Australia, il mistero del geoglifo gigante che si vede dall’alto

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 7 Marzo 2023

Da alcuni mesi l’Australia è protagonista degli onori delle cronache a causa degli incendi provocati dalla siccità della stagione, ma anche da piromani. Incendi che hanno causato la morte di un miliardo di animali, alcune decine di vittime umane, la perdita di ettari ed ettari di vegetazione e un forte inquinamento dovuto alle massicce combustioni (ne ho parlato qui).

Sapere che l’Australia sia in fiamme fa male a quanti amano la natura ed amano gli animali. Oltre che i suoi misteri. Tra questi, troviamo un gigantesco geoglifo grande 4 Km, visibile solo dall’alto.

Cos’è un geoglifo? Si tratta di un disegno sul terreno (generalmente più ampio di sedici metri quadrati) che viene ottenuto sia tramite la disposizione di clasti, come rocce, frammenti di rocce, ghiaia o terreno (geoglifo “positivo“), sia tramite la rimozione di essi (geoglifo “negativo“).

Molto famosi sono per esempio gli enormi geoglifi realizzati tra il 300 a.C. e il 500 d.C. in Perù, nell’altipiano di Nazca, che raffigurano enormi animali. Ottocento in totale. Quello australiano, invece, raffigura un aborigeno.

Scopriamone di più su questo enorme geoglifo che si apprezza in Australia, ancora intriso di [sta_anchor id=”australia”]mistero[/sta_anchor].

Il mistero del geoglifo in Australia

Marree man geoglifo australia

Come riporta Si viaggia, al misterioso geoglifo apprezzabile in Australia è stato dato il nome di “Maree Man“. E’ stato scoperto solo per caso nel giugno del 1998 durante un volo.

Raffigura un aborigeno che caccia uccelli o wallaby (un piccolo canguro) con un boomerang. È talmente grande da occupare uno spazio di quasi 30 km. Si tratta, infatti, del più grande geoglifo conosciuto al mondo e si stima che ci siano volute dalle quattro alle otto settimane per crearlo.

Le sue origini rimangono tuttora un mistero. Di certo non è così antico, bensì è un’opera recente, che risale al massimo a qualche decennio fa. Ma chi ne sia l’autore non si sa. Certo è che, chi si è spinto fin nell’arido entroterra australiano per realizzare quest’opera doveva essere molto motivato. Si sa solo che le linee sono profonde circa 30 cm e larghe fino a 35 metri. Pare siano state tracciate con un aratro.

Sicuramente, da quando è apparso, è divenuto una meta turistica. Tanto che gli abitanti della zona e i proprietari degli hotel si occupano della manutenzione, di rifare i solchi e di irrigare tutt’intorno in modo tale che cresca l’erba e che si noti di più la figura.

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