CAPPUCCETTO ROSSO HA SCOPERTO CHE QUELLA NON E’ LA NONNA, MA IL LUPO CATTIVO

Passa al Senato l’emendamento definito “Salva Premier”, che congela per un anno i processi relativi ai reati commessi fino al 30 giugno 2002. Per il Governo questo provvedimento serve per alleviare le fatiche della Giustizia italiana, ingolfata di processi da seguire.
Ma con questo provvedimento si sospende tra gli altri, quello relativo al tragico evento del G8 di Genova (morte di Carlo Giuliani), ma anche quello sulle orribili violenze nella scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto; processi attesi da sette anni. Ma la beffa principale è che mancano solo 2 mesi al verdetto sui 45 poliziotti, medici e agenti di polizia penitenziaria accusati per le aggressioni nella caserma di Bolzaneto, ed una stagione per conoscere le responsabilità di 29 tra funzionari e agenti di polizia sotto processo per l’irruzione alla Diaz.


Ma soprattutto si sospende il “processo Mills”, dove il Premier è accusato di “corruzione in atti giudiziari”, ossia un presunto pagamento a David Mills per ottenere da lui una testimonianza favorevole in un processo.
Mills, 
ritenuto il creatore del sistema di società off-shore del gruppo televisivo, ha deposto negli anni in tre inchieste: sulle tangenti alla Guardia di Finanza; nel procedimento su All Iberian; nel processo Sme.
L’opposizione sceglie la strada dell’”Aventino”, lasciando il Parlamento, eccetto UDC e Radicali che votano contro. Ma se IDV da sempre ha avuto sospetti sull’attuale Governo e sulle sue principali intenzioni, ossia di fare gli interessi “di pochi”, il Partito democratico solo oggi ritiene necessaria una rottura del dialogo con la maggioranza, avendo sperato in un bipolarismo fatto di dialogo e collaborazione tra i due principali partiti. Un po’ come quando, nella favola di Cappuccetto rosso, quest’ultima scopre che quella nel letto non è la nonna, ma il lupo cattivo. Il cacciatore che corre a salvarlo potrebbe essere Di Pietro. Peccato che con i seggi che ha in Parlamento, ha un numero di colpi  irrisori.
Cosa si aspettavano Veltroni e i suoi? Che davvero l’attuale Governo li avrebbe resi partecipi delle loro decisioni, con la maggioranza che si ritrovano? Hanno perso anche quel minimo freno che offriva una formazione di centro come l’UDC. E che fine hanno fatto le accuse dei membri di Alleanza Nazionale?! Quelli che negli ultimi mesi del 2007 avevano detto di aver approvato, quando erano maggioranza nel precedente Governo Berlusconi, leggi palesemente favorevoli a pochi. Ricordo benissimo i discorsi di Fini, o una memorabile litigata a “Porta a Porta” tra La Russa e Bonaiuti.
Siamo davvero messi male. Abbiamo una maggioranza che fa squadra intorno al suo Premier e alle sue vicende personali. Tutto facilitato dalla suddetta sparizione di An confluita in Forza Italia, e da una Lega, alla quale interessa solo il Federalismo. Oltre che da una netta maggioranza, costruita “ad hoc” mediante una riforma elettorale che ha dato un ruolo decisivo ai voti su base Regionale per l’assegnazione dei seggi in Senato, consapevoli che la Lega al Nord avrebbe sfondato o che in alcune regioni del sud, il Popolo delle Libertà avrebbe stravinto, come la mia Campania o in Sicilia.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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