Lino Banfi all’Unesco, perché non è uno scandalo

E’ da martedì sera che sui Social proliferano battute varie ed eventuali sulla nomina di Lino Banfi quale membro dell’Assemblea della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. In sostituzione di Folco Quilici, documentarista e scrittore scomparso un anno fa.

D’altronde, considerando i tantissimi film ricchi di battute dell’attore pugliese, l’ironia è servita su un piatto d’argento. Anche Blob si è prestata immancabilmente al simpatico giochino, mentre c’è chi propone Alvaro Vitali Presidente della Consob. A Salvini, invece, dopo aver elencato vari artisti del Nord come candidati papabili (Jerry Calà, Umberto Smaila, Renato Pozzetto), in nome di un campanilismo mai sopito nel leader leghista, ha detto nella sua solita diretta quotidiana che avrebbe preferito Andrea Bocelli.

Cosa andrà a fare Lino Banfi all’Unesco? Come spiega La Gazzetta di Modena, il ministero guidato da Luigi Di Maio ha precisato che “non sarà Rappresentante dell’UNESCO” ma parte dell’organismo che ha “lo scopo di favorire la promozione, il collegamento, l’informazione, la consultazione e l’esecuzione dei programmi UNESCO in Italia. Si compone di un Consiglio direttivo che ha carattere operativo e un’assemblea dei rappresentanti indicati dalle varie amministrazioni”.

Il giornale però non ha perso occasione di mostrare un video di quando Lino Banfi fu testimone pro-vaccini. Il che vuole sottolineare, in maniera molto sottile, che ci sarebbe la solita incoerenza nella scelta dei Cinquestelle. I quali, come noto, hanno contrastato la scelta dei 12 vaccini obbligatori imposta dal precedente Governo Gentiloni.

Tra polemiche e ironie varie, vediamo perché la scelta di Lino Banfi all’Unesco non è così [sta_anchor id=”banfi”]scandalosa[/sta_anchor].

Lino Banfi ambasciatore Unicef dal 2001

lino banfi di maio unesco

Lino Banfi non sarà un plurilaureato, come egli stesso ha tenuto a ricordare, ma è comunque ambasciatore Unicef dal 2000. In gergo si chiama Goodwill.

Come riporta il sito ufficiale dell’Unicef, queste sono le iniziative di Lino Banfi come ambasciatore Unicef:

2013 alla UNICEF Supply Division, dove le donazioni diventano aiuti

2011 testimonial UNICEF per ”Vogliamo Zero”

2011 (settembre), ha promosso, come testimonial, la campagna di lotta alla mortalità infantile Vogliamo Zero.

Fa un appello per i bambini di Haiti al TG5

2010 (giugno), durante il Mondiale di Calcio in Sudafrica promuove con un video-messaggio la campagna “Un gol per l’Africa” realizzata da UNICEF e AMREF per i bambini africani, con il patrocinio della FIGC – Federazione Italiana Gioco Calcio.

2010, si unisce ad altre importanti voci dello spettacolo per richiamare l’attenzione sui bambini vittime del devastante terremoto ad Haiti facendo appello per raccogliere fondi per .

2009/2010 testimonial della campagna “Orchidea UNICEF”, l’evento che ogni anno si realizza in tutte le piazze italiane e i cui proventi sono destinati all’azione dell’UNICEF per salvare la vita dei bambini in 8 paesi dell’Africa centrale e occidentale.

2009 in Angola durante la campagna UNICEF di vaccinazione contro il morbillo

2009 in Eritrea per il “Progetto Banfi, scuole in Eritrea” ed a sostegno del progetto “Istruzione per le bambine”

2008 sostiene la campagna per il 5×1000 all’UNICEF.

2007 promuove la campagna “Amici dell’UNICEF” per coinvolgere i donatori in un impegno attivo e regolare a favore dell’organizzazione.

2006 è testimonial della campagna “Uniti per i bambini, Uniti contro l’AIDS”.

2005 presta la sua voce a Lucanòr il Mago, uno dei personaggi del cartone animato “L’isola degli smemorati”, tratto da una storia scritta da Bianca Pitzorno.

2005 seconda missione in Eritrea per visitare i progetti dell’UNICEF nei villaggi rurali di Emnitselim, Guaquat, Bahilaeri e Tzaret.

2003 missione in Angola durante le giornate dedicate alla campagna di vaccinazione contro il morbillo. Ha visitato molti dei progetti UNICEF: dai centri nutrizionali ai programmi igienico-sanitari e di sensibilizzazione contro le mine.

2002 su invito dell’allora Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan, partecipa alla riunione mondiale dei Goodwill Ambassador e Messaggeri di pace delle Nazioni Unite al Palazzo di Vetro dell’ONU a New York.

2001, primo viaggio sul campo in Eritrea: visita i campi profughi di Harena, Afabet, Adi Keshi.

Ricordiamo che l’Unicef sta per Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. Un fondo delle Nazioni Unite, organo sussidiario fondato l’11 dicembre 1946 per aiutare i bambini vittime della seconda guerra mondiale. E che negli anni ha mantenuto la sua predilezione per i più piccoli in difficoltà nel Mondo.

Chi c’è dietro la nomina di Lino Banfi all’Unesco

lino banfi unesco vincenzo spadafora

Secondo l’Espresso, dietro la nomina di Lino Banfi all’Unesco c’è un fedelissimo di Luigi Di Maio: Vincenzo Spadafora. Il quarantaquattrenne sottosegretario con delega alle Pari opportunità, infatti, conosce Banfi da oltre un decennio, sin dai tempi dell’Unicef.

Se Spadafora bazzica l’Unicef italia da dopo il liceo, e ne è stato presidente tra il 2008 e il 2011, l’attore pugliese ne era ambasciatore sin dal lontano 2000. Si sono trovati, il legame non si è più interrotto: nel 2011, proprio Banfi è stato testimonial di punta della campagna unicef “Vogliamo zero”.

2012-2013 Spadafora, passato a fare il Garante per l’infanzia dopo la nomina in pieno regno berlusconiano, ha coinvolto Banfi – nella sua versione “nonno Libero” – in una campagna di comunicazione istituzionale con Geronimo Stilton.

Dopo strenua lotta, entra nell’esecutivo anche l’ex rutelliano che ha dato al capo M5S il know-how per i salotti che contano. Già presidente Unicef, vicino a Balducci e amico dell’abate di Montecassino, avrà la delega alle Pari opportunità, la stessa di Mara Carfagna quando lo aiutò a diventare Garante dell’infanzia.

È infine Spadafora a far conoscere i due, nell’estate 2017 quando – da poco esaurito il mandato di garante – il futuro onorevole Spadafora da Afragola (Comune a Nord di Napoli dove venerdì scorso Salvini si è beccato i soliti applausi) aveva preso a scortare il futuro capo M5S da Pomigliano d’Arco per ogni dove, in modo da introdurre il giovane grillino in tutti i circoli che contano. Da Harvard a Venezia. Fu proprio durante il festival del Lido, il fatale incontro. Fatale e felice: «Conosco tutti i suoi film a memoria», ebbe a dire il futuro vicepremier. Di lì alla commissione Unesco, brevissimo il passo.

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2 Risposte a “Lino Banfi all’Unesco, perché non è uno scandalo”

  1. Semplicemente hanno inciampato…hanno scambiato l’UNICEF ( Banfi collaboro’ ) con l’UNESCO , un errore direi gravissimo.

  2. Lino Banfi è stato scelto in quanto il nostro è un popolo di comici che non merita alcuna considerazione. Siamo i giullari (vedi Fo ) d’Europa.

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