Laura Castelli, il Sottosegretario delle gaffe: le più divertenti

Dilettanti allo sbaraglio”. “Buoni a nulla ma capaci di tutto”. Sono questi gli slogan che mi vengono in mente quando a volte guardo cosa stanno combinando i Cinquestelle al governo. Movimento che ho votato anche io alle ultime politiche, ma con la morte nel cuore. Disorientato e indeciso su chi dare la fiducia a questo giro.

Quanto meno, avevo visto nel M5S una speranza di cambiamento, una rottura rispetto agli ultimi 10 anni. Da quando, cioè, siamo passati dai nani e ballerine del governo Berlusconi ai tecnocrati guidati da Monti, passando per gli immobili guidati da Letta, i fumosi guidati da Renzi e i trasparenti guidati da Gentiloni.

Una serie di governi, insomma, che hanno portato l’Italia alla recessione, all’immobilismo, al perseguimento degli interessi particolari e all’asservimento nei confronti dell’Europa.

Certo, qualcosa di buono, tra una gaffe ed un imbarazzo, i Cinquestelle al governo stanno facendo. Come è altrettanto certo che la Lega mostra più esperienza e confidenza con la stanza dei bottoni. Avendo già governato per 9 anni questa barca piena di buchi chiamata Italia.

Tra le tante gaffe messe a segno dai grillini, prontamente ripresi e diffusi dal web con il solito fare spietato, diverse sono state pronunciate dal Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli. Un ruolo che imporrebbe una certa preparazione e un certo rigore, ma la Castelli spesso tradisce un certo pressapochismo. Aggravato dal fatto che lei dica anche con un certo convincimento ed una certa arroganza certe cose.

Vediamo di seguito tutte le gaffe del Sottosegretario Castelli e chi è Laura Castelli.

Laura Castelli gaffe

laura castelli chi è

Quali sono le gaffe di Laura Castelli? Diverse. Partiamo dall’ultima in ordine di tempo. Come riporta Il Fatto quotidiano, dopo che è circolata la possibilità di una “tassa green” sulle vecchie auto – presente nel programma e voluta dai Cinquestelle – sono stati fatti due conti è si è notato che una delle auto più acquistate dagli italiani, la Panda 1.2 euro 6, costerebbe 300 euro in più. Ecco come Laura Castelli risolverebbe il problema: “Potrebbero scegliere di comprare una Panda 1000“.

Qui il Sottosegretario ha fatto una doppietta: la Panda Mille, infatti, non viene più prodotta da Fca, marchio che ha sul mercato la Panda 0.9 twinair, che ha una tecnologia superiore alla Panda 1.2 e per questo motivo costa molto di più (per la precisione 2100 euro) del modello su sui si è concentrata l’analisi maldestra del sottosegretario del Movimento 5 Stelle.

Altre gaffe le riporta Il Giornale. Qualche giorno prima, la Castelli era ospite a Porta a Porta, in un confronto con l’ex Ministro dell’economia Pier Carlo Padoan. Quest’ultimo ribadiva il concetto che se aumenta lo Spread aumentano anche i mutui per chi compra casa. Mentre la Castelli, oltre a negare ciò, ha anche rivolto un imbarazzante “questo lo dice lei” a Padoan. La cui espressione attonita in volto diceva tutto.

Ancora, una volta le chiesero cosa avrebbe votato in caso di referendum sull’uscita dell’Italia dall’euro (un tema molto caldo e all’epoca attuale). lei rispose così: “Non si dice cosa si vota”.

È rimasta famosa un’altra frase, che pronunciò davanti a una platea di dottori commercialisti: “Sono laureata in Economia, non sono un commercialista ma nella vita ho avuto un mio studio, ho lavorato nello studio di famiglia che si occupa di contabilità, paghe…”. La platea non apprezzò tutta quella sincerità. Lei aggiunse di ritenersi un tecnico, dopo aver ricordato di aver lavorato in un Caf, ma non migliorò la situazione. Disse pure di non essere iscritta all’albo. In questo caso, abbiamo una tripletta.

Se andiamo indietro nel tempo, nel 2013, durante una puntata di Agorà disse: “Sciopero pagato, ricordiamolo ai cittadini che ci seguono da casa, non è uno sciopero volontario, è uno sciopero pagato con i soldi pubblici”. Si parlava di uno sciopero di dipendenti pubblici ma il futuro sottosegretario ignorò il fatto che quando un lavoratore sciopera la giornata di lavoro gli viene detratta.

Laura Castelli chi è

Laura Castelli gaffe

Chi è Laura Castelli? Come riporta Wikipedia, Laura Castelli è nata a Torino il 14 settembre 1986. Dopo aver conseguito il diploma di ragioneria e la laurea triennale in Economia Aziendale, lavora per un breve periodo in un centro di assistenza fiscale.

In seguito approda in consiglio regionale come assistente del consigliere regionale del centrosinistra Mariano Turigliatto, della lista a supporto della candidata presidente di centrosinistra Mercedes Bresso. In quel periodo tenta la strada delle elezioni provinciali in una lista civica di supporto alla sinistra, nel 2009.

A seguito della mancata rielezione del consigliere Turigliatto, viene presa come portaborse tra le file degli staffisti del neogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle in regione Piemonte.

Alle elezioni politiche del 2013 viene eletta deputata della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione Piemonte 1 per il Movimento 5 Stelle. Il 21 marzo 2013 è candidata Questore della Camera dei deputati per il M5S appoggiata anche da SEL ma con 135 voti non viene eletta.

Dal 7 maggio 2013 fa parte della V commissione parlamentare (Bilancio, Tesoro e Programmazione). Dal 26 marzo 2013 al 7 maggio 2013 è stata membro della commissione parlamentare speciale per l’esame di atti di governo, mentre dal 3 novembre 2016 è nella commissione parlamentare per l’accesso ai documenti amministrativi.

Fa parte anche, dal 15 novembre 2016 della commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie. Ha fatto anche parte, dal 19 luglio 2013 al 4 marzo 2016 della commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale.

Ha presentato come prima firmataria la proposta di legge per il bilancio partecipativo: “Modifica all’allegato 1 al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, in materia di introduzione del principio di partecipazione per la formazione dei bilanci delle regioni e degli enti locali. Istituzione del Fondo per la democrazia partecipativa” e la proposta di legge “Introduzione dell’articolo 17-bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196, concernente la valutazione degli effetti economico-sociali di disposizioni legislative aventi conseguenze finanziarie”.

Alle elezioni politiche del 2018 viene rieletta alla Camera dei Deputati nel plurinominale Piemonte 1.

Il 12 giugno diventa sottosegretario all’economia nel Governo Conte di 5 Stelle e Lega Nord dopo aver partecipato alla stesura del cosiddetto “contratto di governo”.

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