Millennium bug, torna il pericolo: ecco quando molti Pc e smartphone potrebbero non funzionare più

Ricordate il millennium bug? Fu lo spauracchio informatico che si manifestò con l’arrivo del Nuovo millennio. Insieme a quello classico relativo alla fine del Mondo.

All’epoca, il millennium bug si riferiva al cambio di data della mezzanotte tra venerdì 31 dicembre 1999 e sabato 1º gennaio 2000 nei sistemi di elaborazione dati (sia personal computer che grandi elaboratori e controllori di processo dedicati embedded).

A partire dai due anni precedenti, si diffuse un certo allarmismo riguardo al fatto che il millennium bug potesse addirittura comportare una catastrofe di portata mondiale. Una vera e propria apocalisse, in quanto si sarebbe verificato il lancio automatico ed incontrollato di missili da parte dei sistemi di difesa tra gli Stati; l’esplosione di centrali nucleari; la caduta di aerei; il mancato funzionamento di Pc ed altri device tecnologici (molti meno rispetto a quelli che circolano oggi). Ed altri fenomeni similari.

In seno all’Ue, le preoccupazioni riguardavano anche il fatto che il millennium bug avesse mandato in tilt sistema economico, visto che di lì a poco sarebbe subentrato l’Euro.

Alla fine, il problema si rivelò poi di portata nettamente inferiore alle aspettative, grazie soprattutto alle misure di precauzione adottate nei due anni precedenti da parte degli organismi di competenza.

In generale, ci furono soprattutto dei problemi di datazione, anche in Italia. Con documenti e bollette che riportavano date molto anteriori (tipo 1900) anziché 2000.

Tuttavia, il millennium bug si ripresenterà in futuro. Ecco la nuova data che rischia di mandare in tilt milioni di dispositivi tecnoligici. Anche perché rispetto a vent’anni fa, sta arrivando l’IOT (Internet of things) dove tutto e tutti saranno connessi. Il che potrebbe moltiplicare gli effetti negativi del [sta_anchor id=”bug”]bug[/sta_anchor].

Millennium bug quando avverrà

millenium bug quando

Come riporta Wired, secondo gli standard Unix, sistema operativo a 32bit molto popolare che costituisce le fondamenta di molti altri So, l’istante più lontano rappresentabile dalle macchine è da segnare in corrispondenza delle ore 03:14:07 (Utc) del 19 gennaio 2038. Questo avviene perché i sistemi a 32bit segnano il tempo a partire dal 1° gennaio 1970 calcolando un valore massimo di 2.147.483.647 secondi.

Questo particolare potrebbe far si che molti sistemi informatici, se non aggiornati, cessino le loro funzioni facendo impazzire sistemi di comunicazione, le tecnologie Internet of Thing e – più in generale – tutto il mondo connesso a internet.

Per i sistemi operativi a 64bit il problema non si pone poiché il limite di tempo calcolabile è spostato nel futuro di miliardi di anni: ma per quelli a 32bit – largamente diffusi nel mondo – sarà necessario e indispensabile un aggiornamento.

Unix, inoltre, è stato usato come punto di partenza per sviluppare molti protocolli di rete che permettono, tra le altre cose, agli smartphone di comunicare tra loro. Di conseguenza le case di produzione dovranno lavorare su un aggiornamento che consenta ai dispositivi smart di continuare le loro funzioni senza bloccarsi all’ora X del gennaio 2038.

Come evitare il Millennium bug?

Basta aggiornare i sistemi a 32 bit spostando la data più in avanti. Un’azione che, però, potrà essere fatta solamente da coloro che hanno sviluppato gli standard Unix e che sanno dove mettere le mani.

Lo stesso problema non si pone per i sistemi a 64bit dato che il limite di tempo è stato impostato in un futuro molto lontano (si parla addirittura di miliardi di anni).

Insomma, speriamo che, come vent’anni fa, chi di dovere prenda le giuste precauzioni.

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