Leo Gassmann, Sanremo si conferma specchio fedele dell’Italia

Parafrasando la frase di Riccardo Garrone nel primo Vacanze di Natale, che darà il là ad una lunghissima serie di film della coppia Boldi-De Sica: “E anche questo Festival di Sanremo ce lo semo levato dalle pa..e!”. O quasi, dato che manca la serata di stasera e qualche strascico di domani.

Il carrozzone – fatto di tanto show e polemiche come sempre – è giunto dunque a destinazione. Sebbene quest’anno abbia fatto registrare un boom di ascolti notevoli, ai livelli di 15 anni fa.

Del resto, Amadeus è stato furbo, facendosi affiancare da uno showman come Fiorello e da un cantante molto amato come Tiziano Ferro.

Intanto però, la serata di ieri ha decretato il vincitore di Sanremo giovani: Leo Gassman. E se non lo sapete, e prima che ve lo domandiate, sì, appartiene a quei Gassman. Infatti, è figlio di Alessandro e nipote del grande Vittorio. Alessandro, ovviamente, si è lasciato andare ad una grande esultanza su Twitter.

La vittoria di Leo Gassmann ha ovviamente scatenato i Social tra favorevoli e contrari. Questi ultimi non solo per il cognome, ma anche per un’altra canzone [sta_anchor id=”leo”]concorrente[/sta_anchor].

Leo Gassmann chi è

Come riporta Quotidiano.net, Leo è appunto figlio dell’attore Alessandro Gassmann e di Sabrina Knaflitz (nonché nipote del grande Vittorio). Ha frequentato il Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma, spronato dal papà a coltivare con studio e dedizione la sua passione per la musica. Nel 2018 ha preso parte a X Factor, nel team di Mara Maionchi, arrivando in semifinale.

Durante Sanremo ha ripetutamente dichiarato che, una volta terminato il festival, tornerà sui libri perché a fine mese lo aspettano gli esami universitari.

Leo Gassmann canzone

La canzone con cui ha vinto Leo Gassmann è come detto “Vai bene così”, scritta da lui. Ed è ciò che avrebbe voluto sentirsi dire in alcuni momenti della sua vita.

La parola “Asimbonanga” detta alla fine del brano appartiene alla lingua zulu e significa: “Non lo abbiamo visto”. E’ inoltre il titolo della canzone sudafricana di Johnny Clegg, dedicata a Nelson Mandela.

Leo Gassmann raccomandato? A vincere meritava un altro

leo gassmann

Ovviamente, il giovane Leo porta sulle spalle un cognome pesantissimo. Quello di due attori, padre e nonno, molto noti ed amati tra il pubblico.

Certo, fa specie sapere che Leo Gassmann sia stato scartato ad X Factor 2018, quando ha partecipato nella categoria degli “Under Uomini“, con il suo team guidato da Mara Maionchi. In quell’occasione si fermò alle semifinali.

Invece, “stranamente” per molti, tra cui il presente, il giovane 21enne ha vinto Sanremo giovani con la canzone “Vai bene così” con il 53% delle preferenze. Battendo la giovane Tecla. Il cui brano però suonava troppo tipicamente sanremese, seppur con un bel messaggio.

Per molti, invece, avrebbe meritato di più Marco Sentieri, che ha perso proprio contro la finalista Tecla.

Il brano di Sentieri si intitola “Billy Blu” e parla di un argomento sempre attuale: il bullismo. Seppur oggi abbia preso anche una forma “cyber” complici i Social.

Come riporta Il Secolo d’Italia, il brano è stato scritto dal compianto Giampiero Artegiani, già autore di brani come “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri.

Ha inoltre partecipato alla presentazione del libro #Cuoriconnessi – Storie di Vite on-line e di Cyberbullismo, nato dalla collaborazione di Polizia di Stato e Unieuro e stampato in 200.000 copie, che saranno distribuite gratuitamente presso tutti i negozi Unieuro.

Il testo Billy Blu esce dal solito schema interpretativo del bullismo come frutto di disagio, collocandolo invece nel contesto di una cattiva educazione familiare.

Questo il passaggio della canzone in cui ci si riferisce al vissuto del ragazzino bullo:

Tuo padre che non c’era, tu madre piena d’ansia/ Che ti dava sempre ragione, anche quando avevi torto/ Tutti i tuoi casini sono il frutto di quell’orto/ Non hanno mai capito che per non farti del male/ servivano carezze sì, ma all’occasione/ Due schiaffi d’amore”.

Ma anche la conclusione della storia è molto significativa, perché alla fine il bullo, intento a suicidarsi da un ponte, viene salvato proprio da quel ragazzo magro che sempre sbeffeggiava:

E così è stato Billy a salvarti la pelle

Quel ragazzo magro magro che ti stava sulle palle

No ma quale odio, non ho nessun rancore

Eri tu quello più debole, tu dentro stavi male

Ma Sanremo è così. Da sempre specchio fedele dell’Italia. Ha vinto il figlio di un noto attore che sollecitava i suoi concittadini a ripulire Roma mentre lui era all’estero.

Il nonno ha invece fatto la storia del cinema, interpretando tanti ruoli pregevoli. Ma di fatto, ha lanciato a sua volta il figlio Alessandro nel mondo del Cinema.

E’ il nepotismo su cui poggia il nostro Paese. Che costringe i figli di nessuno ad una lunga gavetta, con uno su mille che poi ce la fa. Mentre gli altri 999 devono lasciare stare le proprie ambizioni e dedicarsi ad altro. Oppure lasciare il proprio Paese e cercare fortuna all’estero. Oppure lasciare la propria vita.

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