IL CIS DI NOLA COMPIE 25 ANNI

E CI SONO NUOVI PROGETTI IN CORSO

Tra tante storie negative e drammatiche relative all’occupazione, specie al Sud, ce ne sono anche di belle e incoraggianti. Parliamo del Centro di ingrosso e sviluppo – meglio conosciuto con l’acronimo Cis – di Nola, che in questi giorni ha compiuto un quarto di secolo. Una città degli affari che conta oggi 300 aziende su un milione di metri quadrati di superficie, con un interporto dotato di collegamento ferroviario interno e un centro commerciale di recente apertura: il Vulcano buono, progettato da un esimio architetto: Renzo Piano.
Il complesso commerciale da’ lavoro a più di 2500 persone, senza contare l’indotto e la forza-lavoro impegnata durante i dieci anni di costruzione.


LE PROSPETTIVE – Ma oltre ai traguardi già raggiunti, il Cis è anche un progetto in divenire, come il lancio della nuova nata Isc – Interporto servizi cargo – impresa ferroviaria privata che permette di effettuare servizi verso 35 destinazioni europee; nonché la realizzazione di un progetto di espansione delle aree a servizio della logistica, che entro i prossimi anni consentirà ad Interporto Campano di espandersi per 1.2 milioni di metri quadrati destinati ad accogliere la sostenuta domanda dei grandi logistici internazionali.
Il Cis è anche una grande realtà ecologica. Di recente è stato di fatti realizzato un impianto fotovoltaico a film sottile che gli permetterà di raggiungere il sostanziale pareggio energetico. Un impianto realizzato da Enel che sarà capace di produrre fino a 27 megawatt.

UNA REALTA’ FINANZIARIA SOLIDA – Il Presidente Gianni Punzo individua nei 300 soci la forza del Cis: «Un traguardo significativo – sottolinea una nota dei vertici societari – per un gruppo nato per sviluppare e gestire un sistema commerciale e che oggi è integrato anche nei settori del dettaglio, dei trasporti e della logistica. Infatti, dall’esperienza del Cis è nata la Cifsi, una “public company” con più di 500 azionisti, con l’obiettivo investire nello sviluppo di nuovi progetti sinergici».
Sempre di recente, la Cifsi ha lanciato un aumento di capitale di 120 milioni, 100 dei quali già sottoscritti da azionisti come Unicredit, Banca Intesa e Monte dei Paschi di Siena. Il tutto, per rinsaldare una situazione finanziaria già molto stabile.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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