Non solo Trump, le spese folli della Clinton per l’abbigliamento

Tra i principali argomenti utilizzati contro Donald Trump, oltre a sessismo e razzismo, senza dubbio vi è quello della ricchezza. Un miliardario che che vuol farsi megafono della classe media bianca sfinita dalla crisi, ma impiega lavoratori senza documenti e che qualche giorno fa, in Scozia, ha inaugurato il suo ennesimo campo da golf. Ma Hillary Clinton, quanto a ricchezza, non scherza. Proviene da una famiglia benestante, è moglie di un ex Presidente degli Stati Uniti e gestisce milioni di dollari con la sua omonima fondazione umanitaria. Per la quale pure ha ricevuto non poche critiche. Anche la Clinton si fa portavoce della classe media, pur avendo un conto corrente molto lontano da chi vi fa parte. E la Clinton la propria ricchezza la ostenta, con un abbigliamento tutt’altro che contenuto.

Le spese folli della Clinton

clintonNel 2008, quando i lunghi mesi della sua sfida alle primarie democratiche contro Barack Obama furono una sfilata di tailleur pantaloni dal taglio sempre uguale salvo il colore, Hillary Clinton fu criticata per il look «merkeliano». Da quando ha ingaggiato un team di consulenti per il look, ecco che l’attaccano per la giacca di Armani da oltre 12 mila dollari sfoggiata mentre parla di diseguaglianze e, ultima polemica in ordine di tempo, per la borsa Ralph Lauren da 3.500 dollari avvistatale al braccio il giorno della visita in ospedale al neonato nipotino Aidan. Prima ancora, c’era stata la messa in piega da seicento dollari (i capelli di Hillary, poi, sono una vera ossessione dei media americani dai tempi del frontino). Se non si cura abbastanza (da destra le rimproverarono persino lo scarso utilizzo del make up ai tempi in cui era segretario di Stato), è una polverosa femminista vecchio stile; se dà una svolta al look (settimane fa ha osato persino una giacca di pelle lunga), diventa una ricca signora fuori sincrono con l’elettorato (non come la first lady Michelle che a ogni apparizione tv piazza un outfit replicabile recandosi al più vicino centro commerciale).

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Bè, se non altro la Clinton il proprio benessere lo sfoggia e non si trattiene in modo ipocrita. Tuttavia, non soffermandosi al look e guardando i due competitors, possiamo dire che gli Usa (e dunque il Mondo intero) stanno proprio messi male.

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