Beppe Grillo compie 70 anni, il comico che ci ha dato un’alternativa

Sabato scorso, Beppe Grillo ha compiuto 70 anni. Pare che il comico genovese non ami festeggiare, ma è stato ugualmente festeggiato e celebrato dai Social e dalla Tv. Del resto, la sua popolarità è ai vertici da quasi quarant’anni. Da quando cominciò con le sue invettive in Rai contro la politica (soprattutto socialisti e democristiani), passando poi ai teatri negli anni ‘90 dato che l’azienda pubblica lo cacciò dopo una pesante battuta sui socialisti durante un Fantastico. Fino all’approdo sul web negli anni 2000 con un seguitissimo Blog, fatto sempre di battaglie politiche ed etiche. Arrivando ai giorni nostri dove è perfino il capo di un partito di governo. Roba che se lo dicevi a qualcuno 40 anni fa, scoppiava a ridere. Proprio come quando ascoltava le sue battute.

Beppe Grillo ha dunque 70 anni, ma non li dimostra. Dall’alto della sua sempre folta criniera, della sua proverbiale barba e della sua energia. Certo, rispetto ai tempi della Rai ha messo su un po’ di chili. I quali però non gli hanno fatto perdere la sua grinta e la sua voglia di dare addosso al potere e alle sue storture.

Inoltre, Grillo si è evoluto, riuscendo ad incanalare la sua rabbia e quella degli italiani in un Movimento. Diventato presto il primo partito in Italia. Dando così agli italiani una alternativa politica, una speranza, una prospettiva. Persa con il crollo delle ideologie che ha annacquato i tradizionali partiti di opposizione, ma anche con il crollo dei partiti stessi che hanno governato il Paese per oltre 40 anni, caduti sotto i colpi delle inchieste giudiziarie.

Grillo e il sogno Movimento cinque stelle

beppe grillo m5s

Tutto partì dal V-Day di 11 anni fa, una sorta di avvertimento alla Casta che qualcosa si stava muovendo, pronta a travolgerla. Ma essa non si è ravveduta, anzi. Ha continuato a promuovere leggi per la conservazione dei propri privilegi. Ha continuato ad essere autoreferenziale. A non ascoltare le istanze, seppur timide e controllate, che provenivano dal basso.

E così quella rabbia si è fatta movimento, anzi, finanche partito. Irrompendo nelle istituzioni locali, nazionali ed europee, con il proposito di cambiarle. Certo, non sono mancati scivoloni, imbarazzi, incoerenze. Che però fanno parte del processo di crescita e che sono assai poco rispetto a quanto la Casta ha perpetuato per oltre 60 anni.

Certo, ora è al governo nazionale con un partito che ha governato per 9 anni. Quindi, non proprio di primo pelo. Ma, quanto meno, ha un leader nuovo, con idee nuove. Il quale, non solo è stato in grado di riprendere i voti andati altrove dopo gli scandali della Bossi family, ma è riuscito pure a prenderli altrove. Oggi entrando in concorrenza con lo stesso Movimento di Grillo.

Lo chiamano il Governo dei populisti, degli incapaci, degli imbarazzanti. Forse sarà anche così. Sarà il tempo a dircelo. Per ora Grillo ha avuto il merito di creare qualcosa da zero e di scongiurare l’avanzata di estremismi politici e del caos civile come successo altrove (senza voler andare troppo lontano, vedi Grecia).

Auguri posticipati Beppe. Comico contro la Casta. E non solo a colpi di battute.

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