L’UE DA’ IL VIA LIBERA ALLA PATATA O.G.M.

La Commissione europea ha autorizzato la coltivazione della patata geneticamente modificata “Amflora”, prodotta dalla multinazionale tedesca Basf; la decisione sblocca un divieto vigente da 12 anni, ovvero dall’ottobre del 1998. Contraria l’Italia, che per bocca del Ministro alle politiche agricole Luca Zaia, promette battaglia in difesa del prodotto agricolo genuino “Made in Italy” e auspica la collaborazione degli altri Stati membri contrari a questa decisione.
Insieme alla patata manipolata in laboratorio, è stato dato via libera ad altre tre varietà di mais geneticamente modificate, prodotte dalla società biotech americana Monsanto, adibite così alla produzione di cibo e mangimi.
Nuovi regali per la nostra salute ci arrivano quindi dall’Unione europea, organo sovranazionale che da quasi vent’anni ci impone provvedimenti dall’alto senza alcuna tutela per i cittadini e le piccole imprese del vecchio continente, ma sempre in favore delle multinazionali europee e internazionali. L’Italia, come tutti i Paesi che affacciano sul Mediterraneo e che risultano per di più tra i più poveri dell’UE, hanno svariati prodotti agricoli ed artigianali tramandati di padre in figlio nel corso dei secoli; eppure, siamo obbligati ad importarne da altri Stati, spesso anche deturpati e privati della loro genuinità in un laboratorio senza scrupoli e moralità.


(Fonti: http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE6210AD20100302

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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