Gilet gialli, italiani si confermano popolo di pecoroni

La protesta organizzata dal movimento soprannominato dei “Gilet gialli” – in quanto i suoi promotori e attivisti indossano la casacca gialla che siamo obbligati ad indossare in caso di avaria dell’auto che ci costringe ad uscire dalla stessa – ha confermato ancora una volta due cose. Che in Francia le proteste le sanno fare (del resto lì si è consumata la prima rivoluzione della storia) e che in Italia non siamo più abituati a scioperare.

Già, perché a partire dagli anni ‘90, noi italiani siamo sempre più caduti nel letargo, nella pigrizia. L’arrivo dei Social ha fatto il resto, avendo finito per scaricare tramite un post su Facebook la nostra indignazione.

Abbiamo sì di tanto in tanto inscenato qualche manifestazione, con un cospicuo numero di aderenti, ma di fatto si sono rivelate per di più sfilate. E poche volte violente (in genere a causa di infiltrati e facinorosi neanche coinvolti nella causa, per di più stranieri).

In Francia, invece, le manifestazioni le sanno fare. Eccome. Durano giorni, sono violente e in genere ottengono ciò che vogliono. Così come accaduto con quella organizzata dagli Gilet gialli, che ha comportato un calo del presso sia di benzina che di gasolio. Invertendo la situazione che invece voleva il Governo di Macron disposto ad imporre nuove tasse, con il conseguente aumento dei prezzi.

Non solo, la protesta dei Gilet gialli ha fatto proseliti anche in altri Paesi. Per ora Belgio, Germania e Bulgaria. Il che ci rende ancora più ridicoli, se si confronta il prezzo della benzina in questi paesi rispetto al nostro. Ecco uno sconfortante confronto.

Gilet gialli, confronto prezzo benzina tra Italia e altri paesi

gilet gialli chi sono

Consultando il sito Cargopedia, si evince la differenza tra noi e gli altri Paesi europei. Soffermandoci solo su quelli che hanno inscenato la protesta dei Gilet gialli, ecco la evidente sproporzione:

Italia:

Benzina: 1,610 Gasolio: 1,531 GPL: 0,695

Francia:

Benzina: 1,452 Gasolio: 1,452 GPL: 0,853

Belgio:

Benzina: 1,337 Gasolio: 1,495 GPL: 0,501

Bulgaria:

Benzina: 1,091 Gasolio: 1,161 GPL: 0,554

L’unico Paese che ci supera in termini di costi è la Norvegia:

Benzina: 1,636 e Gasolio: 1,619

Per una tabella completa, rimando al link precedente.

Del resto, da noi aumentano a cadenza annuale pure i pedaggi e non diciamo nulla.

Gilet gialli in Italia

benzina

Anche in Italia, comunque, è nato un comitato dei Gilet gialli, con tanto di pagina Facebook. Come riporta Ansa, il coordinamento si batte contro la direttiva Bolkestein e la tassazione troppo elevata per le imprese ma chiede anche “la revoca della concessione a Autostrade e la riduzione dei pedaggi”.

“Nasciamo per affrontare problematiche di categoria, in primis la Bolkestein e le tasse” ha detto Giancarlo Nardozzi, presidente del Goia, Gruppo organizzato indipendente ambulanti di Torino, promotore del Coordinamento.

“Al momento abbiamo una pagina sui social, ma non c’è ancora una data per una possibile mobilitazione. Vogliamo vedere se passa la legge sul bilancio. Non siamo contro il governo, che abbiamo sostenuto, ma contro l’Europa”.

Oltre ai post su Facebook e ai selfie coi gilet gialli ci sarà di più? Vedremo. Intanto però, a quanto sembra, i Gilet gialli dovranno affrontare la prima delusione. Il Governo Lega-M5S sembra non aver approvato la soppressione delle accise sulla benzina. Quelle che, per intenderci, fanno aumentare ulteriormente il costo del carburante. I casi più clamorosi, sono le accise per la guerra in Etiopia del ‘36 e per la crisi si Suez del ‘54. Ma la lista è vergognosamente lunga.

Magari il gruppo Gilet gialli Italia avrà la prima occasione per scendere in strada. Possibilmente dopo le feste di Natale. Poco poco, piano piano. Come piace a noi italiani.

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