MEIN KAMPF, IL PROSSIMO ANNO SCADRANNO I COSPICUI DIRITTI D’AUTORE: CHI POTREBBE EREDITARLI

IL LIBRO SCRITTO DA ADOLF HITLER IN PARTE DURANTE IL PERIODO PASSATO IN CARCERE, ONTIENE QUELLO CHE SARA’ IL MANIFESTO POLITICO DEL NAZISMO
Mein Kampf (La mia battaglia) è il saggio pubblicato nel 1925 attraverso il quale Adolf Hitler espose il suo pensiero politico e delineò il programma del partito nazista. In quel volume, Hitler espose il suo disprezzo soprattutto sugli ebrei, i marxisti, i socialdemocratici e il comunismo; ma vi espose anche il suo pensiero sulla politica in generale, gettando le basi del futuro Nazionalsocialismo. Hitler lo scrisse tra il 1923 e il 1924, ossia durante il periodo di reclusione nel carcere di Landsberg am Lech seguìto al tentativo fallito del colpo di stato di Monaco del 9 novembre 1923, e nel periodo successivo alla scarcerazione. Fu pubblicato nel 1925, con un seguito nel 1926. In Italia fu tradotto e pubblicato nel 1934 per volere di Benito Mussolini. Il 31 dicembre 2015 scadranno i suoi diritti d’autore. Come andrà a finire?

QUAL E’ LA SITUAZIONE OGGI – Fino all’ascesa al potere di Hitler, avvenuta nel gennaio del 1933, furono vendute 241 000 copie del Mein kampf; nello stesso anno si raggiunse la cifra del milione che, però, non includeva ancora quelle cedute a titolo gratuito dallo stato nazista ai soldati al fronte e ad ogni nuova coppia di sposi.
Al termine della seconda guerra mondiale, milioni di esemplari di Mein kampf furono distrutti insieme a molti altri simboli del nazismo. I diritti d’autore di tutte le edizioni di Mein kampf, ad eccezione di quelli inglesi e olandesi, rimarranno in possesso della Baviera fino al 31 dicembre del 2015 (allo scadere dei 70 anni dalla morte dell’autore). Secondo lo storico Werner Maser, vi sarebbe l’unico pronipote di Hitler che avrebbe la possibilità di riappropriarsi dei diritti d’autore: certo Peter Raubal. Ma quest’ultimo, intervistato in merito, ha già dichiarato di non voler avere nulla a che fare con il libro. Il quale però potrebbe valere diversi milioni di euro. Quindi, probabilmente, resteranno ancora dello Stato tedesco.
In Germania ne è vietata la distribuzione eccetto che in limitate circostanze. Nella maggior parte dei casi possedere o acquistare il libro è legale, anche se si tratta di copie vecchie, a meno che il suo uso non sia finalizzato a promuovere nuove forme di nazismo.
Fino ad oggi non è stata pubblicata un’edizione seriamente commentata di Mein kampf in lingua tedesca; pertanto l’originale può essere consultato solo in copie d’antiquariato, nelle biblioteche, su internet e in ristampe prodotte da neonazisti, soprattutto statunitensi.

(Fonte: Wikipedia)
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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