LO SCHIAVISMO CHE C’E’ DIETRO L’IPHONE 5


Foxconn, azienda taiwanese licenziataria di Apple, SFRUTTA migliaia di studenti universitari CON SALARI BASSI E RITMI DI LAVORO ASSURDI
Siate pazzi e affamati” suggeriva il compianto Steve Job ai giovani del Mondo. E qualcuno alla Apple deve averlo preso alla lettera, visto che una delle sue società satelliti in Taiwan, la Foxconn, sta spremendo migliaia di studenti universitari affinché sia garantita l’uscita del nuovo iPhone5 per domani.


A DIRLO GLI STESSI STUDENTI – Secondo i post online diffusi da una studentessa di contabilita’ che si firma “mengniuIQ84”, riportati dal quotidiano Shanghai Daily, gli studenti-operai hanno iniziato a lavorare giovedi’ scorso con una paga di 1550 yuan mensili (circa 193 euro) e turni che possono arrivare a 12 ore al giorno, per sei giorni a settimana. “Ma devono pagare di tasca propria vitto e alloggio – racconta mengniuIQ84 – e anche se le scuole hanno siglato con Foxconn un accordo per un periodo di tirocinio, non hanno informato ne’ studenti ne’ genitori. Una o due scuole hanno cancellato i programmi di stage con la Foxconn, ma il mio istituto li ha confermati, punendo anche alcuni studenti che si erano opposti”.
La voce rimbalza sul web, numerosi studenti confermano, e Foxconn – gia’ tristemente famosa per la catena di suicidi che solo nel 2010 ha mietuto tra gli operai 14 vittime – finisce ancora una volta sotto accusa: secondo l’utente “Youyoyu”, un’universita’ della zona ha spedito in fabbrica studenti delle facolta’ di Giurisprudenza, Lingue Straniere e Management. Un altro studente dell’Universita’ di Huai’an sostiene che per consegnare in tempo ad Apple il nuovo modello di iPhone Foxconn avesse un disperato bisogno di almeno 10mila operai, ma in molti protestano perche’ lo stage alla catena di montaggio ha interrotto improvvisamente i loro corsi di studio. “Si tratta di tirocini obbligatori per gli studenti, che servono a sperimentare di persona le condizioni lavorative in fabbrica e a promuovere le abilita’ individuali”, riferiscono a Radio Cina Nazionale alcuni professori delle scuole della zona, ammettendo che in molti casi le lezioni ordinarie sono state sospese per i prossimi uno o due mesi.
LA VIOLAZIONE DELLE NORME – Ma l’Ufficio Istruzione di Huai’an, interpellato dallo Shanghai Daily, sostiene che gli stage alla Foxconn erano programmati esclusivamente per le vacanze estive, e non dovrebbero proseguire oltre l’inizio dei corsi universitari: “Si tratta di una pratica in violazione delle norme sull’istruzione e sul lavoro, e sia la Foxconn che le autorita’ locali potrebbero essere trascinate in tribunale”, ha dichiarato al quotidiano di Shanghai l’avvocato Wu Dong. “E’ difficile che gli studenti trovino un lavoro perfettamente in linea con il loro corso di laurea – ribatte un funzionario locale rimasto anonimo – e quindi sono incoraggiati ad andare in fabbrica per imparare di piu’ sulla società”.
La notizia ci sorprende comunque relativamente. Sono ormai trent’anni che maneggiamo aggeggi tecnologici o gadget vari provenienti dall’Asia che chissà quanta manovalanza a basso costo, spesso minorile e femminile, hanno sfruttato. In fondo lo sappiamo ma tacciamo, magari affascinati dall’ultimo mostro all’avanguardia, o dall’oggetto pagato un terzo di quanto ci hanno chiesto in un normale negozio.
(Fonte: Affaritaliani)
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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