Altro che animalista, Michela Brambilla nel commercio del pesce e dei salumi

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 25 Maggio 2021

La campagna elettorale ha ormai raggiunto il suo picco, dato che ci avviciniamo alla fatidica data del 4 marzo. Tra le ennesime diavolerie di Berlusconi, ho già parlato del Movimento animalista, per ammiccare i voti degli amanti degli animali. Peraltro in aumento, almeno stando alle tante foto dei profili Social piene di cani e gatti o alle tante persone che portano a zonzo i cani per strada. Temo che forse pure questa sia diventata una moda. Leader del movimento è Michela Brambilla, da anni impegnata nella lotta in favore dei diritti degli animali.

Già Ministro del turismo, tra i suoi propositi c’è anche la sospensione della caccia, anche con argomentazioni offensive. Secondo l’imprenditrice, infatti, i cacciatori sono per lo più anziani e avrebbero le mani tremanti, ragione per cui sarebbero necessarie visite mediche approfondite. La battaglia della Brambilla contro la caccia e in difesa degli animali, però, appare per lo meno incoerente. Visto che ha guadagnato vendendo pesce ed è stata proprietaria di una salumeria milanese. Ecco i particolari.

Brambilla difende gli animali ma poi…

michela brambilla movimento animalista

Come riporta Caccia passione, Michela Brambilla è stata proprietaria di una salumeria milanese per poi diventare socia fondatrice di un’azienda che si occupa di pesce surgelato e affumicato dal 2001 al 2013. Come riferito al sito stesso da Rinaldo Sidoli del centro studi Movimento Animalista.

Questa oramai ex partecipazione societaria era nota da tempo e ha bisogno di alcune precisazioni. In effetti, si è detto spesso che la società, denominata Sotra Coast International, pratica la pesca industriale, mentre invece si occupa più specificatamente di importazione ed esportazione di prodotti ittici. Il volume di affari è stato quantificato in 45 milioni d’euro l’anno. Il commercio riguarda soprattutto gamberi surgelati e salmone affumicato.

Come risponde la Brambilla a queste critiche

movimento animalista

Alle critiche di chi l’ha definita incoerente, Michela Vittoria Brambilla rispose a suo tempo di non potersi rifiutare di commercializzare il pesce. Anche il fatto di voler continuamente favorire e imporre l’alimentazione vegetariana e vegana (il pesce non viene ammesso). Le stanno a cuore le sorti di cani, gatti e di tanti altri animali, ma evidentemente quelle dei pesci, in passato non le hanno fatto molta tenerezza.

Come poi riporta Articolo tre, a comunque controbilanciato il tutto, divenendo pure socia di maggioranza di una società che importa alimenti e cibi per menù “cruelty free”.

Non solo Brambilla, anche Graziella Ciriaci accusata di incoerenza

graziella ciriaci

Ma a parte la leader, anche altri esponenti di Forza Italia vengono accusati di incoerenza riguardo la difesa degli animali. Come riporta Big Hunter, Graziella Ciriaci, candidata di Forza Italia al collegio uninominale per il Senato nel collegio “Marche Sud” (che comprende Fermo, Ascoli Piceno e basso Maceratese), proprietaria di un salumificio, si è fatta fotografare con alcuni dirigenti provinciali del Movimento Animalista fondato dalla Brambilla, incontrati in campagna elettorale. Una contraddizione che non è sfuggita al popolo del web e ad alcuni quotidiani, come Il Fattoquotidiano). La foto della candidata che regge lo striscione del Movimento animalista sta suscitando ilarità e disappunto.

“La protezione degli animali, la loro salvaguardia ed il ruolo importante che hanno nella formazione e crescita di ogni persona – ha affermato la Ciriaci, che, come ci invita a rettificare il Movimento Animalista, non è né esponente, né aderente, né tantomeno dirigente del Movimento animalista, fondato e presieduto dall’on. Michela Vittoria Brambilla – fanno parte di una cultura che va stimolata e promossa nel valore sentimentale che gli animali rappresentano per l’uomo. Da sempre amo i cani, condanno l’abbandono e il maltrattamento di genere di tutti gli animali. Per questo – ha concluso – il mio assoluto impegno a garantire la loro tutela, ha prima di tutto ragioni umane e poi politiche”.

Tuttavia, la candidata Ciriaci si dichiara anche amica dei cacciatori. Ha sottoscritto il documento della caccia presentato dalle associazioni venatorie ai candidati e si è detta disponibile, tra le tante sfide che l’aspetteranno a dedicarsi anche a questo tema.

 

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2 Risposte a “Altro che animalista, Michela Brambilla nel commercio del pesce e dei salumi”

  1. Ma sto vecchiaccio ma ancora sta in politica pregiudicato riverito e scortato dalle forze dell’ordine ma come e’ possibile porcamm ma!!!!!!!! ccccci vostra!

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