Anche in Germania avanzano populisti ed euro-scettici: quali rischi per l’Unione europea

Le elezioni politiche tedesche si sono concluse con una ennesima vittoria della Cancelliera Angela Merkel, la quale così avrà il compito di svolgere il suo quarto mandato. Ma questa volta è diverso. La Cdu, il suo partito, ha perso ben 8 punti percentuali rispetto a quattro anni fa (33,% di oggi contro il 41% di allora). Mentre ai Socialisti dell’SPD non è bastato calare l’asso di candidare lo storico leader Martin Schultz (quello che Berlusconi una quindicina di anni fa definì Kapò), visto che si sono fermati al 20,5%. Confermato così una crisi generale della socialdemocrazia, che non riesce più ad intercettare come un tempo i voti degli operai e dei ceti medi. Voti che sono sempre più accaparrati dai partiti populisti ed euroscettici, che in Germania hanno il volto dei neonazisti di AFD, giunto al terzo posto con il 12,5% dei voti. Quarti i Liberali di FDP, attestatisi su un 10,7%. Seguono i comunisti di Linke al 9,2% e i Verdi all’8,9%

Per la Merkel la strada di formare un nuovo governo si complica, giacché ha bisogno del sostegno degli altri partiti e non sarà facile. Vediamo cosa accadrà ora in Germania e all’Unione europea, che vede così l’euroscetticismo fare breccia nel suo epicentro.

Risultati elettorali in Germania: composizione dei seggi in Parlamento

Per effetto del voto, come riporta Tpi questa sarà la distribuzione dei seggi nel Bundestag tedesco:

  • CDU/CSU: 246 seggi
  • SPD: 153 seggi
  • AFD: 94 seggi
  • FDP: 80 seggi
  • LINKE: 69 seggi
  • VERDI: 67 seggi

Perchè Merkel ha perso tanti voti

merkel tristeAnche se Angela Merkel ha vinto ancora e si appresta a svolgere il suo quarto mandato, è indubbio che aver perso ben 8 punti percentuali è un fatto che pesa e invita a riflettere. Secondo quanto riporta Termometro politico, se è vero che 1,3 milioni di voti erano di elettori morti, 1,6 milioni si sono astenuti, mentre lo stesso numero è finito in FDP, 1 milione in AFD e le briciole agli altri. Solo 11 milioni di tedeschi hanno ridato fiducia alla Merkel. Tale risultato può essere letto così: in tanti elettori della Cdu non sono andati a votare dando per scontata la vittoria della Merkel, mentre altri pur essendo delusi, hanno preferito astenersi e non darlo ad altri. La maggior parte dei voti persi però sono andati ai Liberali, quelli che credono in una Germania ancor più rigorosa e pretenziosa rispetto agli altri Paesi. Specie quelli visti sempre un po’ come sciattoni dell’Europa meridionale.

Preoccupante poi è il numero di voti finito all’estrema destra, ben un milione. E qui a pesare è la politica in favore degli immigrati messa in piedi dalla Merkel in questi anni, specie a favore dei profughi siriani. Ciò viene visto dal ceto medio tedesco come un pericolo, in quanto si traduce in una maggiore concorrenza “straniera” riguardo il Welfare e un abbassamento del costo del lavoro. Del resto, di questa apparente benevolenza della Germania ne ho già parlato qui. E qui sembra anche essere tornati alla Germania del 1933, anno della presa del potere di Adolf Hitler. Le similitudini sono tante: istituzioni stantie, partiti deboli e ormai superati, pericolo straniero rappresentato allora dagli ebrei, visti come invasori delle istituzioni e dei settori economici. Le preoccupazioni di questi ultimi, come già detto in precedenza, non vanno però in favore dei socialisti. Che hanno toccato il minimo storico, con un milione di astenuti e tanti voti spartiti tra Cdu, liberali e comunisti.

Voto in Germania: cosa accade ora nel Paese e per l’Unione europea

Cosa succede ora in Germania dopo il voto? Per la Merkel non sarà facile formare un governo, in quanto i socialisti non sono disposti a creare una nuova Grosse Koalition. Si è già parlato di un’alleanza “giamaicana” (per i tre colori dei partiti che messi insieme rievocano la bandiera della Giamaica) che comprenda il partito della Merkel, Liberali e Verdi. Ovviamente, neonazisti e comunisti non saranno di certo disposti a dare il loro sostegno alla Cdu. Per gli analisti, la Cancelliera potrebbe impiegare fino a 6 mesi per formare il nuovo Governo. Quale Germania dobbiamo aspettarci? Con il probabile ingresso degli ultra-europeisti di Fdp, dovremo aspettarci una Germania ancora più rigida sui temi europei, ma anche più decisa in politica estera. Del resto, in questi anni la Merkel ha mantenuto una posizione neutra su quanto accadeva in Medioriente, mentre ha mantenuto una posizione ambigua rispetto a personaggi come Putin ed Erdogan. Da un lato li criticava, ma dall’altro ci stringeva affari. Ma, soprattutto, la Germania rivedrà la propria posizione sugli immigrati. Meno ingressi e meno tolleranza. Il ceto medio si sta pericolosamente rifugiando nel neonazismo, proprio come fece nel 1933.

Dunque, aspettiamoci una Germania ancora più austera ed ostica. L’euroscetticismo sta facendo breccia anche lì, annidandosi così in ogni Paese per preservare i propri interessi nazionali particolari. L’Unione europea ormai è in crisi da tempo e si sta avviando verso il fallimento definitivo.

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