I MALORI DEL CAVALIERE


Ieri, dopo un pomeriggio stressante a Chieti e un comizio all’Aquila, Silvio Berlusconi ha avuto un malore in tarda serata, ma si è trattato di una cosa leggera, tant’è che oggi ne avrebbe avuti altri 2, a Vicenza e Olbia…
Non è la prima volta che Berlusconi ha dei malori durante dei comizi, dovuti ad un eccessivo stress ed un eccessiva imbottitura di farmaci, pericolosi per chi ha ormai 70 anni…


Il vero punto da affrontare in realtà è proprio il fatto che il Cavaliere deve per forza presentarsi a quei comizi, essendo per Forza Italia, alquanto insostituibile…E così va in giro per l’Italia ad appoggiare i suoi vari candidati, che in realtà vivono comunque nella sua ombra. Certo, la questione riguarda diversi partiti, che si rifanno spesso ad una sola figura che fa da padre-padrone, però per un partito che conta circa il 24% degli elettori, la cosa è alquanto grave…
Se il Cavaliere vuole la sua sopravvivenza, ma anche quella del suo partito, deve cominciare a lanciare nuovi personaggi carismatici, possibilmente più giovani, visto che lui si conclama come il nuovo che avanza in politica e poi i suoi vice hanno intorno ai 60 anni (vedi Bondi o Cicchitto)…Un ricambio non farebbe male al Cavaliere…Anche se forse, i problemi giudiziari da risolvere, gli danno la forza per andare avanti…

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

2 Risposte a “I MALORI DEL CAVALIERE”

  1. a mio avviso ciò che berlusca ha di seriamente malato è solo la sua testa..nono,lui deve stare bene! per poter scontare in galera gli anni sanissimi della vita che gli resta!! nè sg nano? nn pensare che se sei malato avremo pietà di te!! buahahahahhahah!!!!!!!!!!!

  2. Non condivido Silvio a livello politico, ma non gli auguro certamente di lasciare la politica per motivi di salute.Certo penso che per la destra sia un personaggio troppo equivoco per l'immagine della destra, scatena troppi amori e troppi odi.A mio modo di vedere occorrerebbe qualcuno che non viva di questi stereotipi, come un Luca Cordero di Montezemolo.

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