e le critiche delle Soprintendenze di Roma e di Ostia, del Consiglio superiore dei beni culturali, e di quattromila fra professori universitari e studiosi italiani e stranieri. Addirittura l’organizzazione dei Mondiali di ciclismo.
La Protezione civile gestisce di tutto e di più; un modo ritenuto da molti per favorire Bertolaso e la cricca che orbita intorno al suo Dipartimento e al Governo. D’altronde fanno più guadagnare le emergenze e le gestioni straordinarie, che quelle ordinarie e la risoluzione dei problemi in modo permanente. Ecco che basta un alluvione, un terremoto, un ciclone, un eruzione, un evento nazionale e internazionale, per richiedere milioni e responsabilità; per un insieme di toppe che stanno riducendo l’Italia come il vestito di Arlecchino.

Ma non disperate. Quasi sicuramente Bertolaso non uscirà di scena e troverà posto in politica, riciclandosi meglio di quanto non è stato ancora fatto con i rifiuti in Campania. 

(Fonte: Wikipedia)

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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