LA GERMANIA VUOLE ESPELLERE STRANIERI SENZA LAVORO: 65 MILA ITALIANI A RISCHIO

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 20 Dicembre 2020

DALLA SETTIMANA PROSSIMA SARA’ ESAMINATO DAL PARLAMENTO UN DL BIPARTISAN CHE PREVEDE LA CACCIATA DAL PAESE ENTRO 6 MESI DI CHI NON HA LAVORO
In tanti temono la bionda Le Pen, etichettata come intollerante ed euroscettica. Ma per ora a mostrare il pugno duro contro gli stranieri potrebbe essere l’altra bionda, anch’essa temuta ma per il suo rigore: la tedesca Angela Merkel. Dal 4 all’11 giugno, sarà esaminato dal Parlamento un disegno di legge bipartisan, a firma del ministro dell’Interno tedesco Thomas de Mazière (CDU), e della collega agli Affari sociali Andrea Nahles (SPD), che prevede il ritiro della residenza per i cittadini stranieri, anche appartenenti a uno stato dell’Unione Europea, qualora abbiano perso il posto di lavoro da almeno sei mesi e siano ancora disoccupati.

LA MOTIVAZIONE – La misura nasce anche in seguito alle polemiche sollevate dalla forza anti-euro Alternativa per la Germania (AfD), che ha ottenuto un buon 6,5% alle Europee, sul sussidio di disoccupazione. La Germania garantisce infatti un Kindergeld (assegno per i figli) di ben 180 euro al mese per ciascun figlio, tanto che 600 milioni di euro, si calcola, sono finiti nel 2013 a famiglie di stranieri. Il caso eclatante e fortemente pubblicizzato a livello mediatico è stato nei mesi scorsi quello di un cittadino marocchino, che aveva lavorato e vissuto in Spagna per 20 anni, perdendo il posto con lo scoppio della crisi. Non contento di sopravvivere con un assegno mensile di disoccupazione di circa mille euro, l’uomo si era trasferito con la sua famiglia in Germania, alla ricerca di un posto di lavoro, ma ottenendo sin da subito un sussidio ancora più sostanzioso, pari a circa 1.600 euro al mese.
CARCERE PER CHI TRASGREDISCE– In caso di approvazione del ddl, chi sarà sorpreso a fornire dati falsi per ottenere le prestazioni sociali o a contrarre matrimonio solo per assicurarsi la permanenza nel paese potrebbe essere punito con il carcere fino a tre anni. Adesso, la Germania è il secondo paese Ocse dopo gli USA per numero di arrivi di cittadini stranieri. Nel solo 2013, ne sono arrivati 1,22 milioni, di cui quasi 800 mila dall’Unione Europea. Troppo per la pur efficiente locomotiva d’Europa, che teme di essere troppo generosa.
GLI ITALIANI A RISCHIO – Sono 65.081 gli italiani residenti in Germania che vivrebbero con il sussidio di disoccupazione, rischiando così l’espulsione, se non fossero in grado di trovarsi presto un nuovo lavoro. In realtà, una quota di questi ha un’occupazione, ma dal reddito insufficiente. Bisogna vedere, quindi, se la legge sarà restrittiva o meno, se cioè prevederà il ritiro dei documenti necessari per lavorare o anche solo per affittare una stanza solamente a chi vive di solo sussidio o anche a coloro che hanno entrate da lavoro, per quanto insufficienti.
La ratio della legge è giusta e andrebbe applicata anche in Italia, dato che gli immigrati in libera circolazione sono preda dello sfruttamento dei caporali nei campi (in genere gli africani), o potenziali “topi d’appartamento” e rapinatori (quelli dell’est Europa).

(Fonte: Quifinanza)
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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