FARINETTI APRE NUOVA SEDE EATALY A LONDRA MA LICENZIA A FIRENZE: E RENZI VOLEVA PURE FARLO MINISTRO DELLO SVILUPPO

AD ANNUNCIARE LA NUOVA SEDE LO STESSO FARINETTI AL MEETING DI RIMINI. RENZI LO AVREBBE VOLUTO MINISTRO DELLO SVILUPPO

Quando Matteo Renzi doveva designare la nuova squadra di Governo, al Ministero dello sviluppo aveva pensato, tra gli altri, anche a lui: Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, una catena alimentare di punti vendita di medie e grandi dimensioni specializzati nella vendita e nella somministrazione di generi alimentari italiani di qualità. Ha aperto diverse sedi nel Mondo: Tokyo, Yokohama, Osaka, New York, Chicago, Istanbul e Dubai. E ora anche a Londra, come ha annunciato lo stesso Farinetti al Meeting di Rimini. Quello che però non ha detto è che ha appena licenziato la metà dei suoi dipendenti nello store di Firenze, inaugurato solo 8 mesi fa alla presenza del sindaco che sarebbe poi diventato premier. Un fuoco d’artificio che avrebbe poi fatto pensare quest’ultimo di nominarlo, appunto, Ministro del suo Governo. Ma Farinetti declinò – perché in fondo è più facile starsene nei salotti televisivi a dispensare consigli – e Renzi optò per una donna vicina a Forza Italia…

I TAGLI A FIRENZE – La notizia la dà la Nazione facendo parlare i sindacati. “Su questo drastico taglio a noi lavoratori non è stata data nessuna spiegazione”, spiegano i Cobas annunciando per sabato e domenica una due giorni di mobilitazione contro”il mancato rinnovo dei contratti di somministrazione in scadenza, la mancata stabilizzazione dei contratti a tempo determinato, le condizioni di lavoro, la totale arbitrarietà dell’azienda nell’organizzazione del lavoro, il rifiuto da parte dell’azienda ad un qualsiasi confronto con i lavoratori”.

Inoltre Eataly Firenze, scrivono in una lettera aperta alcuni lavoratori, “non ha mai conosciuto un’assemblea aziendale, mai e sotto nessuna forma”. Eppure “di motivi per riunirci, l’azienda ne avrebbe in quantità: solo nell’ultimo mese- sottolineano i lavoratori- accanto al nome di oltre 13 dipendenti è stato scritto ‘out’: 13 persone sono state lasciate, senza troppi fronzoli, senza lavoro” perchè “siamo solo soldi, numeri, voci di spesa”. “Non ho mai parlato con un dirigente”, racconta all’agenzia Dire un ex dipendente a cui non è stato rinnovato il contratto. “Dodici giorni prima della fine del mio contratto, dopo tre assunzioni, mi è stato comunicato che la mia posizione non sarebbe stato riconfermata”.

(Fonti: Wikipedia, Libero)