L’ENEL PROVOCA UN MORTO AL GIORNO, LA DURA ACCUSA DI GREENPEACE

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 26 Settembre 2018

 

MEDIANTE I SUOI IMPIANTI A CARBONE, CHE POTREBBERO ANCHE AUMENTARE
Nuova campagna shock di Greenpeace. Gli attivisti del Reparto Investigazioni Climatiche della Onlus ambientalista hanno disegnato nei campi vicino alla centrale Enel di Brindisi la sagoma di un cadavere lunga 80 metri, con la scritta “Enel killer”. È il messaggio che mandano all’assemblea degli azionisti di Enel riunitasi a Roma. Il carbone di Enel causa infatti una morte prematura al giorno in Italia e fa danni per 1,8 miliardi di euro l’anno.

IL RAPPORTO DEL SOMO – A dirlo un rapportocommissionato all’istituto indipendente di ricerca olandese SOMO. Secondo lo studio, gli impianti a carbone di Enel hanno provocato 366 morti premature nel 2009, che potrebbero diventare 500 all’anno se l’azienda metterà in atto il suo piano di espansione con le centrali di Porto Tolle e Rossano Calabro. Più precisamente, essi costerebbero fino a 95 casi in più di morti premature ogni anno e danni stimabili in ulteriori 700 milioni di euro l’anno.
In Europa si parla invece di circa mille morti premature all’anno, e danni complessivi per circa 4,3 miliardi di euro. Occorre ricordare che Enel è controllata per un 30% dal Ministero del Tesoro.
Riusciranno i paladini dell’ambiente a vincere anche questa battaglia? Speriamo!
Per saperne di più, consiglio la lettura del Blog Fornitori-Luce
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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