Il mistero dell’isola dove animali ed essere umani si rimpiccioliscono

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 22 Novembre 2020

C’è un’isola dove gli esseri umani si rimpiccioliscono senza nessun apparente motivo. No, non è un nuovo film di fantascienza partorito da Hollywood. Ma una pur stramba realtà. Tutto ha avuto inizio nel 2003 con la scoperta di alcune ossa in una caverna. I paleontologi hanno trovato i resti di un ominide alto circa 90 centimetri e con il cranio grande come quello di uno scimpanzé. Lo hanno chiamato Homo floresiensis: si stima che vivesse almeno 60mila anni fa.

A lungo si sono chiesti se la bassa statura degli abitanti della zona, in media un metro e 45 centimetri, fosse il risultato di un incrocio tra Homo sapiens e Homo floresiensis. Gli studi più recenti, infatti, hanno dimostrato che in passato, la nostra specie si è incrociata con quella di ominidi preistorici: i Neanderthal (vissuti tra i 300mila e 30mila anni fa) e i Denisovans (che risalgono a un periodo tra i 70mila e 40mila anni fa).

Adesso, come riporta il New York Times, l’analisi del dna ha dato una risposta e ha aperto un nuovo mistero. Vediamo cosa sta accadendo nell’isola dove le specie si rimpiccioliscono.

Indonesia, lo strano caso delle Piccole Isole della Sonda

indonesia

Come riporta Il Corriere della sera, lo strano caso si sta consumando sulle piccole isole della Sonda, in Indonesia. I ricercatori dell’Istituto di Antropologia Max Planck in Germania hanno raccolto e analizzato i geni di 32 abitanti del villaggio di Rampasasa, che si trova vicino alla caverna. E hanno scoperto che, mentre contengono il dna di Neanderthal e Denisovans, non hanno tracce del patrimonio genetico del Floresiensis. Significa che non c’è stato nessun incrocio, e che la bassa statura degli abitanti di Flores, non dipende dall’influsso di quell’ominide.

Gli scienziati (tra cui l’italiana Serena Tucci, ricercatrice a Princeton) si sono trovati però di fronte un mistero ancora più interessante: gli esseri umani di Flores si sono evoluti in modo da diventare più piccoli. Lo stesso era evidentemente successo all’Homo floresiensis. Non solo: altre ricerche hanno mostrato che almeno due volte in tempi preistorici gli elefanti sono arrivati sull’isola di Flores e anche loro sono diventati nani. Una evoluzione che, almeno per gli umani, è dovuta al concorso di più geni.

Segno che più fattori ambientali, nell’isola, rendevano evolutivamente più conveniente esser bassi e minuti. Quali, è una domanda ancora aperta.

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