Massimo Gramellini, l’ultimo spara-banalità assurte a verità

Di tanto in tanto, il giornalismo italiano promuove qualche nuovo paladino della verità, concedendogli spazio su grandi giornali e reti televisive di primo piano. Ultimo in ordine di tempo Massimo Gramellini, giornalista passato ad inizio anno da La Stampa al Corriere della sera. Di cui è vice-direttore ed editorialista. E’ finito pure su Raitre, dove il sabato sera, insieme alla pungente Geppi Cucciari, versione più grassottella e prosperosa di Luciana Littizzetto. Come lei, anche loro sono il frutto televisivo di Fabio Fazio, trampolino di lancio di benpensanti radical chic spara-banalità.

Massimo Gramellini, tra caffè sul Corriere e programma su Raitre

massimo gramelliniGramellini sul Corriere della sera scrive ogni mattina “Il caffè di Gramellini”, con cui commenta brevemente un fatto dell’attualità. I suoi scritti però sembrano più simili ad un tema di quinta elementare. Non per errori grammaticali o di sintassi, per carità, ma perché mancano di vena corrosiva, verve, capacità di scuotere chi legge (potete leggerli qui). Editoriali impregnati di morale e ovvietà, che comunque si sposano bene con un giornale conservatore e borghese per antonomasia come Il Corriere della sera (che comunque leggo ogni giorno, insieme ad altri, per completezza di informazioni). Esprime un suo punto di vista, per carità, ma gli editoriali devono essere pungenti, coinvolgenti, creare dissenso o assenso. I suoi sono spuntati. Caffè ciofeche insomma, per dirla alla Totò.

Eppure Gramellini, come detto, è finito dall’autunno 2016 pure per condurre un programma in prime time il sabato sera su Raitre: Le parole della settimana. Mi è capitato di vederlo più volte, ma solo qualche minuto prima di uscire. Anche qui, a farla da padrone è quello che Guccini chiama “il perbenismo interessato”. Non manca ogni settimana un pensiero su Donald Trump, che fa il paio con gli attacchi quotidiani velati al Presidente degli Usa rivolti da Giovanna Botteri. Che quasi stava per piangere resasi conto della vittoria del Tycoon alle presidenziali americane. Immancabile spesso un pensiero sull’immigrazione, ovviamente intriso di umanità spicciola. Il suo programma ha preso il posto di Che tempo che fa, allargato alla domenica. Per la serie: raddoppiano e non lasciano. Un po’ come Bianca Berlinguer, passata dai lacrimoni in giro per l’epurazione dal Tg3 ad un programma quotidiano pomeridiano e una puntata settimanale in prima serata.

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Per la cronaca, rilevante o irrilevante scegliete voi, Gramellini è stato sposato con Maria Laura Rodotà, giornalista e figlia del giurista Stefano Rodotà.

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Una risposta a “Massimo Gramellini, l’ultimo spara-banalità assurte a verità”

  1. Condivido tutto! Di granellino fazi litizzetti e altre gnomerie assortite ne abbiamo pieni i .. cabbasisi! E pure di questa rai nana e di tutta la lilliput che ci costa “nu sacc ‘e suord’ in cambio di nulla. Meglio, molto meglio, meglissimo Techetechete!

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