Coronavirus, ristoranti dal 18 maggio come saranno? Un incubo per ristoratori e clienti

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 3 Novembre 2020

Da lunedì 18 maggio riapriranno i tanto agognati ristoranti, insieme a bar, parrucchieri ed estetisti. E in tanti si chiedono come saranno. Le disposizioni Inail parlano di distanziamento, prenotazioni, maniacali norme igieniche. Che lasciano presagire il restar chiusi di molte attività e la riduzione di personale impiegato.

Intanto “Mulino bianco” Conte è tornato mercoledì sera con la sua mitica conferenza stampa. Che fa innamorare tante italiane da un lato e arrabbiare molti italiani dall’altro.

Ha parlato di un altro fiume di soldi in arrivo, che porterà ad un ulteriore indebitamento con l’Unione europea. Dipanato dai soliti contribuenti della classe media quando loro al governo non ci saranno più (si spera presto).

Dopo aver visto come sarà l’Estate 2020, vediamo come saranno i ristoranti dal 18 [sta_anchor id=”ristoranti”]maggio[/sta_anchor].

Ristoranti come saranno dal 18 maggio

ristoranti dal 18 maggio

Come saranno i ristoranti dal 18 maggio? Stando alle disposizioni Inail, stabilite di concerto con l’Istituto superiore della Sanità, restano comunque i problemi delle mascherine ovviamente inutilizzabili da parte dei clienti quando sono seduti a tavola. Ma devono usarla quando si alzano per andare in bagno o per pagare alla cassa.

Importante sarà curare il ricambio di aria naturale e la ventilazione dei locali confinati, anche in relazione ai servizi igienici, che spesso sono privi di possibilità di aerazione naturale. Oltre alla sterilizzazione di piatti e stoviglie, potenziali viatici del virus.

I ristoratori dovranno rimodulare la disposizione dei tavoli e dei posti a sedere, definendo un limite massimo di capienza predeterminato che preveda uno spazio di norma non inferiore a quattro metri quadrati per ciascun cliente. Che può essere superato stabilendo delle barriere divisorie.

Molto importante diventa prenotare i tavoli, pare obbligatoriamente. Al fine di evitare assembramenti di persone in attesa fuori dal locale.

I camerieri dovranno indossare obbligatoriamente mascherine e guanti. Meglio se il ristorante al suo esterno mette a disposizione gel disinfettante.

Tra un tavolo e l’altro la distanza deve essere di almeno 2 metri. E tra i clienti seduti allo stesso tavolo dovrà essere rispettato il proverbiale metro. Sarà meglio prediligere il pagamento via carte, per evitare di perdere tempo alle casse.

Ancora, sembra che sarà da evitare anche il Menu tradizionale ma usare lavagne, applicazioni per ordinare o menu cartacei usa e getta.

Su Youtube ci sono tanti video che ritraggono ristoratori arrabbiati. Basta digitare “ristoratore arrabbiato” e ne appaiono molti. Per galanteria, riporto quello di questa ristoratrice:

Conviene andare in ristoranti dal 18 maggio?

pierino film scena

Insomma, tante regole che costringeranno molti ristoratori a restare chiusi. Soprattutto quelli che hanno locali piccoli. Ma anche chi ha grandi catene non sembra entusiasta di riaprire.

Occorre infatti investire in barriere, dotazione di accessori per l’igiene appannaggio dei dipendenti, rinunciare a tavoli, spendere soldi per l’igienizzazzione continua del locale, e via discorrendo.

Con un numero ridotto di clienti, gioco forza molti dipendenti resteranno a casa, con ripercussioni sull’occupazione del settore.

Lo stress riguarda anche i clienti, che perderanno la socialità e la convivialità in un ristorante con partner, amici o parenti.

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