DOPO UN ANNO E MEZZO IL BELGIO HA UN GOVERNO

TROVATO UN ACCORDO TRA GLI 8 PARTITI. IL PAESE HA RISCHIATO DI SPARIRE COME NAZIONE

Per il Belgio sembra la volta buona. Il Paese è senza un Governo da 18 mesi, ovvero dall’aprile 2010, e non sono bastate le elezioni svoltesi nel giugno successivo (post: http://lucascialo.splinder.com/post/23938912/il-belgio-rischia-di-sparire). Il risultato delle urne ha visto la vittoria dei due principali partiti diametralmente opposti: i separatisti della N-va, la Nuova alleanza fiamminga di Bart de Wever, che hanno sfiorato il 30% dei voti nel nord del paese, e i socialisti francofoni del Ps di Elio di Rupo, tradizionalmente belgicisti, arrivati al 35% nel sud. In mezzo una serie di partiti minori ad espressione localistica. Dunque tutti hanno auspicato nella collaborazione dei due principali partiti. Invece, proprio la loro opposta natura – una basata sull’appoggio dei fiamminghi del Nord, l’altra sui francofoni del Sud – ha reso il dialogo praticamente impossibile.
Se poi si conta lo stallo istituzionale che travolge il Belgio dal 2007, lasso di tempo nel quale si sono succeduti ben quattro governi a maggioranza cristiano-democratica, tutti incapaci di completare la sesta riforma istituzionale nella storia del Paese, si può dire che l’implosione amministrativa del Paese è stata più di un rischio.
Invece, sotto la regia del socialista Elio Di Rupo, otto partiti belgi hanno raggiunto dopo due mesi di negoziato un’intesa complessiva su un pacchetto di riforme istituzionali con poteri aumentati trasferiti alle regioni. Mentre per la nascita di un governo ufficiale bisogna aspettare altre 2-3 settimane.


ACCENTUATO IL FEDERALISMO – Se da un lato si è scongiurata la sparizione dell’unità belga, dall’altro si concretizza un accentuato federalismo amministrativo. Il presidente del Partito liberale francofono Charles Michel ha sottolineato che la riforma istituzionale, la sesta nel Paese, sia «la più importante dalla seconda guerra mondiale». La riforma dello stato delineata dall’accordo rinforza l’autonomia delle regioni (Fiandre, Vallonia e Bruxelles) in materia fiscale, gestione della sanità e dei servizi di protezione civile. Le regioni avranno autonomia anche per certi punti del codice della strada: potranno ad esempio stabilire limiti di velocità diversi e incamerare autonomamente i proventi delle infrazioni stradali commesse sulle strade regionali.

PERDITA DI ALCUNI PRIVILEGI LINGUISTICI – Ovviamente, tali regioni hanno dovuto anche cedere qualcosa. Saranno di fatti cancellati i privilegi linguistici ed amministrativi finora concessi ai francofoni che vivono nella zone fiamminghe delle regione di Bruxelles. Dal punto di vista politico resta da determinare il ruolo dei partiti verdi, con Groen! e Ecolo che reclamano entrambi un posto da vicepremier. Superato lo scoglio dell’accordo istituzionale sulla riforma dello stato, per la formazione del governo saranno necessarie ancora almeno due o tre settimane di trattative.

IL PAESE E’ COMUNQUE ANDATO AVANTI – Nonostante l’assenza di un Governo centrale, il Paese guidato per gli affari correnti dal gabinetto Leterme, è comunque andato avanti ugualmente: ha tanto assunto il semestre di presidenza Ue quanto partecipato alle operazioni militari di bombardamento in Libia. Per molti comunque, l’accordo arriva sotto la pressione dell’emergenza Dexia, importante Banca franco-belga che rischia il fallimento.

Dunque l’unità nazionale del Belgio è salva. Nonostante manchi di un Governo da un anno e mezzo, se non di più, il paese ha continuato ad essere impeccabile dal punto di vista amministrativo, sebbene occorrerà rimettere in sesto i conti pubblici, poiché il debito è cresciuto irrimediabilmente senza controllo. Già perché anche la Patria dei fumetti, della cioccolata, della Leffe e dei pedofili, ha questo fardello che noi ci portiamo da trent’anni.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

0 Risposte a “DOPO UN ANNO E MEZZO IL BELGIO HA UN GOVERNO”

  1. io ci sono stato in ferie, e credimi, nessuno si è accorto che mancava il governo, anzi….lo suggererirei per noi…magari le cose migliorano..

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