Cucina italiana invasa da grano canadese: i rischi di mangiare questa tipologia

La cucina italiana è da tempo preda di una Globalizzazione culinaria. La quale fa inondare le nostre tavole di alimenti e bevande lontane dalle abitudini gastronomiche nostrane.

Certo, aprirsi a mondi diversi dal nostro è un fatto importante, perché solo la conoscenza dell’altro ci apre la mente e ci fa apprezzare ancora di più ciò che abbiamo. Inoltre, certi campanilismi culinari fanno solo sorridere.

Tuttavia, talvolta non si tratta di mangiare solo cibo proveniente da altre culture straniere. Del resto, in Italia da anni ormai troviamo ristoranti cinesi e giapponesi. Mentre stiamo imparando ad usare spezie e tuberi asiatici, anche come palliativo ai medicinali. O proprio come condimenti.

Ma spesso si tratta di ingredienti che ci vengono rifilati a tradimento. Senza alcun rispetto per la nostra salute e per il Made in Italy. Come il caso del grano canadese di cui non si parla.

Grano canadese in Italia

grano canadese rischi

Come riporta QdS, la denuncia è partita dalla deputata regionale del Movimento Cinque Stelle Josè Marano. La quale si è espressa in merito alle denunce dei produttori di grano isolani, che hanno evidenziato il costante arrivo nei nostri porti di prodotto canadese destinato alla produzione di pasta di noti marchi.

La Marano ha posto l’accento sui rischi connessi al mangiare grano canadese legati all’uso del glisofato. Nonché ai danni arrecati alla produzione locale:

Le istituzioni debbono tutelare in primis la salute dei consumatori e in secondo luogo le produzioni locali. È inammissibile che la Sicilia diventi punto di approdo privilegiato per navi con grano canadese, un Paese dove è ammesso l’utilizzo del pericoloso glifosato, che sarà destinato alla produzione di pasta per noti marchi nazionali. Ciò costituisce un pericolo per la salute ma anche un affronto per i produttori siciliani che tra mille difficoltà continuano a realizzare grani d’eccellenza con metodologie salubri e con sapienza antica.

Infatti, ha proseguito:

l’arrivo in massa di grano canadese ha avuto come conseguenza quella di fare crollare il costo al mercato del grano siciliano causando ulteriori danni economici alle aziende agricole siciliane.

Josè Marano ha poi rilanciato la sua proposta di una tracciabilità dell’agroalimentare tramite tecnologia Blockchain. Quella introdotta dal Bitcoin, a detta di molti, vera rivoluzione delle criptovalute.

Ma ha infine constatato:

vedo che c’è ancora tanta strada da fare per rendere concreta quella norma che garantirebbe la sicurezza ed il controllo e la tracciabilità dei prodotti alimentari, accrescendo così la fiducia dei consumatori finali nell’operato delle istituzioni e delle aziende attraverso l’utilizzo di uno strumento semplice, ma incredibilmente potente, per tutelare il Made in Italy e in questo caso il Made in Sicily.

Grano Canadese rischi

grano canadese glisofato

Quali sono i rischi del grano canadese? Come riporta GreenMe, l’accordo commerciale tra l’UE e il Canada, in vigore già da circa un triennio, incide pesantemente sulle esportazioni europee di beni e servizi verso il Canada.

Il grano canadese contiene come detto quantità massicce di glifosato, sostanza considerata potenzialmente cancerogena e che da anni è al centro del dibattito per la sua tossicità.

L’erbicida Roundup della Monsanto, multinazionale americana rilevata dal colosso farmaceutico tedesco Bayer dopo alcuni tentativi andati a vuoto (qui avevo già parlato dei rischi di questo accordo), è il più usato al mondo. Ma anche il più presente in tribunale, perché sono centinaia le cause che il colosso farmaceutico sta affrontando contro persone che dicono di essersi ammalati di tumore proprio dopo l’uso del glifosato.

Purtroppo, il glifosato è presente dappertutto: dalla birra alla pasta passando per i pannolini dei più piccoli.

Il tutto, come anche già detto, va pure a danno dell’economia nostrana. Soprattutto di quel Mezzogiorno già pesantemente provato. Infatti, qui negli ultimi anni circa 600 mila ettari di terreni a seminativo non vengono più coltivati a grano duro. Dando la priorità al grano acquistato a prezzi bassi dal Canada.

CETA, cos’è e rischi per Italia

ceta cos'è

Danni che già ci vengono arrecati malgrado il fatto che l’Italia non abbia ratificato il CETA (acronimo di Comprehensive Economic and Trade Agreement). Come riporta Inside over, il Ceta prevedere l’eliminazione del 98% delle barriere tariffarie tra le due sponde dell’Atlantico. Oltre ad una progressiva uniformazione tra le due economie.

Oltretutto, prevede una clausola che permetterebbe alle aziende, europee o canadesi, di portare gli Stati inadempienti di fronte ad un arbitrato internazionale costituito ad hoc, con la possibilità di essere risarciti per cifre considerevoli (a spese dei contribuenti degli Stati ritenuti colpevoli).

Per ora, sono 13 su 27 gli stati membri dell’Ue che hanno ratificato il CETA. Nel nostro caso, andrebbe poi anche a sfavore della bilancia commerciale tra noi e il Canada. Favorendo quest’ultimo.

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