Cristoforo Colombo accusato di genocidio: in Spagna a rischio la statua

Cristoforo Colombo è un vanto per il popolo italiano. Riconosciuto in tutto il Mondo per aver scoperto l’America. Magari per caso, ma ci è pur sempre riuscito. Certo, quello che accadde quel 12 ottobre 1492 viene contestato da più parti. C’è chi infatti non chiama quella di Cristoforo Colombo una scoperta, giacché nelle Americhe ben prima di lui vi approdarono altri popoli non europei. Quali siberiani, Inuit, cinesi, polinesiani, egiziani, fenici. Sebbene, occorre dire che solo dopo l’approdo del navigatore genovese, si ebbe uno studio e una conoscenza definitiva di quelle terre. Ma soprattutto, si ebbe una strage dei popoli lì presenti per opera soprattutto di spagnoli e portoghesi. Infatti, gli stessi popoli indigeni americani affermano che chiamare quella di Cristoforo Colombo una scoperta è qualcosa di eurocentrico, perché ignora chi lì già ci viveva. Ossia i loro antenati, massacrati appunto dai Conquistadores. Ma è la stessa Spagna, ora, ad accusare Cristoforo Colombo.

Cristoforo Colombo e le accuse di genocidio

cristoforo colombo statua barcellona“Colombo fu strumento del nazionalismo spagnolo aggressivo contro tutti i popoli che ha oppresso e che opprime”. Con questa motivazione la Cup, candidatura di unità popolare, ha chiesto l’abbattimento della statua di Cristoforo Colombo. La scultura di Colombo che, nel porto di Barcellona, indica il mare è meta di molti turisti ma secondo i consiglieri del partito di ultrasinistra catalano Colombo fu l’uomo che scoprì l’America “aprendo un genocidio contro le popolazioni indigene da parte dei colonizzatori”. Se in America il 12 ottobre è il Columbus day, in Spagna è invece festa nazionale.

L’America sarebbe stata scoperta dai musulmani

Le accuse rivolte ad Antonio Lopez

Il partito in questione chiede anche la ritirata del monumento del marchese di Comillas, Antonio López, discusso banchiere e filantropo della metà dell’Ottocento, che in realtà sarebbe stato “coinvolto nella tratta degli schiavi nei Caraibi”. Insomma, la Spagna fa i conti con la propria storia, o, almeno, una parte politica.

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