Cristoforo Colombo: dalla scoperta dell’America al luogo di nascita, i tanti dubbi sul personaggio

Cristoforo Colombo, navigatore nato a Genova, ha scoperto l’America il 12 ottobre 1942. Per caso, nel tentativo di circumnavigare le Indie e trovare una nuova rotta per il commercio. Finanziato da Isabella di Castiglia, dopo il diniego incassato dal re Giovanni II del Portogallo. Partì con tre caravelle: la Nina, la Pinta e la Santa Maria.

Partito dall’attuale comune spagnolo di Palos de la Frontera, il 3 agosto 1492, giunse nell’odierna San Salvador nella suddetta data di ottobre. Arrecando però un grave danno ai nativi americani, sia per le malattie a loro importate, a cui non erano preparati. Sia per l’arrivo dei successivi violenti conquistadores, che sottrassero loro territori e ricchezze.

Questa, più o meno, è la storytelling dei miei ricordi scolastici su Cristoforo Colombo e la scoperta dell’America. Ricordo vagamente anche un cartone animato, la cui sigla era cantata inevitabilmente da Cristina D’Avena. Il cui ritornello faceva: “Cristoforo Colombo, l’uomo del Nuovo Mondo. Cristoforo Colombo siamo tutti con te!”. Un buon modo per fare il lavaggio del cervello a quelli della mia generazione. Del resto, ricorrevano i 500 anni da quell’evento. Ed un cartone animato è un ottimo modo per inculcare certe idee ai più piccoli.

Purtroppo per qualcuno, però, poi diventi maggiorenne e magari ti piace pure andare in fondo alle cose. E scopri che non sia stato Cristoforo Colombo a scoprire l’America. Ma non solo. Ecco alcuni luoghi comuni da sfatare sul navigatore genovese (forse).

Cristoforo Colombo bufale

Il sito Focus ha raccolto 5 bufale su Cristoforo Colombo da smentire:

Cristoforo Colombo non scoprì l’America

Partiamo dalla bufala più grande su Cristoforo Colombo. Quando è approdato sulla attuale isola di San Salvador (arcipelago delle Bahamas), l’America era già abitata da milioni di persone. Qualcuno quindi l’aveva già “scoperta”. Tra questi sicuramente Leif Ericson, vichingo islandese, che attorno all’anno 1000 sbarcò sull’isola di Terranova.

Inoltre, Colombo non andò verso Nord ma si spinse più in giù, nella attuale America Latina. Pertanto, gli attuali Stati Uniti furono scoperti successivamente da Giovanni Caboto. Il quale approdò a Terranova sotto i vessilli dell’Inghilterra.

Tuttavia, i primi coloni del Nord America, in guerra con la madrepatria inglese, scelsero Colombo come loro eroe al posto del più “britannico” Caboto.

Inoltre, alcuni studi parlano anche di un approdo nelle americhe perfino degli antichi greci. Sebbene ciò si ricavi più dagli scritti che da reperti ritrovati. Infine, pure i musulmani rivendicano la scoperta dell’America (ne ho parlato qui).

Cristoforo Colombo non dimostrò che la terra fosse sferica

La sfericità del nostro pianeta era già stata ampiamente dimostrata da Pitagora e altri matematici greci nel VI secolo a.C. Le prove empiriche furono fornite due secoli più tardi da Aristotele che osservò la forma dell’ombra della Terra sulla Luna e la curvatura della costa, ben nota ai marinai che navigavano verso la terraferma.

E nel II secolo a.C. Eratostene stimò con un eccezionale grado di approssimazione la forma e la circonferenza del nostro pianeta. Ai tempi di Colombo queste teorie erano ben note alle persone con un buon grado di istruzione.

Anzi, nella biografia dell’esploratore Washington Irving, del 1828 si afferma che Colombo ritenesse che la Terra fosse perfino piatta.

Oltretutto, Colombo era convinto che l’Europa fosse molto più grande e che il Giappone fosse molto più distante dalle coste cinesi. Ecco perché voleva raggiungere l’India andando verso Ovest.

In tempi recenti, peraltro, è nato un movimento che sostiene ancora che la Terra sia piatta. Queste le loro prove.

Colombo non portò la sifilide in Europa al suo ritorno

Probabilmente la sifilide era già presente in Europa a metà ‘400, ma probabilmente non era ancora del tutto nota alla medicina dell’epoca. Tuttavia, gli antichi greci avevano già descritto la lue, una malattia dai sintomi e dal decorso molto simile a quello della sifilide.

L’errore probabilmente deriva dal fatto che si attribuì al ritorno di Colombo una grande epidemia dovuta all’invasione francese di Napoli del 1494.

Colombo non morì in povertà

Cristoforo Colombo morì in spagna nel 1506, a 54 anni. A Valladolid, capitale dell’allora Regno di Castiglia, che anni prima gli aveva conferito la cittadinanza.

Pochi anni prima di spegnersi consumato dai dolori dell’artrite venne arrestato e incarcerato con l’accusa di violenze sui nativi americani. Fu graziato dal Re Ferdinando, dovendo però rinunciare a gran parte delle ricchezze che gli erano state promesse. Tuttavia, non morì nella povertà assoluta come alcuni sostengono.

I suoi eredi, inoltre, intentarono una lunga causa alla corona di Castilla y Leon per ottenere quanto dovuto al loro avo. Dopo vent’anni, ottennero un cospicuo vitalizio.

Cosa ha scoperto Cristoforo Colombo

Non è proprio vero. Malgrado i suoi errori (comunque giustificabili dal fatto che all’epoca si andava per ipotesi e prove, non esistendo satelliti che regalano immagini dall’alto), resta il fatto che i suoi viaggi permisero di identificare e studiare i venti oceanici orientali e quelli occidentali. Utili per i viaggi di andata e di ritorno tra Europa e Americhe.

Dove è nato Cristoforo Colombo?

In realtà, dubbi riguardano pure il luogo di nascita di Cristoforo Colombo. La città ufficiale è quella di Genova (perché suffragata da più prove). Ma è davvero così?

Come riporta Wikipedia, sono tante le città, pure straniere, che si attribuiscono i natali di Cristoforo Colombo.

Savona

Sono diversi gli scritti che parlano di una origine savonese di Colombo:

  • Agostino Monti in “Mem di Savona”
  • Agostino di Cravaliz nella sua traduzione di Cronica del Perù del 1560.
  • Gabriello Chiabrera (1552-1638) nella sua Opera “Sestine”
  • Nell’Enciclopedia dei fanciulli di Masson
  • P. Menocchio nelle Stuore
  • Giacomo Picconi in Storia Appriz.N.S. di Savona
  • Giambattista Alberti C. Somasco in Apparizione Madonna Savona
  • Nel Registro di Corte dei Sovrani di Spagna dell’anno 1491

Ricordiamo che all’epoca Savona faceva parte della Repubblica di Genova.

Albissola Marina

Gli scritti che parlano di questo luogo sono:

  • Senatus Popolique Genuensis rerum domini forisque gestarum historia
  • Annali del Mondo

Anche Albissola Marina faceva parte della Repubblica di Genova.

Cogoleto

Nella casa di Colombo a Cogoleto vi è infatti un affresco voluto dal reverendo Antonio Colombo, discendente della famiglia, nel 1650, con tanto dell’epigrafe “Hospes siste gradum: fuit HIClux prima Columbi/Orbe viro majori; Heu! Nimis arcta Domus“. (Qui, o, passeggier nacque Colombo, ahi Tetto! – Pel maggior degli Eroi troppo ristretto!).

Chiusanico

Alcuni documenti notarili risalenti alla fine del Quattrocento menzionano un Cristoforo Colombo, nato a Chiusanico, paese dell’entroterra imperiese, prima del 1447.

I nomi citati in tali documenti trovano corrispondenza con quelli che compaiono nell’albero genealogico dei Colombo di Genova. A Chiusanico, tra l’altro, esiste ancora la casa dove abitavano i Colombo del luogo, al n° 8 di via C. Colombo.

Una lapide di marmo su una parete del municipio ricorda le origini locali della famiglia.

Cuccaro Monferrato

Cuccaro Monferrato, in provincia di Alessandria, quindi prima località al di fuori della Liguria. Le cause che hanno originato questa tesi sono da ricercare nella causa per il maggiorasco di Cristoforo Colombo, iniziata nel 1578, durante la quale il Consiglio delle Indie spagnolo decretò ufficialmente che Baldassarre Colombo, di Cuccaro Monferrato per l’appunto, era parente di Cristoforo.[20]

È di questa opinione lo storico ed erudito italiano Francesco Cancellieri, autore de Notizie Storiche e Bibliografiche di Christofore Colombo di Cuccaro nel Monferrato discopritore dell ́America del 1809. Nel quale elenca tutta una serie di personaggi a suffragio delle sue convinzioni.

Piacenza

E qui ci spostiamo in un’altra regione ancora: l’Emilia Romagna. Nell’Ottocento si era invece ipotizzato, senza sostanziale fondamento, che la famiglia Colombo avesse origini piacentine. Su tale questione è tornato nel 1995 lo storico della matematica Umberto Bartocci con uno studio che perviene a conclusioni totalmente inedite.

Secondo la congettura esposta, fondata su alcuni documenti del Cinquecento, Cristoforo sarebbe stato figlio naturale di un nobile della famiglia Pallastrelli di Piacenza e dell’ebrea Susanna, la quale solo successivamente sarebbe andata sposa a Domenico Colombo, padre di Cristoforo.

Sanluri

Anche la Sardegna trova posto in queste teorie. La studiosa aragonese Marisa Azuara ha suggerito che Colombo fosse un nobile sardo nato a Sanluri con il nome di Christòval De Sena Piccolomini, figlio di Salvatore De Sena Piccolomini e di Isabella Alagon d’Arborea, imparentato con Enea Silvio Piccolomini salito al soglio pontificio nel 1470 con il nome di Pio II.

Christòval Colòn sarebbe nato nel 1436 e avrebbe trascorso la sua adolescenza tra il castello di Sanluri, Oristano, Tuili, Tortolì e Castelsardo studiando scienze e nautica.

Francia

Arriviamo poi in terre straniere. Più precisamente Corsica. Calvi in Rue Christophe Colomb, dove nacque forse nel 1451, all’epoca di Colombo la Corsica era parte della Repubblica di Genova e la città di Calvi era insieme a Bonifacio una delle città dell’isola più fedeli alla Superba.

Spagna

Ma non solo Francia. Nei primi anni del XX secolo ha preso piede l’ipotesi che Cristoforo Colombo fosse di origini spagnole sulla base che egli parlava la lingua catalana.

Un altro elemento a favore delle origini spagnole di Colombo è il suo matrimonio con la nobildonna portoghese Filipa Moniz Perestrello, che metterebbe in dubbio le modeste origini del navigatore in quanto all’epoca non era usuale il matrimonio tra classi sociali diverse.

La stessa linea di pensiero vede Colombo figlio illegittimo di una eminente famiglia catalana impegnata nel commercio marittimo, nonché mercenario che combatté una battaglia navale contro Ferdinando II di Aragona.

La Spagna è però anche vista come residenza di presunti avi ebraici di Colombo. Estelle Irizarry infatti, oltre a sostenere che Colombo era catalano, ha anche affermato che era di discendenza ebraica.

Jane Francis Amler sostenne che Colombo fosse un “marrano” (ebreo spagnolo convertitosi al cristianesimo).

Portogallo

I testi che parlano di una origine portoghese di Colombo sono invece:

  • Carácter Misterioso de Colombo e o Problema da sua Nacionalidade
  • Carta Aberta a um Agente Secreto e Curioso” da Genealogia

Polonia

La tesi forse più ardita di tutte. Fosse altro per la geolocalizzazione. E’ stata avanzata in tempi recenti, nel 2009.

La teoria polacca sostiene che Colombo fosse in realtà il principe Segismundo Henriques, figlio del re Ladislao III di Polonia, che viveva a Madera con la moglie, Senhorinha Annes de Sá Colonna, discendente di Cecilia Colonna, figlia illegittima di Giacomo Sciarra Colonna. Segismundo Henriques avrebbe cambiato il suo nome in Cristoforo Colon per proteggere l’identità di suo padre.

Cristoforo Colombo mai esistito?

Infine, c’è anche chi mette in dubbio l’esistenza stessa di Cristoforo Colombo. Anche a Hollywood. Mario Puzo – l’autore de Il Padrino – ha realizzato una sceneggiatura su un film dedicato a Cristoforo Colombo: Cristoforo Colombo – La scoperta (Christopher Columbus: The Discovery), regia di John Glen (1992). Orbene, affermò di aver trovato tutto e il contrario di tutto. Si poteva dimostrare perfino che Colombo non era mai esistito.

Del resto, la stessa data di nascita è incerta. Si va dal 26 agosto al 31 ottobre 1456.

Su questa tesi, lascio la puntata di Byoblu, lunga circa un’ora:

https://www.youtube.com/watch?v=vR2S6WAz7yY&t=996s

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